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Messina – I bilanci votati in gran fretta nonostante il caos-partecipate

Francesco Torre

Messina – I bilanci votati in gran fretta nonostante il caos-partecipate

mercoledì 18 Agosto 2010

Accertati anche 57 mln € di debiti, ma previsionale e consuntivo ne riconoscono una minima parte. Ma i conti non rispecchiano la realtà: solo l’Atm avrebbe 51 mln € di debiti

MESSINA – Se i numeri non tornano, pazienza! Al Comune il bilancio consuntivo 2009 e il preventivo 2010 dovevano essere votati al più presto. La Regione aveva anche inviato un commissario ad acta, Girolamo Ganci, e minacciato lo scioglimento del Consiglio. E allora, un po’ alla cieca, un po’mentendo sapendo di mentire, la maggioranza ha riunito tutte le sue forze e senza avere alcuna idea sulla situazione di bilancio dell’Atm e con altre pesanti incognite sul groppone, ha votato tutto apponendo poi il cartello “in ferie” sulla porta di Palazzo Zanca.
Bisogna avere il pelo sullo stomaco per far parte della maggioranza politica che governa la città. Per accettare, per esempio, senza colpo ferire, il proprio leader affermare sul doppio incarico di aver scelto il ruolo di sindaco sapendo che al 99% la sua decisione comporterà un nuovo commissariamento. O per votare un documento contabile che non pone alcun rimedio alle pesantissime critiche mosse dalla Corte dei Conti in merito al consuntivo 2008, allorquando sono state evidenziate ‘gravi irregolarità’, come il ricorso ad anticipazioni di cassa, debiti fuori bilancio non riconosciuti, perdite d’esercizio in ordine agli organismi partecipati, utilizzo improprio delle partite di giro. Problemi che Palazzo Zanca si trascina da anni, e che nessuno ha mai pensato di risolvere. Dunque perché a farlo dovrebbe pensarci proprio Buzzanca, considerando tra le altre cose che ha ormai più che un piede fuori dal palazzo?
Come sottolineato anche dal collegio dei revisori dei conti del Comune, la prima emergenza si chiama Atm, e con essa il nodo partecipate. Dall’Azienda trasporti comunicano di avere debiti per 51 milioni di euro, ma tutto ciò nei bilanci approvati da Palazzo Zanca non risulta. Si aspetta di conoscere il bilancio definitivo dell’ente, che però arriverà solo entro fine ottobre. Ma l’Atm non è l’unica partecipata a produrre debiti. Altre, come la Polisportiva Città di Messina, continuano a succhiare soldi senza generare alcun servizio. A pesare come un macigno, poi, i debiti fuori bilancio, accertati per 57 milioni ma riconosciuti da previsionale e consuntivo solo in minima parte (1,5 mln). E l’ultima barzelletta, il salvagente fantasma: alienazione degli immobili. Da qualche anno, infatti, le perdite di bilancio vengono coperte con presunte entrate per la vendita di proprietà comunali. Vendita che, però, non avviene mai. Sì, bisogna avere il pelo sullo stomaco per votare documenti del genere.
 

 
I numeri. Crediti ipotetici avanzi e spese correnti
 
Messina – 24 voti favorevoli e 10 contrari. Un forte dibattito in aula, ma alla fine il consuntivo 2009 è passato. E poco importa che, tra le altre cose, MessinAmbiente inserisca nel proprio bilancio un credito di 20 mln di euro nei confronti dell’Ato3 senza che la stessa Ato faccia altrettanto nel proprio documento contabile. “Ritengo di dover esprimere apprezzamento al Consiglio per la costruttiva partecipazione al dibattito”, ha commentato l’assessore al ramo Orazio Miloro. E l’Ufficio stampa del Comune ha subito evidenziato un avanzo di amministrazione di 2,37 mln di euro, l’incremento del 13% per le spese per gli investimenti, la contrazione della spesa corrente. Tutti dati positivi, insomma. I negativi, come i debiti fuori bilancio, la mancanza di strategie finanziare per il rientro, le incongruenze tra i bilanci delle partecipate, rimangono sotto il tappeto, come la polvere fastidiosa che si nasconde agli ospiti. Peccato che i cittadini non siano degli ospiti e che Palazzo Zanca sia la loro casa. Prima o poi quel tappeto va alzato.

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