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Palermo – Vandali, imbrattatori e rifiuti i veri padroni dei monumenti

Luca Insalaco

Palermo – Vandali, imbrattatori e rifiuti i veri padroni dei monumenti

martedì 08 Giugno 2010

Tour in mezzo a degrado, manutenzione insufficiente, erbacce e smog: protagonisti purtroppo indiscussi. Pessima presentazione per i turisti. I controlli poco frequenti non aiutano

PALERMO – Monumenti, piazze, palazzi storici: il patrimonio culturale della città di Palermo è tale da lasciare a bocca aperta i turisti che la affollano. Un complesso di beni frutto di tutte le dominazioni che si sono susseguite nell’Isola e quindi anche nel capoluogo, lasciando tracce di inestimabile valore della loro arte. Peccato che l’epoca moderna non abbia loro riservato una cura adeguata e che il suo lascito di maggiore rilievo siano i sacchetti della spazzatura, anche quelli monumentali, ma di certo meno meritevoli di tutela. Soffrono le statue di Piazza Castelnuovo, vandalizzate e imbrattate a più riprese, nonostante il monitoraggio delle forze dell’ordine. 
 
Che dire del Palchetto della Musica? Il “Tempietto”, opera dello scultore Salvatore Valenti, costruito in marmo di Carrara e pietra di Billiemi, è frequente oggetto di attenzioni da parte di vandali e writers poco talentuosi. A più riprese l’amministrazione comunale ha avviato iniziative per preservare il monumento dagli attacchi, ma la tregua ha retto fintanto che i controlli sono stati stringenti.
Non se la passano meglio la statua eretta in onore di Carlo Cottone, opera dello scultore Domenico Costantino, ed i bronzi che occupano il giardinetto, sculture “minori” ma non per i graffitari che anche su di esse hanno voluto lasciare un segno del loro passaggio. Inutile dire che la stessa sorte è toccata al monumento innalzato in onore di Ruggero Settimo, nell’omonima piazza dominata dal Teatro Politeama Garibaldi.
Scendendo in via Roma, ci si può imbattere nella chiesa di San Domenico, il. “Pantheon” dei palermitani, e nella magnificente colonna dell’Immacolata che sovrasta la piazza. Anche questo simbolo cittadino, però, è vittima del degrado, soffocato dalle erbacce, dalle cartacce e dallo smog. Oltre alla vegetazione, attorno al monumento crescono spontanee le auto, in quella piazza che da tempo attende di essere interamente pedonalizzata. è in agonia anche il Genio di Palermo, nume tutelare laico della città, che se ne sta dimenticato nel cuore della Vucciria. Il monumento di piazza Garraffo versa ormai da anni in un evidente stato di degrado, denudato di tutti i fregi e delle statue che lo attorniavano. Un capitolo a parte meritano, poi, le chiese, chiuse o abbandonate, che attendono interventi di restauro: dall’Oratorio di S. Alberto al Carmine, all’Albergheria, alla Chiesa dei SS. Diecimila Martiri, al Capo, passando per la Chiesa del Bambin Gesù in via Montepellegrino.
 


Interventi. Maurizio Carta: “12 mln € per tre piazze storiche”
 
PALERMO – Un progetto da 12 mln € per dare una lucidata a tre piazze storiche del capoluogo. L’assessore comunale al Centro storico, Maurizio Carta, illustra i progetti che l’amministrazione comunale intende realizzare per il patrimonio storico e artistico della città, annunciando un piano che attende solo il placet della Regione, chiamata a stanziare i fondi. Le piazze interessate dai lavori di riqualificazione sono Piazza delle Vittoria, Piazza Bologni e Piazza Marina. E lavori, per un milione di euro, sono previsti per la pavimentazione e l’illuminazione di altre aree del centro storico. “Per Piazza San Domenico intendiamo portare avanti il progetto di pedonalizzazione totale, dividendo i costi con la Rinascente e con l’associazione Via Roma”, ci dice l’assessore. Dovrà ancora attendere, invece, il piano di interventi per il maltrattato parco statuario. Con un bilancio ancora da approvare e la nota penuria di fondi, non si prevedono interventi nell’immediato: “Servirebbe l’aiuto dei privati”, osserva Carta.

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