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Palermo – Tutti i numeri della Giustizia e le perplessità sull’efficienza

Luca Insalaco

Palermo – Tutti i numeri della Giustizia e le perplessità sull’efficienza

venerdì 05 Giugno 2009

Questo è, secondo i sindacati, uno dei problemi maggiori con cui si scontra il sistema. Le cifre sull’organico degli uffici della Corte d’appello palermitana

PALERMO – Il numero di cause pendenti cresce e gli uffici giudiziari sono sempre più ingolfati? I tempi della giustizia umana sempre più spesso finiscono per somigliare a quelli della giustizia divina? A fornire una spiegazione possono concorrere alcuni dati sul sistema giudiziario e il suo personale: negli uffici della Corte d’appello di Palermo, sui 66 magistrati previsti ne operano solo 47, ovvero il 14 per cento in meno. E ancora: agli 88 giudici di pace segnati nella pianta organica ne mancano 28, mentre nella magistratura onoraria non togata, si segnala una scopertura del 32 per cento. Non sono meno significativi i buchi in organico tra il personale amministrativo: 293 dipendenti in meno rispetto ai 1830 previsti (16 per cento in meno) e, sempre tra le figure che mancano, 38 posti di direttore di cancelleria sui 55 previsti e 17 cancellieri su 72.

Il quadro, desolante, sul funzionamento della macchina giudiziaria lo hanno presentato le sigle sindacali Cgil-Fp di Palermo, Uil-Uidag, Flp-Pa e Rdb-Cub in occasione dell’incontro-dibattito “Tutti i numeri della Giustizia – Conoscere per riformare”, organizzato presso l’aula magna della Corte d’appello. Un’iniziativa che, organizzata in contemporanea con i maggiori capoluoghi d’Italia, ha incontrato l’adesione di magistrati, dirigenti amministrativi, avvocati, rappresentanti del personale, docenti e studenti della facoltà di Giurisprudenza.

“A livello nazionale – ha dichiarato Anna Maria Tirreno, della Fp Cgil – è stata chiesta al ministro Alfano l’apertura di una trattativa sulla situazione della giustizia alla quale devono partecipare tutte le organizzazioni e gli operatori del settore, non solo Anm, ma anche l’Avvocatura dello Stato e la Corte dei conti. Noi, da Palermo, chiediamo anche l’aumento del personale, che da 10 anni aspetta inoltre la riqualificazione. Una giustizia che funziona deve avere innanzitutto i numeri”.
“Tra noi – ha chiosato la sindacalista – non ci sono fannulloni, se si vogliono servizi efficienti occorre assumere e riqualificare il personale”.
Lo scorso fine settimana il Palazzo di Giustizia del capoluogo ha inoltre ospitato il meeting dal titolo “Giustizia, letteratura, cinema”, una due giorni organizzata dal Consiglio superiore della magistratura, con la collaborazione della Fondazione Rocco Chinnici.

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