Anche Siremar è stata commissariata - QdS

Anche Siremar è stata commissariata

Rosario Battiato

Anche Siremar è stata commissariata

martedì 21 Settembre 2010

Scade il 29 settembre il termine per la presentazione delle manifestazioni d’interesse all’acquisto della Tirrenia. Nei giorni scorsi imbarcazioni rimaste nei porti perché non sono stati pagati i fornitori di carburante

PALERMO – Ormai manca poco più di una settimana al termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l’acquisizione di Tirrenia, la compagnia di Stato che, secondo quanto richiesto dall’Unione Europea, avrebbe dovuto chiudere il processo di privatizzazione entro settembre.
In realtà il 15 settembre scorso è stato presentato in Gazzetta Ufficiale il nuovo bando che prevede come le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro le ore 12 del 29 settembre prossimo all’advisor finanziario dell’operazione che è Rotschild. Nel bando si precisa anche la situazione di Siremar visto che “separatamente si disporrà sia per i cespiti non direttamente riconducibili al ramo di azienda di Tirrenia preposto all’erogazione del servizio di collegamento di cui anche al regime convenzionale, sia per la partecipazione azionaria in Siremar”.
Intanto Siremar, una delle controllate regionali che un anno fa la Regione siciliana aveva rifiutato di prendersi dallo Sato a costo zero, è stata commissariata. A questo punto i passaggi della compagnia regionale saranno i medesimi di Tirrenia, ovvero la procedura di insolvenza e il commissariamento che verosimilmente il ministro Altero Matteoli firmerà nei prossimi giorni. Resta sempre in bilico, anche secondo il decreto, il punto che riguarda il post privatizzazione delle due compagnie, che potrebbero essere cedute separatamente – il famoso “spezzatino” dal momento che le propaggini regionali farebbero gola ad una serie di armatori siciliani – oppure cedute in blocco.
Intanto però la situazione della compagnia che gestisce il flusso marittimo dell’Isola continua a destare parecchie perplessità soprattutto in rapporto ai collegamenti con le Isole minori, adesso che il periodo “caldo” dell’ondata turistica estiva si è assottigliato. Nei giorni scorsi infatti la società aveva bloccato una serie di corse per le Eolie perché non erano stati pagati i fornitori di carburante, che adesso distribuiscono il gasolio per traghetti e aliscafi dietro il pagamento in contante.
La situazione ha allarmato i primi cittadini di Lipari e Santa Marina Salina. Mariano Bruno e Massimo Lo Schiavo, i due sindaci eoliani, hanno lanciato un appello al capo dello Stato, al Ministro dei Trasporti e alla Regione perché la situazione si sblocchi al più presto. La realtà si fa particolarmente gravosa per i cittadini al punto che come soluzione estrema l’assessore ai trasporti Giannò col sindaco Bruno hanno minacciato di presentare una denuncia ai carabinieri per interruzione di pubblico servizio.
Non è facile la situazione neanche per chi vive di turismo. Gli albergatori denunciano i disservizi con l’arcipelago ancora affollato di vacanzieri. Non va meglio sulle isole minori di Stromboli, Panarea, Filicudi e Alicudi, dove gli studenti non potranno raggiungere le scuole senza collegamenti marittimi. Del resto nel bando si legge come ”il commissario straordinario di Tirrenia Navigazione in a.s. intende verificare la sussistenza di soggetti interessati ad acquisire il complesso aziendale e al contempo garantire la continuità del servizio pubblico di trasporto marittimo”.

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