Lotta all’evasione risultati importanti - QdS

Lotta all’evasione risultati importanti

Luca Insalaco

Lotta all’evasione risultati importanti

martedì 25 Maggio 2010

Forum con Maurizio Pagnozzi, comandante provinciale GdF di Trapani

Comandante Pagnozzi, come giudica l’attività svolta dalla GdF trapanese nel 2009?
“Nel 2009 abbiamo registrato un aumento delle segnalazioni dei redditi Irpef non dichiarati al fisco rispetto all’anno precedente. Ed in questa prima parte del 2010 abbiamo già realizzato, in fatto di evasione fiscale accertata, gli stessi importi di tutto il 2009. Abbiamo scoperto molti casi di omessa dichiarazione dei redditi e quindi di evasione totale, oltre a diversi casi di emissione di fatture false, spesso nell’ambito di frodi legate ai fondi previsti dalla Legge n.488/92. Si può dire, in questo senso, che l’attività della Guardia di Finanza è stata incisiva: si ha l’impressione, infatti, che le frodi abbiano subito una fase d’arresto ed inoltre, negli ultimi tempi, le aziende hanno almeno cercato di portare avanti dei progetti, di realizzare delle opere, con i fondi di cui hanno beneficiato. C’è da dire che i casi di evasione fiscale fin qui accertati non sono conseguenza della crisi finanziaria, visto che al momento stiamo analizzando le dichiarazioni del 2008. La crisi, semmai, comincerà a farsi sentire a partire dal prossimo anno. Va detto che, per questo tipo di attività, sono risultati estremamente utili le indagini finanziarie che vengono attivate dietro autorizzazione del nostro Comandante regionale, ed il “Clifo”, un’applicazione informatica che ci ha fornito un notevole aiuto per individuare i soggetti da analizzare e per ricostruirne gli affari, anche in presenza di una documentazione contabile inattendibile. Inoltre, tra la seconda metà del 2009 ed i primi mesi del 2010, in tre distinte operazioni, abbiamo sequestrato 46 kg di hashish spiaggiati, ovvero ritrovati lungo le coste. Un quantitativo che ci fa pensare che la nostra provincia sia punto di passaggio della droga”.
Di quante unità è composto l’organico provinciale? Ritiene che la dotazione organica sia sufficiente?
“Contiamo su circa 350 persone. La nostra organizzazione consta del Comando provinciale, che è la struttura di direzione, coordinamento e controllo dei reparti; di due compagnie (Trapani e Marsala); di un nucleo di Polizia Tributaria, che ha competenza provinciale; di quattro tenenze (ad Alcamo, Mazara del Vallo, Favignana e Castelvetrano), e di una brigata a Pantelleria. Di recente ci è stata assegnata un’unità cinofila, che utilizziamo per effettuare i controlli al Porto di Trapani ed in aeroporto ed un’altra arriverà entro la fine dell’anno. Certo, qualsiasi comandante vorrebbe avere a propria disposizione un numero maggiore di uomini, ma con questa dotazione riusciamo comunque a coprire il territorio”.
Quali sono gli obiettivi per il 2010?
“In primo luogo, il contrasto all’evasione fiscale ed alle frodi. Accogliendo gli appelli che ci sono pervenuti dai Comuni, stiamo attenzionando le varie richieste di prestazioni sociali agevolate fatte dai cittadini in condizioni di indigenza. È il caso, ad esempio, dei sussidi per la casa o delle richieste per accedere ai servizi di mensa scolastica. Abbiamo inoltre siglato diversi protocolli d’intesa. Con l’Università di Palermo, per il controllo delle domande degli studenti per l’ottenimento delle borse di studio; con i Comuni, il primo dei quali è Trapani, per la verifica del gettito e quindi per i vari tributi comunali (Tarsu, Ici, etc…)”.
In che modo vi muovete per aggredire i patrimoni mafiosi?
“Il Comando generale ci assegna ogni anno un carico di risorse da destinare agli accertamenti dei patrimoni di soggetti indiziati di appartenere ad associazioni mafiose. Richieste in tal senso ci arrivano anche dalla Procura di Palermo. Negli ultimi tempi abbiamo condotto alcune operazioni in collaborazione con la Polizia di Stato (ad esempio il sequestro della “Calcestruzzi Mazara”) e altre in via autonoma, per le quali di recente abbiamo presentato alcune proposte di sequestro di beni alla Dda di Palermo.  Ricordo inoltre che, nell’ambito delle periodiche verifiche della posizione contributiva dei soggetti condannati per mafia, in base all’art. 25 della Legge n.646/1982, abbiamo scoperto diversi casi di evasione”.
 


Dagli strumenti informatici un valido aiuto al completamento delle inchieste patrimoniali

Qual è il grado di informatizzazione della vostra struttura?
“Utilizziamo una banca dati interforze, gestita dal Ministero dell’Interno, nella quale confluiscono i dati di tutte le Forze dell’Ordine. Complessivamente, abbiamo raggiunto un livello ottimale in fatto di informatizzazione e di dotazione informatica. Disponiamo di diverse banche dati online che certamente agevolano la nostra attività di indagine. Inoltre, tutta la comunicazione interna ai nostri uffici avviene in maniera informatica e stiamo provvedendo ad attivare la Pec per tutti gli uffici. Sempre in ambito informatico, mi preme ricordare che grazie ad un software elaborato dai nostri uomini, qualche giorno fa, nella città di Alcamo, abbiamo scoperto un vasto di locazioni in nero, per un valore di ben 7 milioni di euro di redditi non dichiarati al Fisco”.
State portando avanti dei progetti con le scuole?
“Abbiamo avviato un ciclo di incontri sulla legalità con studenti di diverse fasce d’età, sia nell’ambito di un progetto della Prefettura, sia in via autonoma, per le varie attività concorsuali e di reclutamento. Ci occupiamo molto, inoltre, del lavoro nero: cerchiamo di fare comprendere ai più giovani che questa piaga, oltre allo sfruttamento, contiene diversi fattori di pericolosità per i lavoratori: l’impossibilità di avere una copertura infortunistica, nonché un’assistenza sanitaria in caso di incidenti e l’assenza di sicurezza sui luoghi di lavoro”.

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