Tirrenia, si avvicina l’ora della scelta - QdS

Tirrenia, si avvicina l’ora della scelta

Rosario Battiato

Tirrenia, si avvicina l’ora della scelta

venerdì 16 Luglio 2010

Entro settembre la compagnia di navigazione dev’essere privatizzata, in lizza è rimasta solo la partecipata della Regione siciliana. Tremonti e Matteoli affidano l’incarico di amministratore unico a Giancarlo D’Andrea

ROMA – Giancarlo D’Andrea, già direttore generale di Fintecna, è stato nominato amministratore unico del gruppo Tirrenia e della controllata Siremar.
Sono giorni decisivi per la compagnia di navigazione. Dopo l’offerta di fine giugno presentata dalla Mediterranea Holding, partecipata dalla Regione Siciliana, la compagnia di navigazione, la cui privatizzazione dovrà concludersi entro settembre prossimo, attende il suo destino che si consuma tra Napoli, Roma e Palermo. In mezzo i sindacati che continuano a promettere una guerra di trincea se dovessero arrivare quei tagli al personale che però sono stati smentiti dal presidente Lombardo alla fine del mese scorso.
Adesso si avverte la necessità che Fintecna, società al 100% del Tesoro, che detiene il pacchetto della compagnia, acceleri la valutazione dell’offerta della holding – 10 milioni di euro più la copertura degli oltre 520 milioni di euro di debiti – altrimenti gli scenari saranno fortemente critici. “L’eventuale non completamento della privatizzazione – ha spiegato il vice ministro dell’Economia, Giuseppe Vegas, nel corso di un’audizione alla Camera –  nei tempi e nei termini previsti potrebbe aprire scenari fortemente critici per le società concessionarie, con potenziali rilevanti impatti anche di natura economica e sociale”.
Il rischio è rappresentato dalla scelta di dare il via ad un tenebroso piano “B”, dal momento che finirebbero le convenzioni per scaduta proroga e di fatto si renderebbe impossibile mantenere il servizio pubblico di cabotaggio e la conseguenza sarebbe la necessaria messa a gara delle singole rotte oggi in convenzione. La soluzione meno auspicabile, sostiene Vegas, in quanto “il risultato sarà un po’ più difficoltoso”. Il sottosegretario è infatti sostanzialmente convinto che bisognerebbe proseguire lavorando sull’attuale offerta che “pur presentando criticità, è apprezzabile date le circostanze”, dal momento che è stabilita da “una serie di paletti che dovrebbero garantire risultati soddisfacenti”. Non fare della Tirrenia l’Alitalia dei mari è quindi ancora possibile. Nel gruppo di probabili compratori ci sono infatti alcuni armatori, che dovrebbe garantire circa la strutturazione di un “management tecnicamente attrezzato”. Secondo Vegas Tirrenia ha già adesso ricavi superiori alle spese e, se la gestione sarà efficiente – ha spiegato – i problemi dovrebbero essere risolti in tempi brevi. In questa fase così delicata, è diventata urgente la necessità di un amministratore unico. Il ministro Altero Matteoli a margine dell’assemblea dell’Ance, due giorni fa, lo aveva annunciato. “Decideremo con Tremonti”. Detto, fatto. Saranno giorni di duro lavoro per Giancarlo D’Andrea.

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