Trasparenza sul web: la Regione fa dietro front - QdS

Trasparenza sul web: la Regione fa dietro front

Angela Carrubba

Trasparenza sul web: la Regione fa dietro front

martedì 26 Maggio 2009

Trasparenza. Solo un principio rimasto inapplicato.
Comunicazione. A distanza di un anno i siti web ancora non tempestivi nell’aggiornamento dei dati e addirittura le informazioni “spariscono” invece di aumentare.
Informazione. Le direttive Presidenziali? Carta straccia. Il coordinamento? Un obiettivo negato. Unità di indirizzo? Un sogno nel cassetto... dei cittadini.

PALERMO – Sembra proprio che in Sicilia pubblica amministrazione e innovazione siano due concetti inconciliabili. Il sito web della Regione, infatti, lungi dal fornire, ai siciliani e non, tutte le informazioni sull’ente che li amministra, è la dimostrazione di come la trasparenza sia qualcosa di sconosciuto. E mentre l’informatizzazione procede a passi da gigante e molte regioni rendono disponibili tutti i dati che riguardano i propri amministratori ed il loro operato, nel portale della Regione siciliana le informazioni anziché aumentare, “spariscono”.

Nel nostro giornale del 1 luglio 2008, scrivevamo che “L’assessore alla Presidenza Giovanni Ilarda ha sottoposto all’approvazione della giunta, in questi giorni, il ddl sullo snellimento della burocrazia che prevede l’imposizione di precisi vincoli temporali per la definizione di pratiche e procedure, l’indicazione dei tempi di rilascio dei pareri, la generalizzazione dell’istituto del silenzio assenso e del ricorso  all’autocertificazione, indennizzi a carico dell’amministrazione in caso di mancato rispetto dei termini e sanzioni disciplinari per il dipendente responsabile del procedimento, nonché valutazioni negative per i dirigenti responsabili”. Nell’articolo si faceva riferimento ai siti web della Presidenza e si citava in particolare quello dell’ufficio del controllo strategico. A distanza di un anno da quell’articolo, la situazione del web è ancora critica: il sito del controllo strategico è ancora privo di quasi tutti i nomi degli esperti (evidentemente non sono stati ancora nominati!), e tra le direttive di indirizzo degli assessori, quella dell’assessore alla Presidenza è del 2006!

E veniamo ai documenti “spariti”. Nel sito dell’assessorato al Bilancio fino alla settimana scorsa era possibile consultare l’elenco delle società regionali con nomi degli amministratori ed i compensi. Adesso l’elenco è “sparito”. Ci sono ancora gli “Atti di indirizzo per le società partecipate dalla Regione” del presidente Lombardo del 14 maggio 2008, ma non si sa più quali e quante siano. Sono diminuite – come ha più volte detto il Presidente -, o sono sempre le stesse? E i compensi degli amministratori sono diminuiti o no? Cosa c’è da nascondere?
E, sempre per quanto riguarda il sito dell’assessorato al Bilancio, perché non vengono pubblicati Bilancio e Finanziaria 2009 (già “annunciati” in Gazzetta ufficiale n. 22 del 20 maggio scorso)? E perché nel link che viene chiamato ironicamente “società dell’informazione” e che collega al sito di Sicilia  e-servizi s.p.a., la voce struttura non riporta ancora il nuovo consiglio di amministrazione nominato (e comunicato dall’ufficio stampa della Regione) il 18 maggio 2009?
Il ministro Renato Brunetta,  vero rivoluzionario e libertario, ha scritto nel suo libro “Rivoluzione in corso. Il dovere di cambiare dalla parte dei cittadini” (Mondadori, 2009) “nessun interesse è così forte come quello di chi vuole conservare e nessuno così debole come quello di chi vuole innovare. Il primo alimenta mercati già esistenti e ricchi, pronti ad essere grati, il secondo si rivolge a soggetti nuovi, non ancora dotati di forza contrattuale”.
Dalla parte dei cittadini, appunto, che, soprattutto in Sicilia, sembrano tuttora destinati a “subire una pubblica amministrazione senza controlli d’efficienza e di qualità”.

Il 10 aprile scorso abbiamo pubblicato due pagine sulla direttiva del governatore Lombardo “Indirizzi per la programmazione strategica e la predisposizione delle direttive generali degli Assessori per l’attività amministrativa e la gestione per gli anni 2009-2013” pubblicata nella Gurs 13/2009. Nella direttiva è scritto: “Il progetto Conoscenza della Regione siciliana – Della Regione siciliana non si conosce abbastanza: nei prossimi anni deve essere condotto un eccezionale sforzo di informazione e trasparenza su che cosa è e cosa fa la Regione.

Occorre un’unica vetrina, un vero portale della Regione siciliana che contenga, con un unico format di lettura, tutti i dati e i numeri, le attività, i prodotti realizzati, gli organici, i costi, le risorse disponibili, le allocazioni di personale, i contatti diretti e indiretti, che permetta anche al cittadino più lontano di accedere ai servizi della Regione, che individui univocamente procedure e procedimenti, che fotografi e aggiorni con tempestività lo stato dell’arte e i mutamenti. E gli U.R.P. non possono più ricoprire il ruolo di sportelli a cui si è costretti per adempimento di legge, il più delle volte dislocati in posti inaccessibili o periferici: agli U.R.P. spetta il ruolo centrale di soggetto garante del cittadino, dando centralità, rispetto e decoro, poiché costituiscono una vetrina delle amministrazioni ed evidenziano il rispetto con cui è tenuto il cittadino. Con specifico riferimento al funzionamento degli stessi occorre pertanto: –  dotare gli U.R.P. di adeguate risorse economiche e tecnologiche; –  collocare in punti accessibili da tutti e ben visibili al piano terra degli stabili dove insistono uffici della Amministrazione regionale gli sportelli degli U.R.P. con orari di apertura che coprano l’intero orario settimanale; –  procedere ad una formazione unitaria del personale degli U.R.P.; –  collocare anche presso gli U.R.P. i questionari sulla Customer satisfaction, uniformi sui contenuti e sulle caratteristiche, portando a conoscenza diretta dei servizi di pianificazione e controllo gli esiti delle analisi dei questionari; –  coordinare la rete degli U.R.P. sia circa le vesti grafiche che sulle tipologie di informazioni e delle modalità di attivazione anche via telefonica, web e posta elettronica del servizio, affidando l’aggiornamento dei siti direttamente agli operatori degli U.R.P.”.

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