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Catania – Centro storico e Caffè concerto, scontro fra esercenti e residenti

Melania Tanteri

Catania – Centro storico e Caffè concerto, scontro fra esercenti e residenti

martedì 01 Giugno 2010

Su alcuni punti, però, le due parti hanno trovato sintonia: la mancanza di controlli e il flop della Ztl. Anche il Consiglio comunale si è spaccato su problemi ormai divenuti cronici

CATANIA – Con l’arrivo della stagione estiva si presentano con disarmante puntualità le polemiche relative al centro storico e ai Caffè concerto. Tutti, indistintamente, chiedono controlli da parte dei vigili urbani, pulizia e decoro, ma se da una parte i residenti delle vie della “movida” catanese, chiedono che sia rispettato il proprio diritto al silenzio e al riposo notturno; dall’altra gli esercenti e i gestori dei pub temono regole restrittive che impediscano loro di svolgere il proprio lavoro.
Una divisione che si riflette sul Consiglio comunale, i cui rappresentanti sono spaccati tra chi sostiene la lotta dei residenti e chi quella dei commercianti. Se da una parte, infatti, il consigliere comunale del Pd, Rosario D’Agata, ha inviato un’interrogazione al sindaco Stancanelli, in cui chiede di modificare gli orari previsti dall’ordinanza sui caffè concerto “per consentire ai residenti di poter svolgere regolarmente le attività di studio e lavoro che necessariamente richiedono un certo numero di ore di sonno”, dall’altro il consigliere del Pdl, Francesco Navarria, membro della commissione consiliare Annona, dopo aver effettuato un sopralluogo nella zona dei pub con i rappresentanti del Cidec (che raggruppa i gestori dei pub), chiede “il prolungamento dell’orario di chiusura fino alle 3 nei giorni mercoledì, venerdì e sabato e di concedere una deroga per far si che nel periodo dei mondiali di calcio i locali possano utilizzare i maxischermi all’aperto”. “Non si può pensare di paralizzare un intero comparto economico – afferma Navarria – per favorire le private esigenze di pochi”.
Una città divisa a metà, dunque, un dibattito che vede due vere e proprie fazioni in cui si sono inserite anche le associazioni di categoria, che puntano il dito sull’assenza e sui comportamenti poco civili, amplificati dall’uso smodato di bevande alcoliche. La Fipe Confcommercio e il Conals hanno, infatti, chiesto un incontro urgente con il Prefetto per discutere tematiche riguardanti la sicurezza al centro storico di Catania nelle ore serali e in quelle notturne.
“Coscienti – riporta la nota Fipe–Conals – che la sicurezza passa anche attraverso un comportamento etico degli imprenditori, riteniamo che sia opportuno rivedere certi atteggiamenti, come la vendita di alcol a basso costo o la vendita ai minori, uno dei maggiori problemi che si riscontra purtroppo ancora al centro storico. Per questo chiediamo l’attivazione di controlli contro la sofisticazione dei prodotti alcolici ancora in uso in diversi locali della movida catanese al fine di tutelare i consumatori, soprattutto i più giovani”.
 
Chiedono, inoltre, un coordinamento-sicurezza tra istituzioni, operatori commerciali e i residenti, maggior controllo del territorio e l’istituzione di un sistema di video sorveglianza.
Concordi, tutti, invece, nel ritenere fondamentale ripensare la Ztl che, nonostante sia stata istituita circa un anno fa, non sembra aver prodotto miglioramenti al centro. Tutt’altro.
“La Ztl – afferma D’Agata nell’interrogazione al sindaco – appare incongrua, con modalità tali da rendere assai difficoltoso l’accesso veicolare a residenti e mezzi di pubblica utilità e ciò in conseguenza delle definizione di tracciati ristretti, tortuosi e incerti che costituiscono i punti di accesso all’area”.

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