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Catania – Il Comune uccide gli imprenditori, fornitori ancora senza pagamenti

Melania Tanteri

Catania – Il Comune uccide gli imprenditori, fornitori ancora senza pagamenti

sabato 16 Ottobre 2010

Nessun elenco delle scadenze per saldare i debiti, assente sul sito web e negato al Consiglio. Promesse non mantenute. Stipendi bloccati nelle aziende senza ossigeno

CATANIA – Niente di nuovo, o quasi, sul fronte del pagamento dei debiti pregressi nei confronti dei fornitori da parte del Comune. Continuano, infatti, a saltare le sedute di Consiglio comunale relative al riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio (voce che pesa ancora, e non poco sul bilancio dell’Ente, dal momento che  ammontano a 38.297.638,20 euro), mentre ancora poche sono le notizie a disposizione dei numerosi creditori, per cui non esiste un elenco che possa indicare le tempistiche dei pagamenti. Secondo l’amministrazione, questa scelta si sarebbe resa necessaria per salvaguardare la privacy dei soggetti interessati, prevalente, in questo caso, sulla trasparenza.
Eppure, sono in tanti a credere che la decisione avrebbe avuto più senso se si fosse trattato di debiti, ma che, trattandosi invece di crediti, non sarebbe stato lesivo di nessun diritto fare conoscere alla città (di cui l’amministrazione è la rappresentanza) l’ammontare del “proprio” debito, nei confronti di chi è e i tempi in cui sarà possibile estinguerlo.
Nemmeno la Commissione consiliare permanente ha ricevuto ancora l’elenco, pur avendolo richiesto. Dall’assessorato al Bilancio, retto da Roberto Bonaccorsi, continuano ad affermare che l’unico criterio utilizzato per il pagamento dei debiti nei confronti dei fornitori, sia quello cronologico, senza, però, indicarne l’effettiva tempistica. Gli unici pagamenti ad avere la priorità sono esclusivamente quelli supportati da provvedimento giudiziario, quelli appunto, passati in Consiglio comunale per l’approvazione.
Per gli altri, per chi volesse conoscere la propria posizione, non resta che recarsi direttamente presso l’assessorato e chiedere notizie specifiche relativamente al proprio credito.
Un altro spettro, poi, aleggia sulle casse comunali e potrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, aggravare la già delicata situazione finanziaria dell’Ente. Sembra, infatti, che le spese correnti siano sì pagate, ma non con priorità sul passato.
Questo potrebbe portare il Comune a liquidare parte del debito accumulato in passato, ma trovarsi, tra un anno, davanti a un nuovo debito, rappresentato dai pagamenti non effettuati sul corrente. Non è una certezza, ma “il rischio – afferma Saro D’Agata, capogruppo Pd a Palazzo degli Elefanti e componente della Commissione consiliare Bilancio – esiste”.

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