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Palermo – Parcheggi, il colossale fallimento. Costano cari e non li usa nessuno

Luca Insalaco

Palermo – Parcheggi, il colossale fallimento. Costano cari e non li usa nessuno

giovedì 23 Settembre 2010

L’idea originaria era di farli funzionare come nodi di scambio tra la mobilità privata e quella pubblica. Da via Basile a via Grassi, aree vuote mentre nelle strade regna il caos

PALERMO – Il maxi parcheggio di via Ernesto Basile è l’emblema del flop nella gestione dei parcheggi comunali. Inaugurato nel novembre del 2007 dopo mille slittamenti, l’infrastruttura è rimasta un corpo estraneo alla città. Vuoto, anche nelle ore di punta, quando al di fuori del suo perimetro regna il caos delle doppie file e degli ingorghi.
Ora, a tre anni dall’apertura, smontate le tabelle con le fasce orarie, l’Amat ha deciso di passare la mano e di cederne la gestione al Comune. Troppo alti i costi di gestione per l’ex municipalizzata, a fronte di incassi giornalieri irrisori, visti i picchi massimi di presenze pari a 20 unità. Il Comune potrebbe ora cedere parte dello spazio all’Università, alla ricerca – pare – di nuove zone parcheggio. L’amministrazione comunale, tuttavia, sta pensando ad un bando per la gestione dell’opera di via Basile e degli altri parcheggi fantasma. Pressoché deserti, infatti, si presentano ogni giorno anche i parcheggi di via degli Emiri e di via Libero Grassi. Il primo, costato 4,7 mln di euro per una capienza di 620 posti auto, cinque posti per i pullman e una quindicina di posti moto. Il secondo, costato 1 mln di euro circa per una capienza di 186 posti auto.
Al momento, in ogni caso, il parcheggio di via Basile rappresenta l’immagine di un fallimento gestionale. Costato 3,4 mln di euro, con una capacità di 928 posti auto, il parcheggio non è mai riuscito a assolvere il ruolo di nodo di scambio tra la mobilità privata e quella pubblica.  Non sono servite a molto le tariffe agevolate per residenti e studenti universitari, né è valsa la sua posizione strategica, giusto a ridosso della cittadella universitaria e nelle dirette vicinanze del polo sanitario, delle massime sedi istituzionali e dei siti monumentali di maggiore interesse. Né è valsa a farlo entrare nelle abitudini dei palermitani la pur breve esperienza delle Ztl che, secondo le intenzioni dell’amministrazione, avrebbero dovuto “costringere” gli automobilisti a lasciare l’auto nel parcheggio per poi spostarsi in autobus, essendo l’infrastruttura proprio al limite della zona A. Se i maxiparcheggi realizzati sono desolatamente vuoti, per quelli ancora da venire i tempi sono incerti. È il caso del parcheggio sotterraneo piazza Sturzo e di quello sopraelevato di piazza Giulio Cesare, due opere che, complessivamente, potranno ospitare un migliaio di auto. Le imprese aggiudicatarie hanno fatto marcia indietro, facendo slittare i tempi di inizio lavori.

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