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Catania – Amt, bilancio “di transizione” ma dal grave impatto sociale

Melania Tanteri

Catania – Amt, bilancio “di transizione” ma dal grave impatto sociale

martedì 15 Giugno 2010

Il taglio delle corse ha di fatto scoperti alcuni quartieri, lasciando a piedi chi non può muoversi in auto. Presentati in Consiglio comunale il consuntivo 2008 e il preventivo 2010

CATANIA – Un’azienda più giovane, veloce e organizzata, con un bilancio di previsione per il 2010 “di transizione”, dal momento che assumerà presto lo status di Spa come previsto dalla legge. È quanto affermato dal presidente dell’Amt, Roberto Sanfilippo, nel corso della relazione al Consiglio comunale di Catania della scorsa settimana, in cui è stato presentato il consuntivo dell’azienda per il 2008 e il documento di previsione per il 2010.
“Il Bilancio è di transizione – ha affermato Sanfilippo –  visto che nello stesso 2010 l’Amt assumerà lo status di ente dotato di personalità giuridica e inoltre verrà adottato un nuovo piano industriale e un nuovo programma di esercizio. Un bilancio di rigore e di sviluppo, risultato di azioni riconducibili alla risoluzione delle criticità che sono state individuate dalla Commissione amministratrice in questo primo anno di lavoro”.
Sei le criticità principali individuate, che avrebbero comportato lo stato di sofferenza della municipalizzata, a cominciare dalla mobilità, ridotta all’osso in città, tanto che la velocità commerciale degli autobus negli ultimi 5 anni è stata di appena 15 chilometri orari, poco, troppo poco perché il mezzo sia una reale alternativa all’automobile privata. Poi, le tensioni finanziarie legate ai circa 116 milioni di euro di crediti vantati dall’azienda, di cui ben 75 milioni nei confronti del Comune e l’anzianità del parco vetture, la cui età media è di 12 anni. Inoltre, a gravare sull’azienda, l’anzianità media del personale, 51 anni, la configurazione logistica complessa, nonché quella organizzativa.
Molte le azioni poste in essere dalla Commissione per rimettere in carreggiata l’azienda di trasporti cittadina, a partire dalla riduzione dello straordinario del personale di circa 400.000 euro rispetto al 2009, nonostante la diminuzione di unità, che passano da 912 a 857, fino alla proposta di ristrutturazione della rete, mediante la soppressione di linee, l’arretramento dei capolinea e la variazione di percorso.
“L’Amt è un miracolo – ha sottolineato Sanfilippo – perché nonostante la situazione finanziaria gli autobus escono ogni giorno. Il momento è delicato e ognuno deve fare la propria parte, dai dirigenti, ai dipendenti, ai cittadini”. La soppressione delle linee, in particolare verso le zone periferiche e la domenica, ha infatti comportato un disagio notevole per chi adesso lamenta l’impossibilità di spostarsi con il mezzo pubblico. Un disagio sociale non indifferente, soprattutto per chi non possiede un mezzo di trasporto o chi non ha più l’età o le condizioni di salute per guidare.
“Le azioni poste in essere – ha concluso Sanfilippo – sono state dettate dalla necessità di riportare l’azienda a regime. I risultati si vedranno a partire dal prossimo anno”.
Il bilancio 2010 prevede, inoltre, che venga posto a carico dell’amministrazione il costo relativo alla circolazione gratuita dei portatori di handicap (secondo quanto previsto dalla legge 2/92) e il mantenimento del piano tariffario, con un contributo da parte del Comune, di 14,7 milioni di euro di cui 8,3 per la cittadinanza disagiata.
“Un bilancio di rigore – secondo il vicesindaco, Luigi Arcidiacono – e che rispecchia la politica portata avanti in questi due anni da parte dell’amministrazione Stancanelli”.
Un bilancio, però, definito deludente dai consiglieri comunali dell’opposizione, che hanno sottolineatò la genericità degli intenti e la mancanza di reali progetti da parte dell’amministrazione nei confronti dell’azienda.
 


Cinque anni per il completo risanamento
 
CATANIA – “Il presidente mostra un ottimismo che contrasta con la realtà spietata dei numeri” ha detto Nello Musumeci, capogruppo de La Destra a Palazzo degli elefanti . “Abbiamo certezza dei debiti – ha aggiunto – ma non delle entrate. Non esiste progettazione e non è stato fatto un solo passo avanti nella politica del risanamento”.
Posizione condivisa dal gruppo del Pd: “Il servizio è inefficiente e inefficace – ha aggiunto Rosario D’Agata – non c’è una prospettiva, non c’è un cronoprogramma e si continua a parlare di Piano industriale senza averne traccia”.
“Il Piano Industriale è già messo a punto e, nell’arco di 5 anni, riporterà l’azienda in condizioni normali, attraverso il rientro del debito da parte dell’amministreazione, l’ottimizzazione e la riorganizzazione “ ha assicurato invece Sanfilippo che, durante la relazione in Consiglio comunale, ha anche illustrato le azioni portate avanti nell’ultimo anno da parte della Commissione per il risanamento della società. A cominciare dall’insediamento del Tavolo tecnico sulla mobilità, con Comune, Amt e Dipartimento di Trasporti della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Catania, passando per la richiesta di finanziamento per l’acquisto di 30 nuove vetture, per il trasferimento delle rimesse cittadine in quella di Pantano D’Arci entro il 2010 (prevedendo lavori per circa 500.000 euro, pari circa all’affitto annuo delle due rimesse), per la collocazione di 150 paline segnaletiche e per la progettazione della nuova rete di esercizio che, tra le altre cose, prevede la messa in funzione dei parcheggi scambiatori e la realizzazione del Brt, il Bus rapid transit, un sistema di percorrenza veloce da zone periferiche fino in centro città.
Relativamente a quest’ultimo punto, sarebbe già pronto il progetto per la linea Due Obelischi – Stesicoro e si sarebbe in attesa solo del finanziametno regionale.
 

 
Informatizzazione delle fermate
 
CATANIA – Sono state discusse anche alcune novità importanti sull’autoparco di Pantano D’Arci, che aprirà a fasi. La prima già quest’anno con il trasferimento “delle rimesse R3 ed R4” e un risparmio di 400 mila euro di affitti. Inoltre, Sanfilippo ha illustrato il piano sull’utilizzo entro quest’anno del parcheggio Due Obelischi grazie a una linea riservata Due Obelischi-Stesicoro da coprire in 30 minuti. E ha proseguito: “L’Amt non è una azienda decotta. Ha bisogno di innovazione. Abbiamo un credito di 116 milioni che non riusciamo a incassare e abbiamo un passivo di 116 milioni”. Sui programmi futuri, Sanfilippo ha annunciato l’installazione di 150 paline elettroniche “per informatizzare le fermate così da garantire un servizio da standard europei”.

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