“Garantire” la sicurezza dei lavoratori - QdS

“Garantire” la sicurezza dei lavoratori

Massimo Mobilia

“Garantire” la sicurezza dei lavoratori

venerdì 01 Ottobre 2010

Dall’assessore regionale alla Salute le Linee guida per organizzare nelle Asp l’area di tutela per la salute sui luoghi di lavoro. Previste due Unità operative con professionalità qualificate per individuare e monitorare i rischi

PALERMO – Più attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro delle Aziende sanitarie provinciali. È questo l’obiettivo della Circolare firmata dall’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, lo scorso 10 maggio e pubblicata sulla Gurs del 24 settembre, rivolta ai dirigenti delle Asp siciliane.
Il documento, infatti, indica le “Linee guida per l’organizzazione dell’area della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito del dipartimento di Prevenzione delle Asp”, in attuazione del decreto n. 736/10 sull’adozione dell’Atto aziendale e in linea col Patto per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro del 2007, che definisce gli obiettivi del Sistema sanitario nazionale in materia, e che è stato recepito dall’assessorato regionale della Salute a luglio 2009.
Difatti, come precisa la normativa, il Sistema sanitario ha tra gli obblighi primari quello di tutelare i lavoratori, potenziando il sistema di prevenzione e favorendo l’attività delle strutture per controllare e ridurre i fattori di rischio. È proprio il caso di dire: “Prevenire è meglio che curare”. Il famoso detto, infatti, riassume in poche parole i contenuti della Circolare. E per garantire un regime efficace di prevenzione, la Sanità regionale deve poter contare, da un lato, di operatori competenti che identifichino i problemi e programmino gli interventi, e dall’altro, di strutture tecniche qualificate, dislocate omogeneamente nella regione, con personale adeguato ai bisogni del territorio.
La specifica competenza istituzionale del Servizio sanitario di tutelare la salute e la sicurezza dei propri operatori, secondo le indicazioni dell’Assessore, dovrà essere espletata territorialmente attraverso due Unità operative complesse (Uo): il “Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro” e il “Servizio di impiantistica ed antinfortunistica”.
I dirigenti di tali strutture avranno la responsabilità tecnico-professionale ed organizzativa delle funzioni assegnate e della gestione delle risorse attribuite, inclusa la responsabilità della partecipazione della propria struttura a processi di collaborazione con le altre sedi. Inoltre, uno dei due responsabili delle suddette Unità complesse, assumerà il coordinamento del dipartimento Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per quanto riguarda, in particolare, l’area “Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro”, che sarà dotata di autonomia tecnica, funzionale ed organizzativa, il responsabile dovrà essere specializzato in medicina del lavoro o ingegneria con un esperienza almeno quinquennale nel settore.
La Circolare stabilisce anche che lo stesso servizio, si articoli a sua volta in strutture denominate Unità operative semplici (Uos), centrali o periferiche in base alle esigenze del territorio, suddivise per: controllo e vigilanza; prevenzione igienico-sanitaria ed epidemiologia occupazionale; assistenza informazione e formazione; pareri preventivi e autorizzazioni. Anche i responsabili di queste Unità devono avere alle spalle almeno tre anni di esperienza nel settore.
Per le province di Palermo e Catania, data la vastità del bacino d’utenza, la Circolare prevede che, nell’ambito del dipartimento Prevenzione delle rispettive Asp, potranno essere attivati due Servizi di prevenzione con differenti bacini geografici di competenza.
Si attendono adesso le indicazioni dell’assessore Russo in merito alle dotazioni organiche necessarie per svolgere tali servizi, ma la Circolare concede alle Asp la possibilità di dotarsi di figure professionali, in aggiunta al personale attuale, quali medici del lavoro, ingegneri, tecnici per la prevenzione dei rischi e amministrativi, per attuare il “Piano regionale straordinario per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
 


Particolare attenzione dal Servizio sanitario regionale a chi è esposto a sostanze nocive
 
PALERMO – Vediamo alcune tipologie di prestazioni previste dalla Circolare in merito al “Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro”. Controllo e vigilanza sui luoghi di lavoro saranno le funzioni principali per individuare i fattori di rischio, mentre la sorveglianza epidemiologico-statistica su infortuni e malattie professionali servirà per valutare i fattori di nocività sul lavoro. Vigilanza anche sull’impiego di apparecchiature, sorgenti di radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, in ambito sanitario e industriale.
Previste pure: inchieste per gli infortuni e malattie professionali per iniziativa del servizio o delegate dall’autorità giudiziaria; elaborazione di programmi di ricerca e di linee guida o protocolli operativi per affrontare i principali rischi, e attività di informazione, anche tramite uno sportello della prevenzione, unite ad attività di formazione sulla normativa vigente. Il Servizio svolgerà poi attività di verifica dei lavori a rischio, dando pareri su nuovi insediamenti produttivi e relative autorizzazioni; valuterà i lavori che prevedano contatto con l’amianto e controllerà gli ex esposti a cancerogeni e a sostanze chimiche con effetti a lungo termine. Prevista anche la tutela della salute della lavoratrice madre. Quindi, individuati i rischi, il Servizio si occuperà di pianificare gli interventi per la prevenzione, di dare supporto tecnico ai vari servizi dei dipartimenti Prevenzione e di comunicare i fattori di rischio ai lavoratori esposti con interventi di informazione specifica.
 

 
Attività di controllo e vigilanza anche su impianti e macchinari
 
PALERMO – Nelle “Linee guida per l’organizzazione dell’area della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, emanate dall’assessore Russo e rivolte ai dirigente delle Aziende sanitarie provinciali, la seconda delle Unità operative complesse è quella relativa al “Servizio di impiantistica e infortunistica”.
Come quella per la “Prevenzione e la sicurezza” anche quest’Unità avrà autonomia tecnica, funzionale ed organizzativa, sotto la direzione di un responsabile che dovrà essere, in questo caso, specializzato in ingegneria e che abbia almeno cinque anni di esperienza nel settore della salute e sicurezza sul lavoro.
Questo servizio dovrà occuparsi soprattutto di verifiche tecniche sulla sicurezza di impianti, macchine e attrezzature. In particolare, verranno controllati gli impianti di messa a terra, quelli di protezione contro il pericolo di scariche atmosferiche, quelli elettrici in luoghi con pericolo di esplosione e incendio, gli impianti di sollevamento inclusi ascensori e montacarichi, i generatori di vapore e acqua surriscaldata, gli impianti e i recipienti a pressione e, infine, i sistemi di riscaldamento. Il Servizio controllerà anche la conformità delle macchine ai requisiti previsti dal decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 17 (“Direttiva macchine”).
Sulla base dei risultati ottenuti verranno poi elaborate linee guida e protocolli operativi e per la sicurezza dei macchinari, dando così supporto tecnico ai vari servizi del dipartimento di Prevenzione. 
L’area di “Impiantistica e infortunistica” si suddividerà anche in due Unità operative semplici, dislocate omogeneamente sul territorio, suddivise per la sicurezza di impianti e macchine e per il controllo delle combustioni, dirette da operatori con esperienza almeno triennale specifica nel settore. 
La Circolare dell’assessore Russo dà, infine, potere alle Aziende sanitarie provinciali di istituire ulteriori Servizi o Unità operative rispetto a quelle indicate, nel caso in cui sussistano particolare esigenze territoriali e soltanto previa autorizzazione dell’assessorato regionale per la Salute.

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