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Catania – Viabilità: al via il piano anti-caos ma le periferie restano scoperte

Melania Tanteri

Catania – Viabilità: al via il piano anti-caos ma le periferie restano scoperte

martedì 14 Settembre 2010

La riapertura delle scuole e la fine delle ferie tra le criticità che hanno imposto il provvedimento. Montagne di agenti negli incroci, ma appena fuori dal centro pochi uomini e mezzi

CATANIA – È scattato il nuovo piano di servizio viabilità dei vigili urbani, presentato dal sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, assieme all’assessore alla mobilità Alberto Pasqua e al comandante della Polizia Municipale Alessandro Mangani e pensato per snellire i principali incroci cittadini, lungo gli itinerari d’ingresso e di uscita dal capoluogo cittadino nelle ora di punta.
Sono circa 200 gli uomini, tra vigili urbani e ausiliari, impegnati per presidiare i “punti caldi” del centro città, distribuiti nei tre turni previsti, dalle 7,15 fino alle 9,15; dalle 12,00 alle 14,15 e dalle 17,00 alle 21,00; quasi il cinquanta per cento del personale attualmente in forza al corpo, che conta in totale 480 effettivi e 30 ausiliari, molti dei quali normalmente impegnati in altri servizi.
 
“La maggiore presenza di agenti sulla strada – ha spiegato Stancanelli – l’abbiamo pianificata per fronteggiare il prevedibile incremento del traffico veicolare dovuto alla riapertura delle scuole e avverrà grazie all’impiego di agenti solitamente non impegnati in servizi di viabilità, prolungando l’orario di servizio e con rientri pomeridiani dei vigili urbani”.
Un’iniziativa sicuramente utile ad agevolare la circolazione della città nelle ore di punta e nei punti critici, in particolare nei pressi degli istituti scolastici, ma che potrebbe distogliere uomini e mezzi dagli altri servizi e, soprattutto, dal presidio delle zone periferiche della città, attualmente non coinvolte nel nuovo piano, dal momento che le risorse umane sono sempre le stesse.
Nonostante le rassicurazioni da parte del sindaco che i servizi aggiuntivi che graveranno sul Corpo “non dovranno in alcun modo – ha affermato Mangani – distogliere la nostra azione quotidiana sui tanti fronti della legalità in cui siamo impegnati, a cominciare dall’abusivismo commerciale per ripristinare le regole di convivenza civile in questa città”, basta fare due conti per rendersi conto che sarà difficile poterlo fare senza potenziare la pianta organica, ridotta all’osso.
Intanto, sono in molti i cittadini che lamentano l’assenza di qualsiasi forma di vigilanza nei quartieri della periferia cittadina, in cui è quasi impossibile scorgere una pattuglia dei vigili urbani, nonostante le continue richieste avanzate all’amministrazione da parte dei vari consigli di quartiere. Ben evidente, infatti, nella mappa, la concentrazione dei presidi dei Vigili nel centro di Catania e la loro totale assenza nelle altre zone di Catania.
“La città ha un meccanismo di congestione del centro lungo le direttrici principali – spiega l’assessore Pasqua –  sulle quali si è concentrato il comando dei Vigili Urbani. I quartieri corona – aggiunge – soffrono di alcuni mali strutturali, come la dimensione delle strade, tali da pretendere altre strategie”. Ma, non nasconde l’assessore Pasqua,  “esiste anche un problema di economia di mezzi”.
Insomma, la questione è sempre la stessa: una coperta troppo corta per permettere il controllo dell’intero territorio cittadino; i numeri  della Polizia Municipale sembrano essere adatti ad un piccolo paese tranquillo che a una città come Catania, caotica e indisciplinata.
In quest’ottica, si ha l’impressione che quelli dell’amministrazione non siano altro che annunci ai quali difficilmente potranno seguire azioni concrete o “rivoluzioni copernicane”, già sbandierate in passato e mai attuate, come quella relativa alla “fiera” cittadina o alla lotta all’abusivismo.

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