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Palermo – Acque: dalla Cala al fiume Oreto un bagno tra i rifiuti e i liquami

Luca Insalaco

Palermo – Acque: dalla Cala al fiume Oreto un bagno tra i rifiuti e i liquami

mercoledì 23 Giugno 2010

Le piogge hanno compromesso il fondamentale collettore sud orientale, che serve 500 mila abitanti. Scarichi in mare e depuratori privi di manutenzione: è emergenza inquinamento

PALERMO – Palermo è una città che volta le spalle al mare, sosteneva Leonardo Sciascia. E il poco amore che il capoluogo nutre verso il suo mare lo si nota, non solo dal volto delle case, ma dal modo in cui viene trattato. Inquinato, deturpato, preso per una discarica.
Prendiamo la Cala. Per Davide Faraone (Pd), lo specchio di sale antistante il Foro Italico è a rischio di un grave danno ambientale, a causa del mancato completamento del collettore sud orientale, che avrebbe dovuto convogliare i liquami al depuratore di Acqua dei Corsari. Il risultato è che i liquami rendono il tratto di costa inavvicinabile. “Nell’area – ha denunciato il consigliere democratico – scaricano quasi 500mila abitanti e i liquami arrivano in acqua senza essere depurati. I danni alla pompa di sollevamento – consegnata al Comune nel novembre 2008 dalla ditta esecutrice dei lavori, costata circa 15 mln di euro, e dal Comune a sua volta consegnata all’Amap, che fino ad oggi non ha fatto nessuna manutenzione e nessun controllo -, sono stati causati nel settembre del 2009 a seguito delle piogge, quando si sono bruciati i quadri elettrici e allagate le pompe. Il danno stimato allora era di 700 mila euro. A distanza di quasi un anno non si ha più la stima precisa dei danni, che a questo punto, potrebbero rendere inutile la realizzazione dell’opera compromettendo l’intera bonifica dell’area”. La situazione non migliora proseguendo lungo via Messina Marine, come nei giorni scorsi ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica l’Italia dei Valori.
“A che punto sono i lavori di risanamento del litorale marino nel tratto tra la foce del Fiume Oreto ed il Comune di Ficarazzi? Se lo chiedono un po’ tutti i palermitani che, passando per via Messina Marine, giorno dopo giorno sono testimoni del degrado e dello stato di abbandono in cui versa quella che avrebbe dovuto essere una meravigliosa costa, uno dei litorali più estesi e più belli della Sicilia – hanno detto il consigliere provinciale Giusi Scafidi ed il Senatore Fabio Giambrone -. Dopo tante attese, tante inaugurazioni di lavori iniziati e mai portati a termine, a che punto è quel particolareggiato progetto della costa sud della città di Palermo – a seguito di un’intesa fra l’Amministrazione provinciale e quella comunale – che avrebbe dovuto ridare il mare ai palermitani?”. Ed elemosina attenzioni anche il Fiume Oreto, per il quale da tempo si parla di istituire un Parco.

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