Trasporto intermodale: più veloce, meno inquinante e vantaggioso - QdS

Trasporto intermodale: più veloce, meno inquinante e vantaggioso

Trasporto intermodale: più veloce, meno inquinante e vantaggioso

venerdì 14 Maggio 2010

Collegare la Sicilia con il resto d’Europa attraverso l’utilizzo di treni shuttle. La sfida arriva da una società catanese. Il Gruppo GMC ottiene due importanti licenze per i trasporti merci e passeggeri

Un tempo il trasporto era suddiviso in quattro branche: gommato, ferrato, marittimo, aereo.
Ora si aggiunge anche il trasporto “intermodale” che sfrutta una combinazione di diversi mezzi. All’interno di questa categoria si distinguono due campi di applicazione: il trasporto merci e quello passeggeri.
Da un punto di vista economico-produttivo, ci occuperemo prevalentemente di quello merci, detto “combinato” grazie all’ausilio dell’accoppiata camion + treno, oppure camion + nave. È un metodo di trasporto utile a far percorrere lunghe distanze alle varie merci, specie negli scambi commerciali tra i vari continenti.
Il sistema dei trasporti in Sicilia si sa, fa acqua da tutte le parti per l’esiguità dei mezzi, l’anzianità degli stessi e una lentezza cronica nei collegamenti che oggi con esigenze temporali sempre più strette, diventa davvero insopportabile da reggere.   
Si parla anche di Autostrade del Mare per i collegamenti portuali nelle sedi operanti nell’area Mediterranea, ma è pur vero che se prima di approdare in porto, i mezzi non arrivano in nave… non si va da nessuna parte. E non è solo un gioco di parole.
Rispetto al tradizionale trasporto su strada (solo il gommato), grazie all’intermodalità si può risparmiare notevolmente: 40% sulla direttiva sud-nord, 20-25% nella direttiva opposta. Non dimenticando però, l’importanza del trasporto su rotaia, con significativi risparmi economici, temporali e meno inquinanti.
Da anni in Sicilia, opera una società di logistica intermodale (la GMC) che da Catania collega l’Italia da Sud a Nord, e anche l’Europa. Ma la fatica compiuta negli anni, è stata pari a quella che occorrerebbe per spostare una locomotiva, senza elettricità.
“La GMC – spiega Giuseppe Campione, D.G. del gruppo – è entrata a far parte di un network europeo che consente il collegamento della Sicilia con Milano – con treni shuttle – in 34/36 ore. Dalla piattaforma lombarda si può proseguire per il resto d’Europa, riducendo sensibilmente i costi autostradali. Grazie a un recente accordo stipulato con diverse imprese ferroviarie europee, è possibile raggiungere Eskilstuna e Malmo (Svezia), Oradea (Romania), Zeebruge e Genk (Belgio), Rotterdam (Olanda), Herne Colonia e Monaco (Germania), e altre località europee con sistema intermodale direttamente dalla Sicilia”.

LA SFIDA
Dal Gruppo Logistico GMC arriva la sfida di accorciare le distanze che penalizzano lo sviluppo economico della Sicilia già martoriata da un disegno geografico tortuoso, e da una lentezza burocratico-politica nell’avviare nuovi progetti imprenditoriali.
Il Gruppo infatti, ha recentemente ottenuto da parte del Ministero dei Trasporti, il rilascio di due importanti Licenze Ferroviarie: l’abilitazione al trasporto merci; e l’abilitazione per il trasporto passeggeri. Così facendo potrà “riempire” quella nicchia di mercato “dimenticata” o “trascurata” da Trenitalia (senza sostituirsi ad essa, precisano da GMC), e occuparsi del trasporto passeggeri (circuito regionale), proponendo un servizio aggiuntivo che completi l’offerta di Trenitalia.
Una sfida che contribuirà a rilanciare l’economia locale.

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