Cciaa, sulla Gurs il nuovo ordinamento per imprese sempre più efficienti - QdS

Cciaa, sulla Gurs il nuovo ordinamento per imprese sempre più efficienti

Cciaa, sulla Gurs il nuovo ordinamento per imprese sempre più efficienti

martedì 17 Agosto 2010

Attraverso questo regolamento di attuazione il sistema camerale siciliano si adegua alla normativa nazionale. L’assessore alle Attività Produttive, Venturi: “Meno spazio alla politica nei consigli camerali”

PALERMO – è stato pubblicato venerdì scorso sulla Gurs (n° 36, supplemento ordinario del 13 agosto) il nuovo ordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Il provvedimento è stato pubblicato con decreto del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, su proposta dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi.
“Attraverso questo regolamento di attuazione, in ottemperanza della legge regionale n° 2 marzo 2010, n. 4 approvata dall’Ars, il sistema camerale siciliano – spiega l’assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi – si adegua alla normativa nazionale”.

Tra i punti più qualificanti certamente il passaggio che prevede una nuova modalità per la composizione dei consigli camerali. “All’interno degli organismi – prosegue Venturi – non ci sarà più posto per la politica, rappresentata dalle Province Regionali, e ci sarà invece un rappresentante del mondo delle professioni”.
Le Camere di commercio della Sicilia vengono adesso definite “autonomie funzionali”: provvedono, in sostanza, a sostenere il proprio bilancio attraverso il controllo diretto delle entrate e delle uscite. Mentre la Regione, attraverso l’assessorato regionale delle Attività Produttive, mantiene il controllo e la vigilanza.

“A settembre insedieremo un tavolo tecnico – annuncia l’assessore – per affrontare l’annosa questione del personale in quiescenza del sistema camerale. Inviteremo le Camere di commercio, Unioncamere e assieme dovremo trovare una soluzione. Infatti, attualmente questo personale viene pagato con fondi delle Camere che, proprio per questa ragione, hanno poche risorse per attuare una vera politica di promozione e marketing in favore del territorio e delle imprese associate”.

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