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Palermo – Ucciardone sempre malato grave la struttura fatiscente “scoppia”

Luca Insalaco

Palermo – Ucciardone sempre malato grave la struttura fatiscente “scoppia”

venerdì 20 Agosto 2010

Ispezione dei parlamentari. Solo 8000 euro per la manutenzione. Nuova sezione ancora da collaudare. In otto in una cella da quattro, 200 agenti in meno: indignazione sul degrado

PALERMO – Si levano sempre più voci di indignazione contro il degrado in cui versano i penitenziari palermitani. Il malato grave è sempre l’Ucciardone. Chi ha avuto modo di visitare il carcere borbonico racconta di condizioni di sovraffollamento disumane, di strutture fatiscenti e di gravi violazioni di legge. Il penitenziario accoglie oggi circa 700 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 430 posti, le celle da 4 ospitano almeno il doppio delle detenuti, mancano 200 agenti di custodia, insetti e animali di vario genere infestano i locali, e nei servizi igienici, altamente insalubri, l’acqua calda è un miraggio. Condizioni definite “ai limiti della sopravvivenza” e “disumane” dai parlamentari che nei giorni scorsi hanno ispezionato il carcere risalente al 1834.

Nonostante tali carenze la direzione dispone di appena 8000 euro per affrontare le spese necessarie per la manutenzione ordinaria; “una cifra irrisoria, considerando il fatto che il direttore del carcere ci ha confermato di avere appena 200 euro per arrivare alla fine dell’anno” ha detto il senatore del Pd, Francesco Ferrante.  In tale contesto non si aspetta altro che l’apertura dell’VIII sezione, ristrutturata del Dipartimento amministrazione penitenziaria, che necessita solo del collaudo. “La nuova ala – ha sottolineato Ferrante – permetterebbe a tutta la comunità penitenziaria di avere una migliore vivibilità del carcere, compresi gli agenti penitenziari che pur essendo da anni sotto organico riescono a garantire una situazione di sicurezza grazie a un lavoro quotidiano straordinario”. Più drastica la soluzione prospettata daal suo collega di partito all’Ars, Pino Apprendi, che ha chiesto la chiusura della struttura: “I muri sono pieni di umidità, ci sono delle crepe pericolose perfino nella stanza adibita ad infermeria. Per rimettere in sicurezza l’intero edificio ci vorrebbe un investimento davvero consistente. Per questo credo sia più conveniente chiudere del tutto questo carcere”.

Disagi si segnalano anche al carcere minorile Malaspina, a causa delle carenze di organico delle guardie penitenziarie e dei tagli operati dal Governo. Il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, dopo aver visitato la struttura, ha invocato l’intervento del ministro della Giustizia Alfano per “normalizzare una situazione ormai non più sostenibile per i lavoratori che vivono nelle carceri e per i giovani detenuti”.
 

Verifiche. Perplessità sull’assistenza medica
 
PALERMO – Perplessità suscita anche l’assistenza medica nella struttura borbonica, oggetto di indagine dopo la morte di un detenuto a seguito di un malore. Il garante regionale dei diritti dei detenuti, Salvo Fleres, ha chiesto una relazione dettagliata sui fatti alla direzione dell’Ucciardone, non escludendo la costituzione di parte civile in un eventuale procedimento giudiziario. E il prossimo 11 ottobre all’Ucciardone ed al Pagliarelli farà tappa la Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari regionali, nell’ambito di uno specifico filone d’indagine sulla tutela del diritto alla salute dei detenuti. Il deputato regionale del Pd, Pino Apprendi, ha poi denunciato “l’assenza totale di supporto psicologico limitato a 28 ore complessive al mese per un numero tanto elevato di detenuti”, oltre all’assenza di supporto socio assistenziale per i bambini in visita ai genitori. (li)

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