“Modello Agrigento nel resto dell’Isola” - QdS

“Modello Agrigento nel resto dell’Isola”

“Modello Agrigento nel resto dell’Isola”

martedì 03 Agosto 2010

L’assessore regionale alle Attività produttive invita i Consorzi Asi e i prefetti dell’Isola a sottoscrivere protocolli di legalità. Lettera di Venturi: “Provvedimenti che possano tutelare le aziende dalla criminalità organizzata”

PALERMO – I Consorzi Asi e i prefetti sottoscrivano i protocolli di legalità. è l’esortazione contenuta nella lettera che l’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, ha inviato ai vertici degli 11 consorzi Asi della Sicilia e ai prefetti dell’Isola chiedendo loro di conformarsi al ‘protocollo Carlo Alberto Dalla Chiesa’.
“Dopo aver firmato il protocollo di legalità tra Regione, consorzio Asi di Agrigento e Prefettura agrigentina – spiega Venturi – credo sia opportuno che il ‘modello Agrigento’ venga attuato in tutto il territorio siciliano, tra i consorzi Asi e le prefetture”.
Nella lettera l’assessore alle Attività produttive invita i Consorzi Asi, “a volere adottare i provvedimenti per aderire al protocollo di legalità Carlo Alberto Dalla Chiesa, assicurando così che le imprese, a diverso titolo operanti nelle Asi, vengano assoggettate alle verifiche antimafia da parte delle competenti Prefetture. Ciò per soddisfare la necessità che i Consorzi Asi concorrano, con Prefetture a Forze dell’Ordine, a garantire alle imprese un contesto di mercato immune dal condizionamento mafioso”.
Secondo l’assessore alle Attività Produttive questo atto “è assolutamente indispensabile affinché anche i Consorzi Asi siano al fianco degli organi dello Stato operanti in Sicilia per impedire che la criminalità organizzata possa in qualsiasi maniera influenzare le attività delle imprese sane”.
Per questa ragione, Venturi ricorda che il Consorzio Asi di Agrigento, d’intesa con la competente Prefettura, ha già sottoscritto il 24 giugno scorso, un protocollo per la più efficace applicazione della normativa antimafia nei confronti delle imprese insediate e di quelle da insediare nelle aree industriali di competenza.
“Si tratta, in sintesi, di creare un raccordo che – prosegue Venturi – permetta un sistema di controlli preventivi che tenga conto sia delle figure dei responsabili delle aziende, che delle vicende del patrimonio delle singole attività produttive, per evitare che le verifiche antimafia possano essere eluse mediante strumentali trasformazioni societarie o fittizie intestazioni di quote. A maggiore garanzia rispetto al pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata, si evidenzia, infine, l’opportunità che negli atti d’intesa con le Prefetture vengano inserite clausole per riservare il massimo peso alle informazioni ‘atipiche’, rilasciate dalle Prefetture”.
Contestualmente Venturi ha inviato una missiva ai prefetti del 9 capoluoghi dell’Isola per esortarli ad assistere i consorzi Asi in un’azione volta ad assicurare “che nelle aree di sviluppo industriale possano operare soltanto imprese immuni da condizionamenti o infiltrazioni mafiose.
In particolare, è stata segnalata ai presidenti ed ai commissari dei Consorzi la necessità – si legge nella nota di Venturi ai prefetti – di collaborare con le Prefetture affinché la suddetta azione possa realizzarsi sulla base di informazioni fornite anche dai Consorzi medesimi, che consentano l’esame delle vicende relative non soltanto alle persone che risultino titolari delle singole aziende, ma anche al patrimonio delle singole attività produttive”.

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