Legambiente al neo assessore Sparma: “Revocare nomine commissari dei parchi” - QdS

Legambiente al neo assessore Sparma: “Revocare nomine commissari dei parchi”

Marina Pupella

Legambiente al neo assessore Sparma: “Revocare nomine commissari dei parchi”

giovedì 28 Ottobre 2010

Da dieci anni gli Enti attendono la formulazione delle proposte per presidenti e Consigli di amministrazione. “Mandare via chi ha garantito la gestione politica di spesa, personale e consulenze”

PALERMO – Legambiente Sicilia chiede con forza al neo assessore regionale al Territorio e ambiente, Gianmaria Sparma, la revoca immediata di tutti i Commissari straordinari degli Enti parchi siciliani e la formulazione di proposte per nominare i presidenti che si attendono da circa dieci anni. L’associazione degli ambientalisti non si ferma qui, ma fa anche un appello per il rilancio delle politiche di conservazione della natura e di sviluppo di tutti i territori ricadenti in parchi e riserve naturali proprio nel 2010, anno internazionale della biodiversità.
Lancia poi una vera e propria filippica nei confronti del dimissionario commissario del Parco delle Madonie,  Angelo Aliquò, colpevole secondo  Angelo Dimarca, responsabile del Dipartimento Conservazione natura di Legambiente Sicilia – di essersi accorto “solo ora delle distorsioni che lui stesso ha segnalato, dopo anni di mandato commissariale e dopo anni da consigliere del parco e componente del comitato esecutivo”. “Tali distorsioni – continua laconico Dimarca- non sono proprie del sistema dei parchi disegnato a suo tempo con lungimiranza dal legislatore regionale, ma costituiscono una grave responsabilità di quella politica invasiva, di cui la stessa nomina di Aliquò è frutto, che nell’ultimo decennio ha omesso di nominare i presidenti degli Enti Parco e ha  preferito, invece, forzare le procedure con nomine commissariali che cambiano ad ogni mutamento di assessori o maggioranze politiche”.
Quindi l’affondo: “Commissari che hanno garantito una gestione tutta politica della spesa, del personale dei parchi e delle consulenze. Funzionari che hanno sommato, e sommano, più incarichi. Persone esterne all’Amministrazione regionale inserite negli uffici di gabinetto e conseguentemente nominate commissari. Vicepresidenti eletti per sostituire presidenti mai nominati”.  E fra le sue accuse rientra il paradosso tutto italiano di “dirigenti degli uffici preposti ai controlli,  nominati direttori o commissari degli enti controllati. Inopportune situazioni di incompatibilità e di controllati-controllori”. Già nel 2004 Legambiente aveva iniziato una campagna volta a denunciare certi misfatti ed inadempienze relative alla gestione dei Parchi.
A puntare il dito contro il sistema ed i suoi uomini è pure Mimmo Fontana, presidente di Legambiente che afferma: “Aliquò oggi fugge e non si comporta come  i veri comandanti che abbandonano per ultimi la nave che rischia di affondare e lancia contemporaneamente un assist utile solo a chi vuole destrutturare tutto il sistema delle aree protette, con il rischio di un generale impoverimento della Sicilia. Strumentalmente evidenzia solo le responsabilità dell’Ars ed assolve il Governo regionale, che invece è pienamente a conoscenza da diversi mesi della mancanza di fondi e che non ha adottato i necessari correttivi per tempo”.
Poi, a proposito del disegno di legge 596 presentato lo scorso luglio dal governo Lombardo, con il quale si stabiliva il rifinanziamento di parchi e riserve naturali dice: “Si è dimostrato una colossale presa in giro, perché privo di copertura finanziaria. Ma questo dato è stato nascosto per mesi”.

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