Un “Piano Emergenza Estate” per gli over ottanta - QdS

Un “Piano Emergenza Estate” per gli over ottanta

Elisa Latella

Un “Piano Emergenza Estate” per gli over ottanta

giovedì 19 Agosto 2010

Le iniziative estive dell’associazione Filo d’argento Auser in favore delle persone anziane. I volontari dell’Auser seguono chi vive da solo ed è a basso reddito

PALERMO – La sede siciliana è a Palermo, in via Cavour. è una delle tante sedi Auser (in tutta Italia sono 1500), in cui lavorano 40.000 volontari. Questi alcuni dei numeri dell’associazione impegnata per prevenire il disagio fra gli anziani e attiva nell’estate 2010 con il “Piano Emergenza Estate”. Perché quando il termometro sale aumentano i problemi ed anche le chiamate al numero verde 800-995988 ricevute dai volontari del Filo d’Argento Auser, un servizio di telefonia sociale, la cui attività cresce di giorno in giorno.
 
Si ripete quest’anno l’esperienza del 2009: durante l’estate scorsa Filo d’Argento aveva attivato nei confronti di circa 100 mila utenti, i progetti di “emergenza caldo” per far fronte a quelle necessità che gli anziani spesso si trovano ad affrontare durante i periodi di eccessivo caldo estivo. Ecco i dettagli, secondo quanto si legge nella nota stampa di presentazione dell’iniziativa: “Secondo le statistiche sono dieci milioni gli over 65 che non vanno in vacanza. In Italia i  non autosufficienti sono 2 milioni 600 mila , di cui due milioni  anziani. Un problema che riguarda quasi una famiglia su 10 . Le persone con più di 65 anni sono oltre il 20 % della popolazione italiana e saranno il 34,5% nel 2051. Per questo, in attesa di una soluzione istituzionale per l’assistenza alle persone non autosufficienti , con una sempre più stretta collaborazione tra sistema pubblico e privato, oggi é essenziale la rete di associazioni per anziani aperte per ferie.”
 
E ancora:  “Sono soprattutto gli over 85 ad essere seguiti dai volontari dell’Auser, in particolare quelli che vivono da soli, persone a basso reddito, e in condizioni igieniche spesso non adeguate”. Si tratta di persone che si avvicinano alla quarta età, spesso a rischio, per le quali il pericolo di un progressivo e accelerato decadimento è maggiore. Andiamo a guardare i numeri. “Nel 2009 la metà dei progetti attivati erano relativi ad interventi di compagnia telefonica; nel 25% dei casi i progetti, attivati in convenzione con gli enti territoriali, hanno promosso attività sociali e culturali; oltre il 23% delle attività si è svolta attraverso interventi “personalizzati”; infine circa il 2% degli interventi ha riguardato gli aiuti e i servizi per i trasporti.
Oltre 2 milioni di interventi di aiuto ad anziani e non solo nel corso del 2009, un salto in avanti del 57% rispetto all’anno prima e del 62,1% se si guarda al 2007. Più di 430.000 persone in difficoltà seguite dai volontari del Filo d’Argento Auser, un incremento del 15% rispetto al 2008 ma che raggiunge il 18,5% se ci si confronta con il 2007”. Quest’anno l’obiettivo è fare ancora di meglio. Perché gli anziani sono una categoria debole, più soggetta di altre al rischio povertà, aumentato a causa della recente crisi economica, di cui ancora non si scorge la fine. Infatti nel rapporto Auser si legge ancora “L’Istat sottolinea che nel 2009 sono aumentati del 18% i provvedimenti di sfratto per morosità, del 6,4% i protesti bancari. In 9 casi su 10, al momento del contatto con il Filo d’Argento, questa utenza non beneficia di alcuna assistenza né pubblica né privata ed è inoltre caratterizzata da isolamento relazionale e povertà estrema”. Infine, si legge nella nota: “Nel Sud la maggior parte degli utenti è costituita da donne, l’età è relativamente giovane ed usufruiscono dei servizi molti diversamente abili a conferma che nel Mezzogiorno i servizi territoriali faticano enormemente a coprire la domanda sociale”.
 


Focus. Le iniziative contro la solitudine
 
PALERMO – In cosa consiste l’impegno di Auser?
In tanti piccoli servizi che si danno spesso per scontati, ma che, se mancano, creano gravi difficoltà nel vivere quotidiano. Si va dal “trasporto sociale” per visite e controlli medici o per altre esigenze (il 48,9% degli interventi) alla compagnia a domicilio e telefonica (18,6%); dalla consegna dei pasti, della spesa e dei farmaci (15%) all’aiuto relazionale e piccoli interventi domiciliari (12,4%). Non manca infine l’attività di informazione sui servizi attivi nella propria città, promozione di attività culturali, di svago e intrattenimento 5,1%. Tanti strumenti per combattere la malattia sociale peggiore: la solitudine.
Attraverso tutto questo  Auser  si propone di contrastare ogni forma di esclusione sociale, di  migliorare la qualità della vita; diffondere la cultura e la pratica della solidarietà e della partecipazione. L’associazione Auser è stata costituita nel 1989 dalla Cgil e dal Sindacato dei pensionati Spi-Cgil. Da allora di strada ne ha fatta tanta, a giudicare dai risultati degli ultimi anni, il migliore dei quali forse è stata la diffusione di un diverso modo di considerare le persone anziane, che sembrano avere ancora tanto da dare a quella società che, distrattamente, le lascia sole.

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