Fiere, “Palermo e Messina privatizzate” - QdS

Fiere, “Palermo e Messina privatizzate”

Marina Pupella

Fiere, “Palermo e Messina privatizzate”

venerdì 18 Giugno 2010

L’assessore regionale delle Attività produttive, Marco Venturi, indica la strada per fare uscire dalla crisi due storiche partecipate. Gli uffici: legge quadro nazionale 7/2001 superata, legge regionale 20/2005 senza direttive

PALERMO – Ai privati la gestione delle fiere in Sicilia. Così l’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, chiarisce quale sarà il probabile destino degli enti nell’Isola, annunciando per la fine di giugno (si veda l’altro articolo in basso alla pagina, ndr) l’insediamento di un tavolo tecnico che dovrà “in brevissimo tempo” trovare una soluzione adeguata per indire un bando internazionale per l’affidamento della gestione a privati. Tutto questo avverrà “senza trascurare le garanzie occupazionali dei dipendenti”, assicurano dagli uffici dell’assessorato. Le due fiere più importanti della regione, Palermo e Messina, si trovano in una situazione di enorme difficoltà economica e gestionale, che negli ultimi mesi le ha condotte dritte dritte al commissariamento.
Così, il 3 giugno scorso Venturi ha nominato Gioacchino Mistretta – un dirigente regionale dell’assessorato al Turismo – commissario straordinario all’Ente Fiera del Mediterraneo di Palermo, il cui incarico durerà quattro mesi. Giusto il tempo per mettere in atto tutte le procedure per porre l’Ente in liquidazione. E già un confronto è stato avviato con il Comune e la Camera di Commercio di Palermo per verificare se c’è la volontà, da parte dei due soggetti, di partecipare attivamente al rilancio della Fiera.
Sulla difficile congiuntura attraversata dal settore in Sicilia è intervenuto in un recente forum col Quotidiano di Sicilia il direttore generale di Eurofiere, Alessandro Lanzafame, che ha denunciato una carenza legislativa tutta regionale in ambito fieristico, sottolineando come la Regione dovrebbe far sua la legge nazionale 7/2001. Che prevede sanzioni per l’abuso della denominazione fiera, la chiusura delle fiere irregolari o senza autorizzazioni, elevate sanzioni pecuniarie corrispondenti ai metri quadri espositivi, l’interdizione a richiedere le autorizzazioni per farne di nuove.
“Ogni giorno – ha spiegato Lanzafame – facciamo i conti con gli “improvvisatori” che scopiazzano le fiere reimpostandole all’interno dei centri commerciali, bruciando il commercio. Sono molte le regioni che applicano norme e sanzioni che disciplinano il calendario delle fiere, qualificano l’organizzazione ed evitano doppioni. La Sicilia – conclude – si affida ancora al Dpr 44/1997, lacunoso e poco attuale”.
A questo proposito, dall’assessorato regionale delle Attività produttive rispondono in un marcato burocratese  che “l’Ufficio legislativo e legale della Regione siciliana ha condiviso le perplessità dell’Ufficio (assessorato alla Cooperazione), in merito all’abrogazione della legge quadro 7/2001, per effetto dell’articolo 6 della legge 62/2005 (Legge comunitaria 2004). In seguito la legge regionale 20/2005 stabiliva, tra le altre cose, la nomina di commissari ad acta per effettuare le procedure di privatizzazione dei 2 enti – Palermo e Messina – da completarsi entro giugno 2006 (rinviando a quanto previsto dal decreto legislativo 6/2003). Tuttavia nonostante la perentorietà del termine non sono mai state emesse le direttive necessarie”.
Una cosa è certa, che Venturi intende privatizzare questi enti, “ma privatizzarli veramente perchè possano produrre profitti”. In più, secondo quanto riferisce, il suo ufficio sta lavorando alla stesura di un piano industriale per la Sicilia, che dovrà prevedere anche nuovi scenari per le Fiere di Palermo e Messina.
 

 
Piano d’azione sulla Fiera del Mediterraneo. Tavolo tecnico per il bando internazionale
 
PALERMO – Dopo tanto parlare, si passa all’azione. è stato costituito il tavolo tecnico che si dovrà occupare della vicenda relativa alla Fiera del Mediterraneo di Palermo. Del tavolo tecnico faranno parte funzionari e dirigenti dell’assessorato comunale di Palermo al Patrimonio e alle Attività Produttive, della Camera di Commercio del capoluogo e dell’assessorato regionale alle Attività Produttive.
È stato deciso nel corso di una riunione, convocata dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi alla quale hanno partecipato l’assessore al Patrimonio del Comune di Palermo, Giovanni Di Giovanni, Vincenzo Genco della Camera di Commercio, Gioacchino Mistretta, commissario straordinario dell’Ente Fiera del Mediterraneo.
“Il Comune ha dato la sua disponibilità a rilasciare una concessione a lungo termine – ha detto Venturi – per la gestione dell’area. Fatti salvi alcuni punti che, prima dell’emissione del bando internazionale per affidare la gestione a privati, dovranno essere chiariti. Come, ad esempio, l’entita’ del canone da pagare per l’utilizzo delle aree”.
è stato deciso di indire una riunione tecnica ristretta, entro il 20 luglio (la data precisa non è stata ancora stabilita). Entro questo termine il comune produrrà gli atti di proprietà delle aree e gli studi di valutazione di tipo economico finanziario.
“In accordo con il commissario – ha aggiunto Venturi – attiveremo tutte le procedure per mantenere il ‘patentino’ di fiera campionaria internazionale chiedendo una deroga al calendario delle campionarie. La Fiera di Palermo era prevista in luglio, chiederemo di potere organizzarne una, internazionale, entro dicembre 2010”.
Infine presso l’assessorato regionale Attività Produttive, verrà realizzato un ufficio distaccato dell’Ente Fiera del Mediterraneo di Palermo. “Stiamo lavorando con il direttore generale Vernuccio – ha concluso Venturi – per individuare 3 o 4 ambienti presso la nostra sede in cui ospitare gran parte del personale della Fiera. Una decisione presa per mantenere la dignità dei lavoratori”.
La Protezione Civile Regionale, su richiesta del commissario straordinario, metterà a disposizione un gruppo elettrogeno grazie al quale sarà possibile attivare gli impianti elettrici negli uffici della Fiera, consentendo una parziale attività amministrativa.

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