Alla ricerca dei dipendenti perduti - QdS

Alla ricerca dei dipendenti perduti

Michele Giuliano

Alla ricerca dei dipendenti perduti

venerdì 28 Maggio 2010

Enti locali. L’effetto già svanito della riforma Brunetta.
Cosa dice la legge. Secondo la 69/09, “ogni ufficio, o unità organizzativa dirigenziale, dovrà pubblicare i dati mensili delle percentuali di assenza del personale”.
Trasparenza negata. I siti internet dovrebbero dunque essere aggiornati ogni 30 giorni dalle amministrazioni, ma alcune informazioni risalgono addirittura allo scorso mese di dicembre.

PALERMO – I dipendenti delle Province regionali siciliane si assentano mediamente dal loro posto di lavoro un giorno ogni cinque, per motivi personali o per malattia.
Non va meglio ai siti istituzionali degli stessi enti, che per legge dovrebbero essere aggiornati mensilmente con i dati sul personale presente negli uffici, ma in realtà violano le norme sulla trasparenza nei confronti dei cittadini presentando sul web informazioni risalenti, in alcuni casi, anche all’anno scorso.
Il giro di vite voluto dal ministro per la Pa e l’Innovazione, Renato Brunetta, dopo qualche mese sembra aver già perso la propria forza, con buona pace dei cittadini che speravano in un sensibile miglioramento dell’efficienza della macchina pubblica e di conseguenza dei servizi loro destinati.
 
Più rimandati e bocciati che promossi per trasparenza tra le Province regionali siciliane. I dipendenti si assentano mediamente dal  posto di lavoro un giorno ogni 5 per motivi personali o per malattia mentre i siti istituzionali, che per legge dovrebbero essere aggiornati mensilmente sul dato delle assenze, latitano per corretta comunicazione nei confronti dei cittadini. L’“effetto Brunetta”, insomma, sembra già svanito dopo l’annuncio della nuova legge sulla trasparenza e l’intransigenza verso i cosiddetti dipendenti pubblici “fannulloni”.
 
Dopo un’iniziale corsa a occupare la propria sedia, ecco che tutto sembra essere lentamente svanito in una bolla di sapone. L’ultimo dato positivo era stato quello emanato nel marzo scorso con una diminuzione delle assenze dei dipendenti pubblici della Regione calato del 6 per cento. Ma i primi segnali negativi erano arrivati anche allora, specie sul fronte della sanità, con l’aumento delle assenze in numerose Aziende provinciali.
Adesso le Province regionali confermano questo trend in salita che vede certamente Agrigento in pole position: da quelle parti il tasso medio di assenza fra tutti i settori amministrativi della Provincia tocca il 37,39 per cento. Gli “stacanovisti” sono a Trapani, dove invece le assenze superano di poco il 9 per cento. Preoccupano anche i dati delle Province di Caltanissetta, Enna, Catania e Siracusa dove si oscilla nella fascia tra il 16 e il 20 per cento di assenze dei dipendenti provinciali. Una quota ancora troppo alta.
Preoccupante anche l’aspetto della mancanza reale di trasparenza nella comunicazione ai cittadini. Si salva soltanto il portale della Provincia di Catania, che fornisce non solo la completezza dei dati (assenze e presenze distinte per settori, numero totale di dipendenti, giornate di assenza distinte anche in ferie e malattia) ma anche il totale aggiornamento ad aprile. Certo è però che i dipendenti non sembrano essere molto presenti: si arriva a una media di assenza del 16,21 per cento (circa il 4 per cento per motivi di salute) con picchi del 26 per cento nei settori del Turismo e del 25 per cento al Provveditorato Economato.
Per tutti gli altri siti internet la situazione è in alcuni casi disastrosa, in altri invece, semplicemente carente.
 
Nel primo caso ci rientrano senza dubbio le Province di Messina, Agrigento, Palermo e Siracusa perché i dati non sono affatto aggiornati come invece prevede la legge introdotta dal Ministro Brunetta, la numero 69 del 18 giugno del 2009, in cui è contemplato espressamente che “ogni ufficio, o unità organizzativa dirigenziale, dovrà pubblicare i dati mensili delle percentuali di assenza del personale”. Peggio di tutti è messa la Provincia di Messina che nel proprio sito non ha addirittura il link attraverso cui è possibile visionare le assenze. Siamo riusciti solo a risalire a quelle per malattia di aprile attraverso il sito del Ministero della Pubblica amministrazione, aumentate del 28,9 per cento rispetto allo stesso mese del 2009. Palermo ha inserito on-line i dati che risalgono addirittura a dicembre 2009.
 
Di contro, il tasso di assenza è abbondantemente sotto la media (9,42 per cento) e comunque i dati sono riportati con estrema chiarezza e ben distinti in specifiche voci. Anche Siracusa è rimasta ferma alle rilevazioni di dicembre, ma anche qui le varie voci sono state distinte in maniera completa per numero di dipendenti, giorni lavorativi e giorni di assenza, più le percentuali globali. Un gradino sopra (ma è una magra consolazione sotto l’aspetto normativo e della trasparenza) si trova Agrigento che è arrivata ad aggiornare i dati al gennaio 2010, anche se le tabelle sono distinte per settori con sole percentuali di assenza e presenza. Anche Trapani non è messa benissimo in termini di pubblicità dei dati: qui l’amministrazione provinciale è arrivata a febbraio e le informazioni sono inserite con le sole percentuali globali di assenza e presenza con in più l’inserimento dei giorni lavorativi.

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