Regionali, costano 18 volte i lombardi - QdS

Regionali, costano 18 volte i lombardi

Lucia Russo

Regionali, costano 18 volte i lombardi

mercoledì 01 Settembre 2010

Sprechi. Spesa corrente senza freno.
Venti euro. La spesa pro capite per il personale della Regione Lombardia è la più bassa di tutta Italia: 20 €. La Regione meridionale più virtuosa è la Puglia: 55,4 € a carico di ogni abitante.
Trentino Alto Adige. Con 24,5 euro di spesa per abitante per il personale della Regione, il Trentino è l’unica regione a Statuto speciale tra le più virtuose

PALERMO – Trecentoquarantasette euro a persona (precisamente 346,8 euro): tanto costa il personale della Regione per ogni abitante della Sicilia. Solo venti euro, invece, costa ad ogni cittadino lombardo il personale della sua Regione. Ecco perché nelle nostre inchieste richiamiamo sempre come esempio nella gestione e organizzazione del personale regionale proprio la Regione Lombardia. In pagina, dalla tabella pubblicata, si vede come in Lombardia in effetti la spesa per il personale è la più leggera tra tutte le regioni d’Italia.
Solo la Valle d’Aosta, altra Regione a Statuto speciale, batte la Sicilia per la gravosità della spesa per il personale (2.137,9 euro pro capite), tutto dovuto ad un numero esagerato di dipendenti, ancora di più che in Sicilia. In Valle d’Aosta, infatti, c’è un dipendente della Pubblica amministrazione regionale ogni 40 abitanti, in Sicilia un dipendente ogni 350 abitanti, in Lombardia c’è il rapporto più alto, ovvero un dipendente ogni 2.518 abitanti.
Sul numero esagerato di dipendenti è intervenuta spesso la Corte dei Conti Sicilia, nel suo Giudizio di parifica annuale, a fine giugno, invitando la Regione a porre un freno alle stabilizzazioni dei precari che finiscono per gonfiare sempre più questo numero. Non sembra però che fino ad oggi i nostri governanti abbiano recepito le ammonizioni dei magistrati contabili su questo tema. L’ultima notizia di sabato scorso è che una società partecipata al cento per cento dalla Regione (Sicilia e-servizi spa) ha stabilizzato 80 precari. Così come la fissazione in pianta organica del numero di dipendenti del comparto non dirigenziale a 15.600 unità nella finanziaria regionale 2010, è stata fatta come presupposto necessario per stabilizzare i precari. Per quanto riguarda i dirigenti, rispetto alla pianta organica del 1985 c’è un esubero di 1.500 unità. E io pago.
La causa dell’onerosità della spesa è anche l’applicazione di contratti esclusivi per il personale regionale siciliano concordati da Aran Sicilia e sindacati, con stipendi in media più alti di quelli del contratto Regioni e Autonomie locali che si applica nelle Regioni ordinarie. Mentre lo stipendio medio di un regionale in Sicilia è stato nel 2009 di 39.830 euro (dati Corte dei conti Sicilia), ai dipendenti di tutte le Regioni ordinarie vanno in media 36.228 euro.
Dopo la Lombardia, esempio di spesa virtuosa per il personale è la Regione Trentino Alto Adige con 24,5 euro pro capite, segue il Veneto 31 euro pro capite, la Liguria 33 euro, l’Emilia Romagna 34,5 euro, la Toscana 42,11 euro, il Piemonte 48,7 euro, il Lazio 49,5 euro. Per trovare una regione meridionale dobbiamo salire a 55,4 euro a testa per gli abitanti della Puglia rispetto alla spesa per il personale. In effetti la Puglia è l’unica regione meridionale che presenta un rapporto virtuoso tra numero di dipendenti e numero di abitanti, ovvero un dipendente ogni 1.217 abitanti, in questo appunto vicina alla Toscana, all’Emilia, al Veneto ma anche, come abbiamo visto, al Lazio.
Tra le meno virtuose, la Sicilia è in compagnia di Molise (187 euro pro capite), Friuli Venezia Giulia (158,1 euro pro capite) e Sardegna (146,3 euro pro capite). Unica Regione a Statuto speciale esempio di spesa efficiente per il personale è il Trentino Alto Adige con 24,5 euro pro capite, nonostante un basso rapporto dipendenti/abitanti, ovvero un dipendente ogni 70 abitanti.

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