Beni Culturali più cari, incassi record - QdS

Beni Culturali più cari, incassi record

Massimo Mobilia

Beni Culturali più cari, incassi record

giovedì 27 Maggio 2010

L’assessorato guidato da Armao ha fissato i nuovi prezzi dei biglietti d’ingresso ai musei e ai siti archeologici dell’Isola. Nel 2008 i ricavi hanno sfiorato i 13 milioni di euro, quest’anno si può arrivare a 20 milioni

PALERMO – L’assessorato regionale ai Beni Culturali ha recentemente fissato i nuovi prezzi d’ingresso ai musei e siti archeologici dell’Isola.
Il provvedimento contiene, rispetto al passato, un’importante novità, ovvero l’introduzione di una tariffa unificata di un euro del costo del biglietto, riservata ai residenti delle rispettive Provincie che visitano i siti culturali dello stesso territorio provinciale.
In base ai prezzi stabiliti, però, si può prospettare un cospicuo aumento dei guadagni per le casse della Regione. Se andiamo a riguardare gli incassi passati dei siti più importanti, rispetto agli spettatori paganti, e li confrontiamo con le nuove tariffe in rapporto allo stesso numero di visitatori (preso come campione di riferimento) gli incassi sono, infatti, destinati a lievitare.
Andiamo dunque a vederlo nel dettaglio, riferendoci ai dati sulla fruizione dei Beni Culturali in Sicilia del 2008, che sono i più recenti pubblicati sul sito internet dell’assessorato regionale. Il massimo dei visitatori, in quell’anno, si è registrato al Teatro Antico di Taormina, con 517 mila presenze che, se confermate nel 2010, con la nuova tariffa d’ingresso di 8 euro, avrebbe un introito potenziale di oltre 4 milioni di euro, superando gli incassi del 2008 di oltre 1 milione. Segue la zona archeologica della Valle dei Templi di Agrigento, che era stata visitata da circa 370 mila persone e, pertanto, con un biglietto al costo di 10 euro, quest’anno potrebbe arrivare ad incassare oltre 3,5 milioni. Terzo posto per Siracusa, dove l’area archeologica della Neapolis e l’Orecchio di Dionisio, visitabili anch’essi con un ticket da 10 euro, potrebbero fruttare fino a 3 milioni, se nel 2010 si confermano i visitatori del 2008, quando furono circa 325 mila.
Grandi incassi avrebbero anche le zone archeologiche del trapanese, con Segesta e Selinunte che, grazie ad un biglietto di 8 euro, quest’anno possono ben sperare di superare il milione di euro, con circa 150-200 mila visitatori paganti, se confermati i dati del 2008.
A Palermo, invece, saranno destinati ad aumentare soprattutto i ricavi di due siti cittadini: il Castello della Zisa che, con il nuovo biglietto a 6 euro e un potenziale di 25 mila paganti, può raggiungere quota 150 mila euro, e il museo archeologico Salinas che con un biglietto di 8 euro e i 15 mila visitatori del 2008, può avere un incasso di oltre 120 mila euro.
A Noto, invece, un ingresso alla Villa del Tellaro costerà 6 euro, per cui, rispettando la media di 18 mila paganti, nel 2010 si possono superare ampiamente 100 mila euro d’incasso, cifra che la Regione può aspirare a ricavare anche dal museo del Satiro di Mazara del Vallo, che ha lo stesso costo del biglietto e la stessa media di paganti.
Insomma, col nuovo tariffario la Regione, avrebbe un incasso potenziale di circa 15 milioni di euro limitato soltanto a questi siti principali, ma già superiore di 2 milioni rispetto all’incasso 2008, quando i quasi 13 milioni di ricavi venivano dalla somma di tutti i siti regionali. Quest’anno, quindi, non sarà difficile per le casse dell’assesorato ai Beni culturali, poter ricavare da musei e siti archeologici la cifra di ben 20 milioni di euro.
 

 
I siti emergenti. Crescita superiore al 50 % rispetto al 2008
 
PALERMO – Sul rapporto tra visitatori paganti del 2008 e nuovo attuale costo del biglietto, vi sono alcuni Beni Culturali regionali che potrebbero veder lievitare i propri incassi, in percentuale davvero alta rispetto al passato.
È il caso innanzitutto della famosa Villa imperiale del Casale di Piazza Armerina che nel 2008 aveva avuto più di 180 mila visitatori paganti, per un incasso di circa 520 mila euro, ma che quest’anno, mantenendo gli stessi paganti può arrivare a ben 1,8 milioni di euro perche il biglietto ne costerà 10. Quindi si registrerebbe una potenziale crescita di oltre il 70 %.
C’è poi la novità del museo regionale di Messina dove il nuovo biglietto, che costa 6 euro, porterà un incremento degli incassi di circa il 60 % perché, se nel 2008 il museo ricavò 20 mila euro da 8 mila paganti, quest’anno può arrivare benissimo a 45-50 mila euro.
Siti emergenti, con un costo del biglietto di 4 euro, quindi più basso rispetto ad altri, ma con un incremento superiore al 50 %, saranno anche: il museo di Pirandello ad Agrigento che nel 2008 incassò 30 mila euro circa, con 15 mila paganti, e adesso può arrivare ad incassare oltre 60 mila euro; il Teatro Antico di Tindari a Patti, dove dagli 85 mila euro del 2008, con 44 mila visitatori, si potrà arrivare ad incassare circa 175 mila euro.
 

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