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Catania – Nel catanese carceri fuorilegge, troppi detenuti, pochi poliziotti

Alessandro Petralia

Catania – Nel catanese carceri fuorilegge, troppi detenuti, pochi poliziotti

venerdì 11 Giugno 2010

I carcerati sono circa 540 a fronte di una capienza tollerabile di 360 unità. Sovraffollamento del 150%. Violate le leggi in materia. E i numeri sono anche destinati a peggiorare

CATANIA – Detenuti ammassati e secondini sull’orlo di una crisi di nervi: la situazione delle carceri catanesi è ai limiti dei normali canoni di civiltà. A proposito di limiti, quelli dettati dalla legislazione vigente sono già stati abbondantemente oltrepassati e la situazione sembra destinata a peggiorare.
Di tutti gli istituti penitenziari della provincia la situazione più esplosiva è quella di Piazza Lanza, dove, secondo le più aggiornate stime fornite dall’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma Polizia penitenziaria), i detenuti presenti sono circa 540 a fronte di una capienza tollerabile di 360 unità con un sovraffollamento che si attesta al 150% del totale: “un disequilibrio – commentano dal sindacato – destinato ad ampliarsi ulteriormente, perché la popolazione carceraria continua ad aumentare, mentre le strutture rimangono sempre le stesse”. Dall’altro lato, a fronte di un personale che dovrebbe contare 435 unità, i poliziotti effettivamente in organico sono solo 278, pari al 63,9% del dettato legislativo.
L’ultimo pronunciamento in tal senso è il D. Lgs 146/2000. Una cifra, quella del 63,9%, molto al di sotto anche di una media regionale che è pari all’89% del totale. Con tali cifre, nonostante la buona volontà del personale di Polizia penitenziaria, è inevitabile il venire meno dei protocolli di sicurezza e il verificarsi di inadempienze e di episodi gravissimi: l’ultimo risale a poche settimane fa, quando un collaboratore di giustizia è stato trovato in possesso di un telefono cellulare fornito di sim e perfettamente funzionante.
“Piazza Lanza è per Catania – ha spiegato Sebastiano Di Giorgio, direttore della casa Circondariale, nel corso del suo intervento annuale provinciale sul Corpo di Polizia penitenziaria – il principale se non l’unico carcere di riferimento delle autorità giudiziarie e della Polizia giudiziaria per l’associazione di detenuti per reati comuni, infatti il numero di ingressi dalla libertà è tra i più alti d’Italia. Si pensi che nell’anno 2009 sono entrate dalla libertà 2.179 persone, di cui 771, pari a circa il 35% del totale, sono state scarcerate prima o subito dopo l’esito dell’interrogatorio”. 
Né Catania, nel suo complesso, sfugge al fenomeno delle morti in cella: tra suicidi e malattie, solo dal 2003 ad oggi, sono 5 i detenuti che hanno perso la vita in stato di detenzione.

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