La falsificazione monetaria, un fenomeno in evoluzione - QdS

La falsificazione monetaria, un fenomeno in evoluzione

Margherita Montalto

La falsificazione monetaria, un fenomeno in evoluzione

mercoledì 27 Ottobre 2010

Inaugurata mostra itinerante “Il Vero e il Falso” organizzata dal Comando provinciale della GdF di Catania. Capolupo: “Questa mostra testimonia una attività criminale sempre più diffusa”

CATANIA – Il contrasto alla contraffazione ha una sua storia e, a tal proposito, il 22 ottobre 2010, è stata presentata presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Catania, l’inaugurazione della mostra itinerante denominata “Il Vero e il Falso”. L’evento, che è stato organizzato dal Comando Provinciale della GdF di Catania, in collaborazione con il Museo Storico della GdF, le varie Soprintendenze ai Beni Archeologici d’Italia, l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato di Roma, la Banca d’Italia, l’Archivio di Stato di Catania, con il sostegno economico della Camera di Commercio etnea, è stato messo in luce dal Com. Prov. Colonnello Francesco Gazzani, al fine di far meglio conoscere la specificità e l’importanza del ruolo di polizia economica e finanziaria del Corpo, e ne ha curato la predisposizione della riedizione di questo importante evento rivolto al grande pubblico. I Generali e il Colonnello Gazzani hanno dichiarato, a unanimità, che il successo della mostra, la quale ha comportato fatica e impegno, non ha distolto i militari dalla loro attività  operativa quotidiana.
In sede di presentazione gli alti ufficiali hanno ricordato il ruolo della GdF nella lotta alla falsificazione monetaria. La GdF è posta a tutela del bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e dell’UE, a tutela del corretto funzionamento dei mercati a difesa dei consumatori ed utenti a garanzia della “sicurezza economica del Paese”.
Nel suo ruolo di polizia economica, la GdF riveste un ruolo decisivo per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno di falsificazione dei mezzi di pagamento.
Pertanto “Il Vero e il falso”, il percorso, il fenomeno, l’evoluzione e l’attività di contrasto messa in atto da sempre dalla GdF in qualità di polizia economica e finanziaria sono stati illustrati dal Com. Interregionale dell’Italia Sud-Occ. GdF Gen. C. A. Saverio Capolupo, dal Com. Regione Sicilia GdF Gen. D. Domenico Achille, dal Gen. B. Bruno Buratti Capo del III Reparto Operazioni del Com. Gen. GdF – Roma, dal Com. Prov. GdF di Catania Col. t. ISSMI Francesco Gazzani, dal T. Col. t. ST Giuseppe Arbore Com. del Nucleo Polizia Tributaria GdF di Catania, dal Pres. della Camera di Commercio di Catania Dott. Pietro Agen.
Gli aspetti storici del fenomeno sono stati presentati dal Dott. Umberto Moruzzi Studioso numismatico.
Il Gen. Int. Capolupo ha commentato che “Questa mostra testimonia una attività criminale sempre più diffusa che riguarda l’euro e il dollaro, quindi diventa un problema serio. Siamo dotati di reparti speciali con un personale molto qualificato. Le centrali di contraffazione e falsificazione si riscontrano in Campania, Puglia e Lazio, ma non particolarmente in Sicilia…Non esiste però una falsificazione perfetta”. Il generale Achille ha affermato: “Abbiamo voluto e condiviso con insistenza affinché si portasse avanti questa manifestazione per contribuire ampiamente allo sviluppo della cultura della legalità…Il Ministro dell’Interno nel 2006, nel riorganizzare il comparto di specialità dei compiti delle varie polizie, ha voluto riservare e assegnare un ruolo centrale alla GdF, la quale ha assunto per legge un ruolo centrale nel settore della tutela dei mezzi di pagamento essendo ad essa demandati compiti di prevenzione e contrasto delle violazioni in materia di valuta, titoli, valori, mezzi di pagamento nazionali, europei ed esteri, movimentazioni finanziarie e di capitali”. Il TcL Arbore a chiusura del convegno ha ricordato che le attività criminali creano sconvolgimenti politico- finanziari turbando i regolari flussi economici.
 

 
Focus. Si raccontano 2500 anni di storia
 
CATANIA – La mostra verte sul tema dell’evoluzione del fenomeno della falsificazione monetaria in più di 2500 anni di storia, dall’epoca greco-romana fino all’età contemporanea. Articolata per aree tematiche, propone i più rappresentativi casi di falso attraverso il raffronto di ciascun pezzo esposto con l’esemplare originale. Espone esemplari della famosa collezione reale di Vittorio Emanuele III, e la collezione più importante al mondo di monete medievali italiane, custodita nel “caveau” del Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo. Uno spazio dell’esposizione è dedicato, inoltre, alla ricostruzione delle più importanti operazioni di falsificazione eseguite nei periodi bellici. Nell’ambito dello spazio espositivo, è ricostruita una stamperia clandestina di dollari falsi sequestrati nel corso di una recente operazione di servizio della GdF. L’esposizione di questo magnifico repertorio è disponibile al pubblico dal 22 ottobre al 23 dicembre alla Sala Koinè c/o Nucleo di Polizia Tributaria della GdF di Catania il Lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 09.00 alle13.00, previo appuntamento. Su richiesta sarà possibile programmare visite anche in altri giorni della settimana.

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