Mediazione civica in difficoltà - QdS

Mediazione civica in difficoltà

Gian Andrea Costa

Mediazione civica in difficoltà

martedì 28 Settembre 2010

Un istituto dal valore culturale, ancora prima che istituzionale, ma che non riesce a decollare. Assessore Piraino: “L’elezione da parte del Consiglio comunale ne snatura l’alterità”

PALERMO – “La mediazione civica: un valore culturale prima ancora che istituzionale”. Il tema, e l’affermazione che vi è contenuta, ha trovato concordi gli intervenuti al primo “Focus giuridico sulla mediazione” organizzato da “Mediazionecivica.it” a Palazzo Steri di Palermo.
La mediazione è un istituto giuridico che costituisce luogo di incontro tra il cittadino e l’istituzione politica. Nata negli Stati Uniti e successivamente adottata anche in Europa, è stata regolarizzata in Italia a partire dagli anni ‘80. Nel nostro Paese tuttavia questo istituto stenta ad acquisire importanza e la figura dell’operatore di riferimento, il difensore civico, è ancora poco conosciuta. Invece si tratta di un ruolo necessario per garantire trasparenza nella pubblica amministrazione e consentire al cittadino di comprendere le motivazioni che regolano l’operato dell’amministratore, mettendolo nella condizione di poter avviare un dialogo con la “controparte” sia essa burocratica sia essa politica o amministrativa.
Andrea Piraino, neo assessore della nuova giunta regionale di Raffaele Lombardo, ha rilevato che “a seguito di mancati interventi legislativi e per i tagli previsti dalla finanziaria 2010, la difesa civica non è attualmente in grado di rispondere alle istanze di tutela che provengono dalla cittadinanza”. Ma tali tagli non costituiscono, secondo Piraino, un serio risparmio per il nostro Paese, ma una privazione alla “buona politica”. “Dovremmo invece cercare di capire – ha sostenuto l’assessore – perché qui da noi il difensore civico non ha una buona stampa. Ciò probabilmente dipende dal sistema di elezione da parte del Consiglio comunale, che ne snatura, agli occhi del cittadino, la posizione di alterità.”. Piuttosto, a detta di Piraino, sarebbe auspicabile un’elezione tramite il Consiglio delle Autonomie locali. Una modalità che garantirebbe sia l’imparzialità che il legame con il territorio.
 
Giovanna Salvo, rappresentante del Gabinetto dell’assessore Caterina Chinnici, ha approfondito il tema della trasparenza nella pubblica amministrazione, presentando il disegno di legge n.°520/144 bis, attualmente all’esame dell’Ars, con il quale “ si vuole porre il cittadino al centro dei rapporti con la pubblica amministrazione, tramite l’uso di tecnologie, come internet, per dialogare con essa”.
Tra gli altri intervenuti al convegno, Gabriella Tomai, giudice del Tribunale dei minori di Caltanissetta, ha esaminato la rilevanza dell’istituto della mediazione nell’ambito della giustizia minorile, sottolineando come  “restituire la voce alle vittime, attori muti nei processi penali, è il fine ultimo della mediazione”.

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