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Palermo – Se all’utile si unisce il dilettevole i dirigenti si formano in una Spa

Agostino Laudani

Palermo – Se all’utile si unisce il dilettevole i dirigenti si formano in una Spa

venerdì 21 Maggio 2010

In Direzione spiegano “Non è la prima volta”. Cammarata: “Rivedere i parametri della gara”. Comune, un corso da organizzare in un centro benessere spendendo 18 mila euro

PALERMO – Mentre in città non mancano certo i problemi da affrontare, il Comune si prepara a spendere 18 mila euro per mandare i propri dirigenti in un centro benessere, dove potranno fare un corso di formazione sui temi della legalità e della sicurezza, articolato in due weekend consecutivi previsti per la fine di giugno. Lo si è appreso dopo che il dirigente dell’ufficio Sviluppo organizzativo, Sergio Maneri, ha inviato una mail al segretario generale Fabrizio Dall’Acqua e a tutti i dirigenti in cui si comunica l’intenzione dell’amministrazione di fare questi corsi in una Spa, con tanto di percorso benessere con  pensione completa e bevande incluse.
Nessun imbarazzo in Direzione generale, il settore da cui dipende l’ufficio Sviluppo Organizzativo: “Non è la prima volta – ha spiegato Maneri – che facciamo un corso residenziale, lo abbiamo fatto per quattro anni consecutivi. L’anno scorso, per esempio, siamo stati in un agriturismo di Polizzi”.
LE POLEMICHE – La notizia, appena si è diffusa, ha scatenato un vespaio di polemiche. “Si rimane veramente senza parole – ha detto il consigliere dell’Idv, Fabrizio Ferrandelli – il direttore forse pensa che il Comune sia una multinazionale americana che produce utili a palate. Tutto ciò è vergognoso ma soprattutto offensivo nei confronti di una città in ginocchio”.
Amaro anche il commento del consigliere comunale Davide Faraone (Pd): “Reputo la cosa inammissibile. è uno spreco di denaro che in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo non trova nessuna giustificazione plausibile. Trovo risibili le dichiarazioni rilasciate dalla direzione generale in merito al corso di formazione ed alla sua utilità. Eppure il direttore generale Gaetano Lo Cicero, dovrebbe avere ben chiara la situazione delle finanze del Comune”.
“‘Trovo vergognosa – questo il commento di Sonia Alfano, europarlamentare di Italia dei Valori – la scelta. La troverei oscena in qualunque momento storico, ma fa ribrezzo a maggior ragione oggi, che l’Italia vive una complessa crisi economica e che Palermo versa in una situazione drammatica da tutti i punti di vista, a cominciare dal lavoro per finire con le montagne di rifiuti che invadono gli spazi cittadini”. La Alfano aggiunge: “La misura è colma. I dirigenti come tutti i funzionari di enti pubblici, sono pagati per lavorare e non per rilassarsi nei centri benessere a spese dei contribuenti e in barba ai precari che da anni aspettano di poter lavorare dignitosamente”.
CORTE DEI CONTI – Sulla vicenda intervengono anche i sindacati. “In un momento nel quale il Governo sta preparando una finanziaria di lacrime e sangue, è vergognoso e mortificante per tutti i lavoratori pubblici apprendere che al Comune i dirigenti, già da quattro anni, effettuano i loro corsi di formazione in centri benessere a spese della collettività”. Lo scrivono in una nota il segretario provinciale e il segretario generale della Fp Cgil Palermo, rispettivamente Giovanni Cammuca e Filippo Romeo che chiedono alla Corte dei Conti “di verificare se esiste danno erariale”. “Al direttore generale chiediamo – prosegue la nota – come giustifica questa scelta agli lsu che ancora aspettano la stabilizzazione e a quelli stabilizzati cui è stato tolto il buono pasto per ‘economizzare’ e ai dipendenti che da anni aspettano la valorizzazione della professionalità acquisita”. 
CAMMARATA – “In nessun caso un percorso benessere potrà essere posto a carico delle casse del Comune. E dunque il seminario formativo che coinvolgerà i dirigenti comunali nel prossimo mese di giugno dovrà essere svolto senza che ci siano a carico dell’amministrazione oneri che esulino dal vitto e dall’alloggio”. A calmare gli animi ci pensa il sindaco  Diego Cammarata, che ha approfondito personalmente la vicenda ed è stato chiaro e perentorio, dando indicazioni al dirigente del settore, Maneri, di rivedere i parametri della gara che deve essere predisposta per la realizzazione del corso annunciato. “Mi viene assicurato – sottolinea il sindaco Cammarata – che il progetto formativo è obbligatorio ed i contenuti sono condivisibili. Ma deve essere chiaro che è impossibile pensare di porre a carico dei contribuenti trattamenti previsti da una eventuale Spa, che saranno ovviamente pagati dal dipendente che dovesse decidere di avvalersene. Naturalmente in orario diverso da quello previsto dai seminari formativi”.

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