4 milioni di euro per gli ispettori fermi ai box - QdS

4 milioni di euro per gli ispettori fermi ai box

Michele Giuliano

4 milioni di euro per gli ispettori fermi ai box

martedì 06 Luglio 2010

Lavoro nero. Davide contro Golia ispezioni insufficienti.
Ispezioni mancate. Rifacendosi alla media di ispezioni fatte nel 2009 da ogni ispettore, oggi si sarebbero potuti sviluppare, contando i 43 ispettori già con il tesserino, ben 1066 ispezioni in più in 8 mesi
Proteste. Alcune lettere di ispettori formati con il tesserino sono state inviate al Dipartimento Lavoro per sollecitare il loro impiego: “Vogliamo spenderci per la mansione per cui siamo stati formati

Quattro anni per completare un percorso di formazione per diventare ispettori del lavoro costato 4 mln di € alla Regione.
Quando tutto sembra oramai giunto al termine, con l’emissione dei primi tesserini di abilitazione alla professione (ottobre del 2009), ancora una volta a mettersi di mezzo una strana combinazione tra burocrazia e scarsa volontà. Sta di fatto che ben 43 dipendenti della Regione che da quasi 8 mesi hanno il tesserino di ispettori rimangono inspiegabilmente ai box.
Il tutto di fronte al silenzio dell’assessorato regionale al Lavoro, interrotto nel marzo scorso per annunciare, di fronte alle continue pressioni di interrogazioni parlamentari e di mugugni, che gli ispettori nuovi sarebbero stati avviati a partire dall’1 aprile.

A distanza di quasi tre mesi, di nuovi ispettori neanche l’ombra. La cosa ancor più grave è che negli ispettorati siciliani c’è una grossa carenza di ispettori: “Soltanto Palermo – ha più volte sottolineato il funzionario dell’ispettorato regionale Gioacchino Pontillo – dovrebbe avere in organico 80 ispettori. Anche Siracusa non sta meglio: in questo territorio vi è un’altissima concentrazione di industrie chimiche e quindi servirebbero quantomeno 50 unità per effettuare le ispezioni. Invece ce ne sono soltanto 35. Ma sulla stessa barca navigano Enna e Trapani”.
Secondo una ricognizione fatta in questi giorni proprio dall’assessorato al Lavoro, sarebbero 43 gli ispettori già arruolabili con tanto di tesserino. Altri 23 hanno completato il cosiddetto “affiancamento” (lezioni pratiche sul campo) e quindi sarebbero in procinto di avere il tesserino. Un buon numero di ispettori che avrebbero potuto già garantire tante ispezioni.
Rifacendosi alla media di ispezioni fatte nel 2009 da ogni singolo ispettore in servizio (37,19 imprese che hanno permesso di stanare 53 lavoratori non in regola in un anno), ad oggi si sarebbero potuti sviluppare, contando i 43 ispettori già con il tesserino da 8 mesi, ben 1066 ispezioni in più alle imprese e scoprire mille e 1519 lavoratori irregolari.
Alcune lettere di ispettori formati con il tesserino sono state inviate al Dipartimento Lavoro per sollecitare il loro impiego: “Vogliamo spenderci per la mansione cui abbiamo chiesto di essere formati”, hanno scritto i neo ispettori di Enna, Messina e della provincia di Palermo.

Oggi l’assessore al Lavoro Lino Leanza rilancia la lotta al sommerso annunciando 5 mila ispezioni contro il lavoro nero. “Condivido l’obiettivo dell’assessore Leanza – dice il deputato regionale Giuseppe Lupo – occorre però dare concretezza ai buoni propositi. L’assessore sia coerente e metta in servizio i neo ispettori che, formati attraverso un progetto costato oltre 4 milioni di euro, non risultano, ad oggi,  immessi nelle funzioni assegnate, pur se dotati, da svariati mesi, di tessera ispettiva rilasciata dall’Amministrazione”.
Lo stesso Lupo sull’argomento ha anche presentato un’interrogazione parlamentare l’11 dicembre del 2009 alla quale non è stata data ancora nessuna risposta.
Nonostante tutto dal 2007 al 2009 (ultimo anno censito) sono sempre aumentati i controlli nelle aziende e di conseguenza sono stati stanati in proporzione molti più lavoratori irregolari. Si è passati dai 2 mila irregolari del 2007 a 10 mila 590 scovati invece nel 2009. Questo per effetto di un processo di razionalizzazione delle risorse interne dal punto di vista organizzativo di tutti gli ispettorati.
Ma adesso si è arrivati davvero ad un punto di non ritorno. Insomma, più di così davvero non si può fare. E già così si può parlare di vero e proprio miracolo. Di aziende nel 2009 ne sono state ispezionate ben 7 mila 438, ciò significa che si viaggia sulla media di 53 lavoratori irregolari scoperti per ogni singolo ispettore in servizio.

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