La trasparenza non corre sul web - QdS

La trasparenza non corre sul web

Marina Barrera e Carmelo Riccotti La Rocca

La trasparenza non corre sul web

martedì 10 Agosto 2010

Enti locali. Se la risorsa della rete non è sfruttata a dovere.
Legge 15/09. “La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso la pubblicazione delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione”.
Privacy. Il presidente della Provincia di Catania, Castiglione, spiega: “Stiamo approfittando dell’ulteriore tempo concesso per tutelare anche i dati sensibili con gli opportuni accorgimenti”

PALERMO – Trasparenza sui siti internet istituzionali, quindi accessibilità totale? La legge lo prevede da una parte, ma poi non indica obblighi precisi, e in qualche caso rinvia di sei mesi in sei mesi ogni adempimento.
Così, per i cittadini è sempre più difficile reperire sul web le informazioni e gli atti pubblici che riguardano l’attività delle amministrazioni.
Nel caso delle Province regionali siciliane, si ha spesso a che fare con delibere consultabili parzialmente, con “click” che non portano da nessuna parte se non a documenti incompleti o dei quali è possibile visualizzare solo l’oggetto. Dopo sei mesi dalla nostra prima inchiesta, le Province restano poco sensibili alla questione. Solo Trapani risulta virtuosa, mentre a Palermo si fa qualche sforzo e a Catania il presidente Castiglione sta lavorando perchè gli atti siano presto disponibili.
 
“Nei termini previsti dalla legislazione nazionale, recentemente prorogato con ‘milleproroghe’ al 30 giugno 2010, tutti gli atti della Provincia di Catania saranno consultabili sul sito”.
Così il presidente della Provincia etnea, nonchè presidente dell’Unione delle Province italiane, Giuseppe Castiglione, era intervenuto lo scorso febbraio in seguito a una nostra inchiesta volta a promuovere la trasparenza e l’accessibilità agli atti pubblici tramite i portali delle Province siciliane.
In realtà, dopo il 30 giugno 2010, poco è cambiato: accedendo ai siti internet ci troviamo nuovamente dinanzi a oggetti di delibere che forniscono solo delle informazioni parziali e spesso poco chiare perché troppo sintetiche.
“Garantire la trasparenza – spiegano dall’Ufficio stampa del ministero per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione, interpellato sull’argomento – è un dovere degli enti e l’accesso agli atti è un diritto dei cittadini, ma non è obbligatorio che i primi debbano pubblicare le delibere su internet. Questa tesi trova fondamento nel Testo unico degli enti locali, decreto 267, articoli 10 e 11”.
A sostegno della trasparenza e dell’accessibilità agli atti arriva anche la legge 15/09, secondo la quale “la trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti internet delle pubbliche amministrazioni, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell’attività di misurazione e valutazione svolta in proposito dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei princìpi di buon andamento e imparzialità”.
Dunque, non c’è una legge che obbliga alla pubblicazione degli atti sul web, ma ci sono le linee guida del Governo che invitano gli enti locali a garantire la massima trasparenza “anche” sul web. Dall’altra c’è l’impegno da parte di alcune amministrazioni a garantirla, anche tramite i portali, adottando tutti gli accorgimenti necessari.
 
L’esempio che ci viene in aiuto è ancora una volta quello della Provincia di Catania.
“Stiamo approfittando – ha dichiarato il presidente Giuseppe Castiglione – della proroga (legge 25/2010 che allontana al 1° gennaio 2011 l’obbligo di pubblicazione sul web degli atti aventi effetto di pubblicità legale previsto dalla 69/09, ndr) per alcuni accorgimenti tecnici. Questi sono necessari anche per coniugare le finalità di trasparenza con le esigenze altrettanto rilevanti di tutela della privacy, verificando come procedere nel caso di atti che contengono dati sensibili (basti pensare a tutti i provvedimenti di concessione di benefici a diversamente abili) e adottando gli opportuni accorgimenti tecnici”.
La Giunta è già all’opera: sono state adottate le linee di indirizzo per la pubblicazione degli atti con deliberazione del 7 luglio 2010.
“Da quest’anno – ha evidenziato Castiglione – molti atti che fino allo scorso anno rimanevano interni, come per esempio il Piano esecutivo di gestione e il Piano dettagliato degli obiettivi, sono già consultabili sul sito nella loro versione integrale, nella sezione Trasparenza valutazione e merito. Allo stesso modo vengono pubblicati, nella sezione atti regolamentari, molti provvedimenti di a valenza generale”.
Altro punto che evidenzia l’impegno dell’amministrazione provinciale di Catania a rendere tutto fruibile per il cittadino, è la trasmissione in diretta sul web, dal 1° giugno, delle sedute consiliari. Mentre in archivio si possono trovare i video delle sedute passate.

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