“Eolico caro e poco competitivo, si deve investire sui gas naturali” - QdS

“Eolico caro e poco competitivo, si deve investire sui gas naturali”

Massimo Mobilia

“Eolico caro e poco competitivo, si deve investire sui gas naturali”

venerdì 17 Settembre 2010

Le tesi dello scienziato Kutcherov pochi giorni prima il maxisequestro operato dalla Dia nel trapanese. L’Energy manager della Regione, Cocina:”Rivedere le concessioni sugli idrocarburi”

SALEMI (TP) – Il tema dell’eolico in Sicilia è tornato di grande attualità proprio in questi giorni, in seguito al maxisequestro di circa 1,5 miliardi di euro di beni, operato dalla Dia di Trapani e Palermo, nei confronti di un impenditore di Alcamo operante nel settore. La mafia, quindi, dietro gli investimenti nell’energia alternativa, che negli ultimi anni hanno coinvolto soprattutto la Sicilia occidentale, feudo del boss di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro. Adesso, più che un’ipotesi, sembra una possibilità molto concreta.
Sulle fonti di energia rinnovabile, si era tenuta, solo qualche giorno fa, una conferenza a Salemi, città capofila dell’eolico in Sicilia proprio nel territorio trapanese, sul tema “La minaccia all’integrità del paesaggio e le energie rinnovabili”, in cui è emersa un’originale posizione critica dello scienziato russo Vladimir Kutcherov, professore al Royal Institute of Technology di Stoccolma. “La produzione di energia eolica è solo una moda – ha esordito Kutcherov. Non ci sono oggi fonti di energia in grado di competere con gas e petrolio. La Sicilia è ricca di gas naturale e petrolio e i governi dovrebbero concentrare le risorse per investimenti nella ricerca”.
Il relatore russo ha poi illustrato la tesi dell’origine abiogenica del petrolio di cui tanto si dibatte negli ambienti scientifici. “Secondo uno studio del 1984, il petrolio – ha detto lo scienziato – si sarebbe già esaurito 20 anni fa. Oggi le teorie tradizionali ci dicono che ci sarà petrolio per non più di 50-60 anni. Non è così. Le mie ricerche indicano che le disponibilità di petrolio sono infinite”.
“Il processo chimico realizzato in laboratorio per creare idrocarburi è oggi un fatto reale – spiega. Il magma della profondità della terra reagisce con l’idrogeno generando idrocarburi. E i test hanno dimostrato che in condizioni estreme di calore e di pressione, ossidi di ferro, carbonato di calcio e acqua si convertono in metano, una reazione chimica facilitata da rocce come granito e pietra a base di silicio”.
“Poco tempo fa – ha concluso Kutcherov – ho chiesto ad un manager della British Petroleum perché cercavano il petrolio a profondità superiori rispetto a quelle che indica la teoria tradizionale sull’origine del petrolio. Mi ha risposto perché la teoria abiogenica probabilmente è fondata”.
Oltre allo scienziato russo hanno partecipato alla conferenza anche il sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi, Salvo Cocina, Energy manager della Regione siciliana e Sebastiano Tusa, di fronte ad una platea di amministratori, tecnici e semplici cittadini.
“Non sono per il petrolio contro l’eolico come banalmente qualcuno tenta di semplificare – ha dichiarato Sgarbi nel suo intervento – ma sono contro le menzogne, contro le finzioni. Sono contro quelli che dicono una cosa e tutti gli corrono dietro. La menzogna è nel miraggio dell’eolico e del fotovoltaico. Kutcherov ci dice che la produzione di energia solare oggi è la più costosa, più del doppio del petrolio, e che è insostenibile economicamente”.
Per l’Energy manager della Regione, Salvo Cocina, invece esiste anche un problema anche di “redditività”. “Occorre far sì – ha detto – che la Sicilia e i siciliani ottengano il masso beneficio dallo sfruttamento di fonti di gas e petrolio. Oggi le concessioni sono in mano a grosse società. Occorre quindi valutare la fattibilità della creazione di società legate alle istituzioni del territorio che possano gestire i giacimenti”.

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