Crisi delle imprese, più sostegno ai Confidi - QdS

Crisi delle imprese, più sostegno ai Confidi

Michele Giuliano

Crisi delle imprese, più sostegno ai Confidi

giovedì 09 Settembre 2010

Unionfidi lancia l’appello: “La Regione ci sostenga”, mentre crollano produzioni e fatturato lasciando le aziende boccheggianti. Tra le richieste, quella di misure che sostengano l’ingresso al credito dei più giovani

PALERMO – La crisi che incalza e i Confidi che boccheggiano. Rischia di saltare anche l’ultima flebile speranza per l’impresa siciliana di resistere a questo durissimo momento in cui su tutti i fronti si riscontrano perdite più o meno forti.
Resta quindi il prestito a tasso agevolato l’unico modo per arginare un’emorragia di introiti che ha già fatto le sue “vittime”, con la chiusura di migliaia di aziende nell’ultimo decennio. Solo che i Confidi si sentono soli e chiedono alla Regione degli sforzi economici per garantire l’accoglimento di tutte le istanze degli imprenditori in difficoltà. Spesso infatti il meccanismo, nonostante sia perfetto per le esigenze delle imprese, scricchiola in fatto di velocità nell’esitare le pratiche. Tutta una catena relativa anche agli scarsi stanziamenti della Regione e ai ritardi.
“Il ruolo dei Confidi, specie in questa fase di crisi, – afferma il responsabile della rete commerciale di Unionfidi Sicilia, Gianluca Mallo – è diventato determinante per permettere alle imprese di accedere al credito. Per questo chiediamo alla Regione di sostenere con maggiore forza il comparto agricolo siciliano in particolare modo”. Unionfidi Sicilia opera dal 1999 e conta oltre 1.200 aziende associate.
 
“La Regione – aggiunge Mallo – deve invertire la rotta rispetto alla disattenzione di questi anni verso il ruolo dei Consorzi di Garanzia Fidi. Più si rafforzano i Confidi più cresce la possibilità di accesso al credito per le imprese. Ad esempio, servono misure che sostengano l’ingresso al credito dei giovani e misure di carattere straordinario in grado di dare valide garanzie alle imprese stesse in questo particolare momento di difficoltà”. L’accesso al credito per le imprese di dimensioni minori è stato facilitato, anche nel periodo di crisi, dall’attività di garanzia svolta proprio dai Confidi. Oggi però la crisi si fa ancor più forte e questo potrebbe comportare un ulteriore aumento delle istanze da parte di imprenditori in difficoltà.
Secondo Unioncamere infatti un po’ ovunque la produzione siciliana è in affanno. L’alimentare e la filiera dell’energia si confermano essere i comparti che riescono a conseguire i risultati migliori, seguiti dalle industrie chimiche e delle materie plastiche. Le industrie meccaniche, il sistema moda e quello del legno e del mobile mantengono perdite intorno all’11 per cento per la produzione e al 10-12 per cento per il fatturato.
Il risultato peggiore è però quello delle industrie dei metalli che hanno fatto segnare una contrazione del –17,4 per cento della produzione e del –19,1 per cento del fatturato. Anche sul fronte degli ordinativi il cielo sull’industria siciliana resta decisamente nero. Infatti Unioncamere ha potuto rilevare un calo di oltre 3 punti delle perdite rispetto al trimestre precedente ma solo per quelle realtà con oltre 50 dipendenti.
Quindi se da una parte la crisi mangia sempre più fette di mercato dall’altra però ci deve essere anche il sostegno del pubblico per evitare cadute verticali. Ma purtroppo anche dalla Regione i segnali sono poco confortanti e i cordoni ella borsa si stringono sempre di più.
 

 
Per il momento si registrano iniziative di sostegno sporadiche
 
PALERMO – Il migliore andamento del credito assistito da garanzia, che riflette sia i finanziamenti alle imprese che ricorrevano ai Confidi già all’inizio del biennio di crisi, sia quelli alle imprese che vi hanno fatto ricorso successivamente, si riscontra in tutti i settori produttivi e in tutte le aree del paese. è stato particolarmente significativo nelle regioni meridionali e quindi in Sicilia. Unionfidi saluta con particolare favore l’iniziativa assunta recentemente dall’assessore provinciale di Ragusa allo Sviluppo economico, Enzo Cavallo, di sostenere in modo concreto le imprese agricole iblee attraverso la destinazione di ulteriori risorse. “Speriamo che, esaurito il periodo delle ferie, – aggiunge Gianluca Mallo – le diverse questioni affrontate dal tavolo agricolo provinciale saranno prese in esame dal coordinamento regionale degli assessori provinciali per l’agricoltura della Sicilia per la creazione di un fronte unico per contrastare la crisi e sostenere concretamente gli interessi delle imprese. Per quanto ci riguarda Unionfidi intende chiudere il 2010 completando definitivamente il rafforzamento delle risorse umane nel territorio siciliano, per essere ancora più vicino alle imprese”.

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