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Palermo – Una lunga e meravigliosa costa che si può vedere solo da lontano

Melania Tanteri

Palermo – Una lunga e meravigliosa costa che si può vedere solo da lontano

giovedì 19 Agosto 2010

Strade sbarrate anche dopo l’abbattimento di un ecomostro. Il Comune: esproprieremo. Capo Zafferano inaccessibile, il demanio è una immensa proprietà privata

PALERMO – Chilometri di costa tra le più belle di tutta la Sicilia, quasi interamente inaccessibili. La zona di Capo Zafferano, nel territorio di Santa Flavia, a due passi da Palermo, è praticamente impossibile da raggiungere via terra, e non perché esistano ostacoli naturali a nasconderla e preservarla, ma per la presenza di costruzioni abusive sparse lungo tutta la costa che, di fatto, ne impediscono l’accesso.
Ville, villini, residence, alberghi e, addirittura condomini, fanno da cornice alle spiaggette e al promontorio, precludendo, di fatto, il diritto di goderne a tutti gli altri cittadini. E se la maggior parte di questi edifici sono stati sanati, rimane il fatto che la loro presenza fitta su tutto il promontorio, nega la possibilità di accesso al mare al pubblico, trasformando il demanio in proprietà privata.
Una lunga e meravigliosa costa, dunque, di cui è possibile godere solo una infinitesima parte a cui è possibile accedere da un unica strada direttamente collegata ad una caletta, la spiaggia di Kafara. Ma anche qui cattive notizie per i cittadini e per il diritto alla fruizione mare. Una buona parte della spiaggia, infatti, è occupata da un lido balneare privato e, dunque, a pagamento, il cui confine arriva a poche decine di centimentri dall’acqua. 
È dello scorso 26 giugno una lettera aperta al sindaco di Santa Flavia – Antonio Napoli – scritta da alcuni cittadini, in cui si chiede l’intervento dell’amministrazione.
Chiedono che venga consentita la fruizione libera dell’intera spiaggia (compresa quella antistante il terrazzo o solarium del lido) lungo la fascia di 5 metri, “su cui non vi è – scrivono – perchè non vi può essere, alcuna concessione”; l’eliminazione di qualsivoglia forma di delimitazione nella scala di accesso alla spiaggia, e la predisposizione di un adeguato passaggio per accedere al tratto di costa ubicato a destra del solarium, “tratto di costa a cui si dovrebbe accedere fra l’altro da alcune discese a mare dalla litoranea – aggiungono – sempre inaccessibili”.
L’impossibilità del libero accesso al promontorio e alla costa sottostante impedirebbe, poi, la visione da terra dell’Arco Azzurro, una delle bellezze naturali che la zona offre. Dopo l’abbattimento di un ecomostro che lo aveva deturpato, infatti, ancora non è possibile accedere al sito per via della presenza di un cancello che i proprietari di due villini non intendono aprire al pubblico.
Per risolvere la situazione sembra che l’amministrazione abbia avviato un contenzioso per procedere all’espropriazione.

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