“Attraverso questo regolamento di attuazione, in ottemperanza della legge regionale n° 2 marzo 2010, n. 4 approvata dall’Ars, il sistema camerale siciliano – spiega l’assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi – si adegua alla normativa nazionale”.
Tra i punti più qualificanti certamente il passaggio che prevede una nuova modalità per la composizione dei consigli camerali. “All’interno degli organismi – prosegue Venturi – non ci sarà più posto per la politica, rappresentata dalle Province Regionali, e ci sarà invece un rappresentante del mondo delle professioni”.
Le Camere di commercio della Sicilia vengono adesso definite “autonomie funzionali”: provvedono, in sostanza, a sostenere il proprio bilancio attraverso il controllo diretto delle entrate e delle uscite. Mentre la Regione, attraverso l’assessorato regionale delle Attività Produttive, mantiene il controllo e la vigilanza.
“A settembre insedieremo un tavolo tecnico – annuncia l’assessore – per affrontare l’annosa questione del personale in quiescenza del sistema camerale. Inviteremo le Camere di commercio, Unioncamere e assieme dovremo trovare una soluzione. Infatti, attualmente questo personale viene pagato con fondi delle Camere che, proprio per questa ragione, hanno poche risorse per attuare una vera politica di promozione e marketing in favore del territorio e delle imprese associate”.