Un patrimonio naturale da difendere insieme - QdS

Un patrimonio naturale da difendere insieme

Roberto Pelos

Un patrimonio naturale da difendere insieme

venerdì 22 Ottobre 2010

Forum con Pier Francesco Rizza, presidente Wwf Sicilia

Qual è la missione del Wwf?
“La sede nazionale è a Roma e fa parte del network internazionale che copre tutte le parti del mondo e ha sedi in tutta Italia. La sede siciliana è a Palermo. L’associazione si occupa della difesa della natura e della biodiversità, quindi degli ambienti all’interno di ciascun continente e di ciascun paese e poi ci sono attività che discendono da questi rami principali. In Italia ad esempio esiste un patrimonio di biodiversità notevolissimo e ogni territorio del nostro paese ha delle peculiarità non indifferenti. Altri obiettivi riguardano la tutela delle coste, le aggressioni dell’edilizia, e altri problemi esistenti a livello regionale. Un altro obiettivo è l’educazione ambientale, con la promozione di stili di vita sostenibili e la collaborazione con le scuole soprattutto elementari e medie perché è il periodo di sviluppo dell’individuo adatto a creare una coscienza capace di comprendere l’importanza della tutela ambientale”.
La strategia dei progetti è segnata in Italia da Roma?
“Sì, ed è annuale. Esiste un piano strategico che scaturisce dal programma internazionale e altre iniziative che s’incentrano sulle peculiarità del territorio. Un argomento a livello nazionale quest’anno riguarda la tutela dei fiumi. In Sicilia abbiamo proposto dei progetti sulla tutela di alcuni fiumi come il Simeto e l’Oreto, quest’ultimo l’abbiamo intitolato “il fiume che non c’è” e abbiamo fatto una campagna per l’Oreto che ancora sta durando, diventata uno degli obiettivi nazionali del Wwf collegando a questo una campagna sui luoghi dunali”.
Potete fare delle proposte?
“Sì. A livello nazionale c’è un consiglio nazionale e la conferenza dei presidenti, che a seconda delle proposte formulate dalla commissione di programma, si riunisce, esamina le proposte e le arricchisce di altri suggerimenti. Alla fine di ogni anno esce il programma per l’anno successivo”.
Quali sono state le priorità del 2010?
“La Biodiversità è stata l’argomento principale, perché è l’anno della biodiversità. Anche la campagna fiumi si è inserita all’interno dell’anno per la biodiversità. Questa campagna si chiuderà sabato e domenica prossimi perché c’è l’evento nazionale “biodiversamente” sviluppata sul tutto il territorio nazionale, con delle iniziative organizzate in collaborazione con i Musei scientifici e gli orti botanici di tutte le città. Ovviamente in Sicilia i punti centrali saranno Catania e Palermo”.
Chi la collabora?
“C’è un Consiglio regionale composto da altri quattro componenti di cui due vicepresidenti e due consiglieri, oltre al segretario regionale. Poi vi sono le associazioni locali sul territorio, che in Sicilia sono dieci e coprono praticamente tutte le province e le riserve gestite dal Wwf in affidamento dalla Regione”.
Quali sono le criticità maggiori che ha trovato in Sicilia?
“Riguardano tre rami principali: la tutela delle coste e del territorio, il problema dei rifiuti e, collateralmente a questo, il problema dell’energia”.
Vorreste essere maggiormente interpellati nelle sedi opportune in sede di programmazione?
“Abbiamo dato alla Regione la nostra disponibilità e siamo stati convocati per la questione relativa a parchi e riserve dall’assessore al territorio e ambiente per una bozza di legge. Su alcuni punti concordiamo, su altri meno. Il problema è che la Regione parla di tagli di bilancio verticali, ma non si può tagliare indiscriminatamente… Speriamo di essere interpellati sul nuovo piano rifiuti”.
Ad inizio d’anno preparate un documento con le cose che vorreste si realizzassero?
“Ogni anno facciamo un documento e stiamo tentando con il governo Lombardo di avere delle interlocuzioni migliori di quelle avute con il precedente. Vorremmo aprire un confronto anche con Confindustria per trovare un percorso per produzioni sostenibili”.
Altre iniziative che state portando avanti?
“Stiamo collaborando con l’Università di Catania per il settore dell’entomologia, quindi della fauna e della flora, e per il laboratorio di genoplasma”.
 

 
Tutela della biodiversità, domenica prossima nostra iniziativa nella cava di palazzo dei Normanni

Esattamente cosa si intende per biodiversità?
“Per biodiversità intendiamo tutti quegli ambienti naturali che per le peculiarità di fauna e flora che posseggono, meritano una tutela particolare. Ad esempio, all’interno di Palazzo dei Normanni c’è una cava, ed una delle iniziative che noi faremo domenica 24 è proprio lì. In quella cava, che si trova proprio all’interno del Parco d’Orleans, vi sono delle piante, flora endemica propria della Sicilia, che rappresenta un laboratorio di biodiversità importantissimo, e nonostante tutto mi hanno detto che la cava sia fruibile al pubblico solo in periodi particolari perché spesso è chiusa, e dispiace che un posto così bello non possa essere costantemente fruibile. Le iniziative sono delle visite guidate che noi organizziamo in collaborazione con il museo Gemellaro per illustrare ai cittadini che cos’è la biodiversità anche all’interno della cinta urbana.
“Quando si parla di biodiversità spesso si pensa alla giungla, alla savana in Africa, invece la biodiversità l’abbiamo nel nostro ambiente. Precisamente parliamo di biodiversità quando all’interno di un sito ci sono più insediamenti di flora autoctona diversi l’uno dall’altro e non sempre dello stesso ceppo, quando non c’è uniformità. Ci sono molti esempi in Sicilia come, lo Zingaro, gli insediamenti dunali tra Augusta e Siracusa, e tutte le zone costiere da Siracusa fino a Porto Palo di Capopassero, l’Alcantara, che hanno una flora particolare e meritano di essere tutelati”.

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