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Palermo – Amat, un cimitero di mezzi, altra pagina di sprechi pubblici

Luca Insalaco

Palermo – Amat, un cimitero di mezzi, altra pagina di sprechi pubblici

martedì 24 Agosto 2010

Nel deposito di via dell’Olimpo macchine inservibili. Prossimo esposto alla Corte dei Conti. Esercito di bus dismessi, sarebbero 36. Ferrandelli (Idv): “Sono più di cento”

PALERMO – Un esercito di autobus dismessi e di autobus elettrici mai utilizzati: ecco come si presenta il deposito di via dell’Olimpo utilizzato dall’Amat per “seppellire” i propri mezzi.  A denunciare lo spreco per le casse di Palazzo delle Aquile è il capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio comunale, Fabrizio Ferrandelli, che si appresta ora a segnalare la vicenda alla Corte dei Conti.  Lo scorso mese di febbraio, Ferrandelli aveva presentato un’interrogazione al segretario generale del Comune di Palermo per avere contezza dei mezzi presenti nel deposito, tra veicoli da utilizzabili e da rottamare. L’amministrazione comunale ha indicato in 36 il numero di mezzi parcheggiati nell’area di via dell’Olimpo, di cui 4 vecchi autocarri e 32 bus. “Mezzi –ha spiegato l’Amat – che fanno parte della dotazione dell’autoparco, ma che non risulta più conveniente esercire, in quanto la valutazione tecnico-economica per il loro recupero funzionale ha prodotto esito negativo, sconsigliando pertanto, un’attività di retrofitting di ciascun autoveicolo in quanto troppo onerosa”. Va detto che i mezzi parcheggiati hanno date di immatricolazione che vanno dal 1981 al 1995 ed un autocarro risulta immatricolato nel lontano 1974.
Una risposta “evasiva e falsa sui numeri”, secondo il capogruppo dei dipietristi, che ricorda come il numero il numero degli autobus da lui ispezionato superi il centinaio. “Nel deposito – spiega Ferrandelli – giacciono almeno da sette anni anche i famosi ‘Pollicino’ e numerosi autobus elettrici che sarebbero fondamentali per la mobilità palermitana. In più, molti mezzi vengono tribalisticamente usati come pezzi di ricambio per altri automezzi, diventando così inservibili. Invierò copia di tutto questo alla Corte dei Conti affinché si possano individuare le rispettive responsabilità e fare chiarezza su un’altra triste e vergognosa pagina di Palermo a danno dei contribuenti.  Ricordo – aggiunge il consigliere d’opposizione – che già un anno fa, a seguito di un altro mio atto ispettivo, ho rinvenuto più di cento automezzi Amia oggi finalmente circolanti e utilizzati per la pulizia della città. Palermo ha un patrimonio che i suoi amministratori non vogliono e non sanno utilizzare”. L’Amat – va ricordato – attende i fondi Fas con i quali acquistare circa 50 nuovi mezzi.
 

 
Proposte. Le polemiche per la tassa sui cortei
 
PALERMO – Hanno suscitato polemiche le dichiarazioni del sindaco Cammarata, che nei giorni scorsi si è detto disponibile ad introdurre una tassa sui cortei, sulla scorta di quanto si appresta a fare il Comune di Roma. La tassa andrebbe parzialmente a “ricompensare” la città per i disagi – in primo luogo alla circolazione stradale – causati dalle manifestazioni di protesta. Annuncia battaglia l’Italia dei Valori: “Non consentiremo che vengano violati in modo così demagogico e strumentale i diritti fondamentali di ogni cittadino di manifestare e scioperare”, ha detto il coordinatore provinciale dei dipietristi, Pippo Russo, ribadendo l’invito al sindaco a dimettersi. Critico nei confronti della proposta è anche il consigliere comunale del Pd, Davide Faraone, che invita il sindaco ad evitare “iniziative estemporanee” e a “farsi da parte per concedere ai cittadini di tornare alle urne”.

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