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Catania – Con una Giunta piena di tecnici partecipate in mano ai politici

Melania Tanteri

Catania – Con una Giunta piena di tecnici partecipate in mano ai politici

martedì 06 Luglio 2010

Scelta molto criticata in termini di merito e metodo. Il sindaco: “Avevano il diritto di essere presenti”. Tre ex assessori del sindaco Stancanelli ai vertici di Multiservizi, Asec e Sidra

CATANIA – Cambio al vertice di tre società partecipate del Comune di Catania. Il sindaco Stancanelli ha infatti proceduto alla nomina di tre nuovi presidenti per Multiservizi, Asec e Sidra, precedentemente guidate dal direttore generale Maurizio Lanza, ripescando tre fuoriusciti della prima Giunta: Angelo Sicali, Nuccio Lombardo e Gaetano Riva.
Il primo, già assessore alle Manutenzioni e alle Partecipate, guiderà dunque la società che fornisce servizi al Comune; il secondo, ex assessore al Personale, guiderà la società del Gas, in crisi seria e prolungata; l’ultimo, infine, sarà chiamato a dirigere la società che gestisce i servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua a uso civile.
“Questi amici e collaboratori – ha detto il sindaco Stancanelli – avevano il diritto di essere presenti  e questa è una scelta che permette di utilizzare risorse umane importanti e dare sfondo politico a una Giunta tecnica”.
Eppure, come sottolineato da uno dei partiti di opposizione a Palazzo degli Elefanti, al momento del suo insediamento era stato lo stesso primo cittadino a esprimere la volontà di mettere dei tecnici ai vertici delle partecipate, proprio per evitare che la politica entrasse nei delicati meccanismi di gestione di società non proprio in stato di buona salute.
“Dove sta la coerenza del nostro sindaco – ha chiesto Nello Musumeci, capogruppo de La Destra al Comune – se è stato lui stesso a riconsegnare nelle mani dei politici la guida delle partecipate? Era stato proprio lui ad affermare che le aziende avrebbero dovuto essere guidate da tecnici di provata esperienza”.
Una strana scelta, dunque, secondo Musumeci quella operata dal primo cittadino di Catania, che avrebbe, di fatto, eliminato la politica dalla Giunta per ricollocarla ai vertici delle società partecipate.
A essere contestato, comunque, non solo il merito, ma anche il metodo: Francesco Navarria, consigliere del Pdl, ha infatti pubblicamente stigmatizzato, e non è certo la prima volta, il comportamento del sindaco che, avrebbe “dimostrato anche in questa occasione assoluto disprezzo istituzionale nei confronti del Consiglio comunale”.
“Senza voler discutere la professionalità dei neonominati presidenti – ha detto Navarria – desidero contestare il metodo che ancora una volta il sindaco ha voluto utilizzare nel rapportarsi con gli organi consiliari preposti al controllo dell’azione amministrativa. Io, presidente della Commissione consiliare Aziende partecipate, ho appreso la notizia delle nuove nomine attraverso la stampa e senza aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte del sindaco”.
 

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