Una banca speciale per le coop siciliane - QdS

Una banca speciale per le coop siciliane

Francesco Sanfilippo

Una banca speciale per le coop siciliane

martedì 26 Ottobre 2010

Forum con Antonio Carullo, commissario straordinario Istituto regionale per il credito e la coooperazione

Di cosa si occupa l’Ircac?
“La finalità dell’Ircac è di promuovere, d’incrementare e di potenziare le cooperative in Sicilia. Si tratta di un Ente pubblico-economico di credito speciale che gestisce dei finanziamenti particolari dedicati alle cooperative in conformità a leggi ben precise e che non raccoglie risparmio sotto alcuna forma. Infatti, gli utenti dell’Ircac sono le cooperative operanti in Sicilia e i loro consorzi e le società di capitali la cui quota maggioritaria appartiene a una cooperativa. I suoi utenti sono le cooperative agricole che si dedicano alla trasformazione e alla commercializzazione del prodotto come le società vinicole, le manifatturiere, i trasporti, i servizi, le società edilizie, l’artigianato, le cooperative sociali e quelle giovanili. L’Ircac dispone di finanziamenti diretti, come i crediti di esercizio e i crediti a medio termine, e indiretti, come contributi, interessi bancari, leasing agevolati e aumenti di capitale sociale. Per legge, il tasso d’interesse applicato per le operazioni finanziarie è pari al 30% del tasso di riferimento fissato dal Ministero del Tesoro, ora allo 0,70%. In realtà, l’Ircac è una banca speciale il cui prestito che eroga, deve rientrare in seguito”.
Quali risultati ha conseguito l’Ircac negli ultimi anni?
“Negli ultimi 6 anni, l’Ircac ha finanziato 1000 cooperative per una cifra totale di 150 milioni di euro tra finanziamenti diretti e indiretti. Inoltre, l’Ufficio recupero-crediti ha consentito il rientro di circa 35 milioni, anche se le cooperative sono sempre state puntuali nel restituire le somme erogate nei tempi stabiliti”.
Quanti sportelli aperti avete in Sicilia?
“Gli sportelli Ircac sono dislocati presso le Camere di Commercio e i consorzi A.S.I. e al momento è stato aperto uno sportello a Caltanissetta”.
Come sono stati vissuti gli ultimi 3 anni dall’Ircac?
“Negli ultimi tre anni si è avuta una continuazione della politica degli ultimi anni, in collaborazione con le centrali operative delle cooperative quali l’Unci, l’Agci, la Legacoop, l’Unicoop, la Confcooperativa. In questo periodo, è stata sviluppata un’azione che aveva due direttive fondamentali, cioè snellire i tempi di erogazione dei crediti e realizzare un nuovo regolamento. Una rapida erogazione del credito, infatti, consente di far fronte immediatamente alle necessità delle cooperative. Il nuovo regolamento ha puntato, infatti, all’auto-certificazione, consentendo alle cooperative di presentare solo parte della documentazione all’inizio, mentre il resto può essere esibito a dopo l’ottenimento dell’attività di credito. In questo modo, si sono potute evadere le pratiche entro i 60 giorni previsti dalla legge. In questo modo, è stato possibile dedicare molte energie nell’attività di start-up delle imprese, cioè si sono dedicate molte risorse per finanziare l’inizio delle attività delle cooperative appena nate. Sono nate numerose cooperative, piccole e, spesso, a conduzione femminile, ed è stata privilegiata la nascita di cooperative attive nel settore foto-voltaico. Con il nuovo regolamento, è stata favorita una norma regionale che prevede che i periodi di ricapitalizzazione passino da 5 a 8 anni, per cui il credito è stato spalmato anch’esso da 5 a 8 anni. Inoltre, è stato confermato a febbraio prossimo il convegno sulla legalità”.
Lo start-up, però, presenta dei rischi, poiché le cooperative appena nate non hanno ancora un bilancio.
“Si tratta di rischi ridotti, poiché esiste sempre la fideiussione personale e sono erogate somme da 15 a 20 mila euro. Non si hanno delle limitazioni particolari, poiché la Regione, nell’ultima Finanziaria, ha rifinanziato alcune attività dell’Ircac. Il contributo d’interessi prevede la possibilità di erogare fino a 3 milioni di euro, che sono rimborsati ciclicamente dalla Regione stessa. In pratica, è stato ricostituito il portafoglio per il contributo interessi che è l’unico contributo a fondo perduto che l’Ircac offre. L’auspicio è che le otto banche convenzionate o in fase di rinnovo di convenzione esitino il più rapidamente possibile le pratiche aperte, anche perché l’Ircac costituisce una garanzia per esse”.
 

 
Finanziamo anche le ricapitalizzazioni societarie il credito concesso viene restituito in otto anni
 
Concedete anche crediti per agevolare le ricapitalizzazioni delle società cooperative?
“Le ricapitalizzazioni sono uno dei nostri strumenti migliori perché consente di fornire liquidità alle società che, comunque, danno il loro contributo, e, l’ultima finanziaria, la Regione ha permesso alle società cooperative di restituire in 8 anni il credito concesso. Però, sono le cooperative che hanno tutto l’interesse a ricapitalizzare per meglio affrontare le sfide del mercato. In questo momento, vi è molto interesse a collaborare con l’Ircac, perché le difficoltà di accesso al credito dimostra i vantaggi offerti dell’Istituto nell’erogazione dei finanziamenti. Non sorprendono le mille cooperative che hanno usufruito dei servizi dell’Istituto. Del resto, l’Istituto non grava sule casse della Regione e, nel 2010, in 8 mesi di attività da gennaio ad agosto, gli uffici legali hanno recuperato 2 milioni e 700 mila euro attraverso le transazioni o il recupero-crediti tramite l’autorità giudiziaria. Mediamente, l’istituto recupera quattro o cinque milioni di euro l’anno”.
Fate attività di consulenza?
“Tra le attività promosse dal nostro istituto c’è l’assistenza alle cooperative riguardo alla presentazione delle domande. Quest’attività è fatta attraverso uno sportello di assistenza a Palermo e attraverso gli sportelli periferici nei quali gli impiegati svolgono quest’attività di informazione e di formazione. In realtà, l’attività economica è aumentata, dove l’Ircac ha aperto sportelli, così come dimostrano i casi di Catania, Siracusa e Caltagirone. Ciò è avvenuto in Sicilia anche grazie alla sinergia con le Centrali Operative delle cooperative e con il Governo regionale, in particolare con il presidente Lombardo e i suoi assessori”.

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