Piano rifiuti entro 10 giorni è la richiesta dello Stato - QdS

Piano rifiuti entro 10 giorni è la richiesta dello Stato

Raffaella Pessina

Piano rifiuti entro 10 giorni è la richiesta dello Stato

venerdì 08 Ottobre 2010

Il provvedimento doveva essere adottato entro il 21 settembre 2010. L’ultimatum del ministro Prestigiacomo a Lombardo

PALERMO – Il governatore della Sicilia avrà 10 giorni di tempo per emettere il piano rifiuti altrimenti la scure di Roma gli calerà sulla testa.
Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, siracusana vicina alle posizioni politiche di Gianfranco Miccichè, parte all’attacco e lancia un ultimatum a Lombardo: “O il piano rifiuti salta fuori entro dieci giorni o saremo costretti a riprenderci i poteri commissariali sull’emergenza”.
“Il governatore aveva due mesi di tempo, a partire dal 22 luglio – ha dichiarato la Prestigiacomo – Ora abbiamo già preparato una diffida che concede ancora dieci giorni.
Lombardo, dal canto suo ha scritto in una lettera inviata alla Protezione civile che lo Stato non ha ancora versato i 200 milioni di euro nell’ambito dei fondi Fas che servono proprio alla realizzazione del Piano e nella stessa lettera diffida lo Stato a realizzare i termovalorizzatori sul territorio siciliano.
Il ministro dell’Ambiente, inoltre, ha bocciato l’ipotesi avanzata da Lombardo di spedire i rifiuti in Germania e di realizzare una discarica nella Valle del Dittaino, nell’Ennese: “Vorrei capire – ha detto la Prestigiacomo – in quale piano rifiuti è prevista una discarica che ha un impatto così rilevante su un territorio dove c’é un’importante produzione di grano di alta qualità”.
Sulla questione interviene Salvino Caputo (Pdl): “Bisogna – ha detto – assegnare la gestione del sistema dei rifiuti alle prefetture che hanno dimostrato di avere autorevolezza e capacità di coordinamento”.
Di sicuro non ha vita facile negli  ambienti romani il presidente della Regione Sicilia, nonostante abbia assicurato il proprio appoggio e quello del suo partito per la fiducia al Premier Berlusconi.
Gli affondi arrivano sia dal Pdl ufficiale, che a Roma rappresenta il Governo, sia dal gruppo di Miccichè, il quale nonostante mantenga una posizione distaccata rispetto al partito di origine, contrasta l’alleanza siciliana tra Mpa e Pd.
Per questo Lombardo ha già reso noto che alle prossime elezioni è improbabile che si possa alleare con il Pdl, “Perchè gli uomini del Pdl in Sicilia – ha detto – hanno osteggiato il programma di riforme che caratterizzava la mia candidatura”.
Intanto, i lavori dell’Assemblea regionale riprenderanno la prossima settimana, dopo lo stop imposto dalla riunione plenaria dell’Osce, che ha blindato la sede del Parlamento per tutta questa settimana. Dal 5 agosto scorso, per vari motivi, l’attività legislativa non è ancora riuscita a produrre alcuna legge.
Proseguono a livello politico le campagne acquisti dei vari partiti per formare nuovi gruppi e nuove maggioranze ed è certo ormai che la maggior parte degli esponenti Udc all’Ars passeranno al Pid (Popolari per l’Italia di domani).
Su Palermo gli ex Udc potranno contare su Saverio Romano (che ne sarà anche il coordinatore nazionale), mentre su Catania, storica roccaforte dell’Udc, sarà l’ex senatore Mimmo Sudano a tessere le fila del nuovo gruppo politico.
“Si tratta di un nuovo movimento – ha detto Romano – che vuole farsi interprete della migliore tradizione del popolarismo europeo e che vuole parlare a quell’area di centro che si colloca naturalmente nel centro-destra”.
 

 
Lombardo: “Dove sono i 200 milioni?”
 
PALERMO – Nel pomeriggio di ieri una risposta dettagliata di Lombardo al ministro dell’Ambiente: “Ricordo al ministro Prestigiacomo che il comma 1 all’articolo 7 dell’ordinanza con la quale sono stato nominato commissario per l’emergenza rifiuti in Sicilia prevedeva il trasferimento di 200 milioni di euro di fondi Fas e che per la gestione di tali fondi si sarebbe dovuta costituire una contabilità speciale”.
Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, infatti, ha dichiarato che per la realizzazione del piano per i rifiuti non sarebbero necessari i fondi che il governo aveva garantito nell’ordinanza commissariale.
“Il ministro – prosegue il presidente della Regione – dovrebbe essere consapevole, e se non lo è non possiamo far altro che ricordarglielo, che rispetto agli interventi da mettere in campo ci sono da operare rilievi sul territorio, programmare attività di progettazione e attività tecniche complementari che vanno pagate e che, al momento, ricadono interamente sul bilancio della Regione. Sostenere che tutto questo non costi nulla è quantomeno offensivo e segno di disattenzione e disinteresse”.
“In attesa che il governo nazionale mantenga gli impegni assunti sui fondi Fas – annuncia il presidente della Regione siciliana, Lombardo – redigeremo il piano dei rifiuti. Intanto mi corre l’obbligo di fare due precisazioni.
Una volta per tutte, ribadisco che il progetto dei termovalorizzatori, così come era stato previsto dal precedente governo regionale, non sta in piedi. Si rassegnino quanti ancora ci sperano, a iniziare dai comitati affaristico – politici interessati. Il nostro piano dei rifiuti sarà incentrato sulla diffusione della raccolta differenziata e sul potenziamento delle infrastrutture. La parte residua dei rifiuti potrà anche essere termovalorizzata ma gli impianti, se dovessero essere necessari, saranno di piccole dimensioni e dovranno salvaguardare la salute pubblica e il benessere della gente”.
“Un altro dato che emerge – aggiunge Lombardo – è che le discariche, tra quelle esistenti e quelle già autorizzate o in fase di realizzazione, hanno una capacità tale da consentire la collocazione dei rifiuti per i prossimi 5 anni. Per quel che riguarda l’ipotesi di trasferimento dei rifiuti all’estero, invece, non vedo il motivo dello scandalo, visto che oggi per depositare in discarica o bruciare i rifiuti paghiamo in Italia 100 euro a tonnellata mentre in Germania ne pagheremmo 70. Certo, questa non è la soluzione definitiva, ne siamo ben consapevoli. Ma per fronteggiare situazioni di emergenza in periodi di tempo ben delimitati si tratta di una soluzione certamente adottabile oltre che economicamente conveniente”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017