Mare salato, un giorno in spiaggia costa sino a 85 euro a famiglia - QdS

Mare salato, un giorno in spiaggia costa sino a 85 euro a famiglia

Marina Barrera

Mare salato, un giorno in spiaggia costa sino a 85 euro a famiglia

venerdì 18 Giugno 2010

Un’indagine dell’Adoc evidenzia una spesa cresciuta del 7,1% rispetto all’anno passato. Saffo (Sib Sicilia): “Nell’Isola riconfermate le tariffe della scorsa stagione”

Palermo – Un mare più “salato” anche quest’anno? Continuano i rincari per chi vuole concedersi una giornata al mare. è quanto viene riportato in un’indagine dell’Adoc. “Secondo le nostre stime – annuncia l’associazione di consumatori – quest’anno una famiglia di quattro persone arriverà a spendere circa 85 euro per una giornata al mare”. “Siamo arrivati alla cifra record di oltre 85 euro, per 4 persone – commenta il presidente dell’Adoc, Carlo Pileri -, una spesa cresciuta del 7,1% rispetto allo scorso anno e non più sostenibile per almeno il 40% delle famiglie”.
Secondo il monitoraggio effettuato da Adoc sul territorio nazionale, per una sdraio si spenderà  l’8,8% in più, tradotto in cifre: si passa da 4,50 euro a 4,90; un ombrellone in media costerà il 5,4% in più: da 5,50 euro a 5,80;  in più,  rincari del 2,3% per un lettino. Rimangono stabili solo i costi d’ingresso e di parcheggio. Rincari minori per il ristoro: in particolare, i prezzi dei gelati sono in crescita dello 0,8%.
Ma niente allarmismi. In Sicilia pare che le acque siano più calme. L’Isola è in controtendenza rispetto al panorama di rincari. Ce lo annuncia il presidente del Sib (Sindacato italiano balneari) Sicilia, Giuseppe Saffo. “Gli esercenti balneari,  con grande sofferenza economica, – dichiara Saffo – hanno sostanzialmente riconfermato per l’anno 2010  le tariffe della precedente stagione, operando solo una differenziazione nei pacchetti comprendenti più servizi al fine di migliorare l’offerta e venire incontro alle esigenze dei consumatori”.
“Le nostre strutture, nonostante hanno mantenuto i prezzi, – precisa il presidente Giuseppe Saffo –  sono migliorate nei servizi e nelle attività ricreative proposte ai clienti abituali e non, promuovendo manifestazioni e attività legate al rispetto dell’ambiente e alla sicurezza balneare. I nostri associati con grande sforzo negli ultimi anni hanno investito risorse e lavoro ed avviato un graduale processo di  trasformazione delle proprie aziende in vere strutture turistico ricettive”.
Sulla stessa linea è la Federconsumatori, che annuncia degli “aumenti contenuti, ma in compenso numerose attività sotto l’ombrellone”. Diamo un’occhiata alle novità proposte dagli stabilimenti balneari per incentivare le presenze. Per gli amanti dell’abbronzatura, si possono trovare lettini super-accessoriati, con specchi abbronzanti o formato matrimoniale; per i maniaci di internet e dei social network vi sarà la possibilità di navigare in rete ed aggiornare il proprio profilo Facebook in riva al mare; per i più sportivi vi sono stabilimenti con palestre sulla spiaggia; infine, per i genitori che cercano un po’ di relax, in molti lidi balneari è disponibile un servizio di miniclub.
“Tali novità hanno inciso anche sui prezzi, – comunica Federconsumatori – comportando, in particolar modo, un aumento del 6% sul costo dell’ingresso e dell’accesso ai nuovi servizi ed un aumento del 7% del costo dei lettini. In diminuzione, invece, i costi relativi alle cabine, sempre meno usate. Rimangono stabili gli abbonamenti giornaliero e stagionale, mentre diminuisce lievemente quello mensile”.
 


Libero accesso in spiaggia si continua a violare la L.296/06
 
Palermo – Rimane viva la discussione sull’accesso alla spiaggia, che dovrebbe essere obbligatoriamente libero. Il condizionale è d’obbligo, poiché nella maggior parte dei casi rilevati dall’Adoc non viene garantito ai cittadini. Nonostante  l’art.1 comma 251 della legge 296/2006 parli chiaro: “Obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione”. “C’è ancora molta confusione sull’accesso alla spiaggia che, come previsto dalla Finanziaria del 2007, dovrebbe essere libero – spiega il presidente di Adoc, Carlo Pileri – tuttavia registriamo ancora una certa resistenza ad applicare la legge. Negli stabilimenti, spesso, si fa pagare l’ingresso o viene previsto l’accesso gratuito solo a patto di affittare l’ombrellone e il lettino. Una sorta di tassa occulta che scontenta gli italiani che intendono accedere alla battigia senza pagare”.

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