Servizi turistici mal distribuiti, visitatori abbandonati a sè stessi - QdS

Servizi turistici mal distribuiti, visitatori abbandonati a sè stessi

Michele Giuliano

Servizi turistici mal distribuiti, visitatori abbandonati a sè stessi

sabato 22 Maggio 2010

Grave carenza alle isole Eolie, sito patrimonio dell’Unesco, e non ve n’è traccia neanche nel ragusano. Anche la Valle del Barocco con il comprensorio Ragusa-Modica resta penalizzato

PALERMO – Manca un’interlocuzione diretta, non ci sono servizi di supporto, c’è insomma poca voglia di investire. Mettetela come volete ma in Sicilia il turismo resta ancora un settore nel quale c’è da fare tanto, forse anche troppo. E si scopre che territori ad altissima vocazione turistica non possono contare nemmeno su servizi di base.
E’ il caso delle Eolie ma anche della “Valle del Barocco” per eccellenza, quella a cavallo tra le province di Ragusa e Siracusa. Da queste parti non esiste nemmeno il “Servizio turistico” della Regione, essenziale “base” logistica dell’assessorato regionale al Turismo che in pratica dovrebbe fungere da collettore delle istanze del settore con le funzioni delle soppresse Aapit. Quindi accoglienza del turista, punto di informazione, ma anche fulcro di progettazioni per investimenti sul territorio e tanto altro ancora.
Di queste strutture ce ne sono 22 in tutta la Sicilia ma probabilmente la destinazione territoriale non è azzeccatissima se si considera per l’appunto il vuoto lasciato in due territori turisticamente tra i più importanti.
Ci sono 22 siti migliori delle Eolie e della Valle Modicana? Ci appare abbastanza difficile tra l’altro se si tiene conto che proprio le Isole Eolie sono dichiarate patrimonio dell’Unesco. Non parte infatti casualmente la protesta dal consiglio provinciale di Messina che rivendica un “Servizio turistico” per le Eolie. Proprio in questo territorio altre realtà a vocazione turistica hanno realizzato il servizio, come il Comune di Taormina al quale è stato concesso con Decreto Presidenziale del 15 marzo 2010.
 
“L’Arcipelago delle isole Eolie, che è incluso nella lista dei beni patrimonio mondiale dell’Unesco, – precisa il consigliere provinciale Matteo Francilia – rappresenta un polo di eccellenza in campo internazionale ed è annualmente meta di centinaia di migliaia di turisti, basti pensare che nel corso del 2009 sono state registrate quattrocentocinquantamila presenze turistiche negli esercizi alberghieri. Le isole Eolie rappresentano, con Taormina, il binomio turistico più importante dell’intera Regione siciliana, ecco perché anche l’arcipelago eoliano necessita di un servizio così importante per l’ormai esigente domanda turistica, tenendo in considerazione, tra l’altro, la dislocazione ed organizzazione del servizio nelle sette isole dell’arcipelago”.
 
Stessa rivendicazione che viene assunta dal consiglio provinciale di Ragusa: “Mi chiedo – dice il consigliere Ignazio Nicosia – quali atti, inadempienze, ritardi, deficienze amministrative e politiche, difficoltà tecniche, discrasie, o quant’altro, sino ad oggi, abbia ritardato, se non addirittura impedito, l’istituzione del Servizio Turistico Ragusa/Modica”.
Anche qui il consiglio provinciale ritiene estremamente penalizzante, per la provincia Iblea, la mancata istituzione della Struttura Turistica in questione. Forse il problema sta alla base: una cattiva distribuzione territoriale di questi Servizi ed oggi, purtroppo, se ne sta pagando lo scotto in Sicilia.
 

 
L’approfondimento. Quali possono essere gli effetti positivi dei Servizi
 
PALERMO – Secondo il Consiglio provinciale di Ragusa esiste la possibilità che l’assenza di questi Servizi Turistici porti anche alla mancanza di progettazioni sul piano turistico per il territorio con la perdita dei finanziamenti comunitari 2007/2013 e con conseguenti gravissime ripercussioni sotto il profilo della creazione, dello sviluppo e del potenziamento dell’offerta turistica provinciale e, quindi, anche sul piano della risposta alla sempre crescente domanda  occupazionale. Per il consiglio provinciale di Messina invece l’istituzione di questa struttura potrebbe sicuramente incrementare il movimento turistico sul posto destagionalizzando la domanda e migliorando la promozione e valorizzazione delle risorse turistiche presenti nell’arcipelago eoliano. Ma attenzione: i Servizi turistici non si sono rivelati la panacea di tutti i mali. Ne sarebbero dovuti nascere uno per provincia, oggi sono diventati addirittura 22. E poi la mancanza di adeguati fondi da parte della Regione ha portato come conseguenza l’assenza di depliants informativi, brochure e personale in grado di poter parlare ed interagire con turisti di nazionalità diversa, sia per mancanza di idee e di formazione culturale turistica ed enogastronomica. Dunque Servizi turistici sì, ma da organizzare con qualità.

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