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Palermo – Le vecchie auto piene di rifiuti abbandonate in tutta la città

Claudio Di Gesu

Palermo – Le vecchie auto piene di rifiuti abbandonate in tutta la città

giovedì 28 Ottobre 2010

Anziché rottamare si preferisce abbandonare negli spazi pubblici i mezzi, che diventano “cassonetti”. Doppia inciviltà dei cittadini. Per la rimozione si perdono anche due mesi

PALERMO –  Sul viale Regione Siciliana, superando di poco l’incrocio con Via Pitrè, fanno bella mostra due vetture abbandonate che oramai fungono da contenitori di “munnizza”, come testimoniano le foto allegate al servizio. Che il contenuto delle autovetture, se così si può definire, è differenziato o indifferenziato fa poca “differenza”. La vista è esaltante ma indubbiamente desolante, in una città, dove oramai, i cittadini si stanno abituando alla normale inefficienza. Naturalmente, la parola “cittadini” dovrebbe qualificare anche chi istituzionalmente ha il compito di eliminare questo scempio, peraltro in una delle vie più trafficate e più a vista di Palermo; ma la stessa parola “cittadini” appare eccessiva riferita a chi, infischiandosene delle più normali regole di convivenza, genera tale indecoroso spettacolo.
Un “signor cittadino” abbandona la vettura inutilizzabile e qualche altro “signor cittadino” la utilizza come contenitore di rifiuti, il tutto senza nessun controllo. L’introduzione delle procedure applicative stabilite dal decreto 460, un provvedimento approvato nel 99 ma entrato in vigore in Sicilia solo nel gennaio scorso, avrebbe dovuto dare una grande mano alla soluzione del problema, cioè quello del ritiro dei mezzi e della loro rottamazione che potrebbe avvenire entro sessanta giorni tenuto conto di alcuni parametri essenziali (denunce di furto- rintracciabilità del proprietario ed altro). Se entro sessanta giorni dalla notifica (mezzi abbandonati che conservano ancora le targhe) non arriva alcuna risposta da parte del proprietario, il Comune, attraverso la Polizia municipale, si mette in contatto con una delle imprese accreditate (solo due a Palermo) e avvia l’auto alla demolizione.
Sta di fatto che in ogni strada della nostra città, dal centro alla periferia, senza distinzione di censo, l’autovettura abbandonata fa bella mostra con o senza rifiuti all’interno, forse dipendendo ciò dall’accortezza di chi la abbandona, chiudendola a chiave, per evitare introduzioni moleste. 
Nulla cambia, invece, se non è possibile rintracciare il proprietario dell’auto.
“In questo caso trattiamo il veicolo – ha spiegato Ferdinando Stefanizzi, ispettore della sezione auto abbandonate del Nopa – come un rifiuto e per questo inviamo un fax di segnalazione all’Amia, che provvede alla rimozione del mezzo”. L’esempio di viale Regione è solo un piccolo spaccato della consistenza e della rilevanza del problema, in effetti, l’abbandono di auto obsolete o inutilizzabili sembra sia diventata la pratica preferita dai palermitani per disfarsi del proprio automezzo da rottamare. Certo è che di cose strane ne accadono a Palermo: così strane da preferire alla rottamazione della propria vettura, con un costo di qualche decina di euro, la possibilità di essere beccati con una bella multa che si avvicina ai mille euro.

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