Obbligazioni, come funzionano. Sono bassi i livelli di rischio - QdS

Obbligazioni, come funzionano. Sono bassi i livelli di rischio

Gianlugi Cerami

Obbligazioni, come funzionano. Sono bassi i livelli di rischio

venerdì 29 Ottobre 2010

Ma se il debitore fallisce, il denaro va perso irrimediabilmente

CATANIA – Negli scorsi appuntamenti abbiamo parlato di riprendere in mano i propri risparmi evitando i fondi di investimento ed il risparmio gestito; poi abbiamo parlato del funzionamento del mercato valutario come sbocco di investimento. Oggi parliamo di obbligazioni.
Quando Stati, banche o aziende hanno bisogno di denaro in prestito, possono contrarre dei debiti. Con chi sono contratti questi debiti? Con chi compra le obbligazioni. In pratica, comprare le obbligazioni vuol dire prestare dei soldi chiedendo in cambio interessi e, alla fine del periodo, il proprio capitale. Le obbligazioni sono emesse ad un determinato  valore  e sono spesso rimborsate dopo qualche anno allo stesso valore. Nel frattempo, rendono una cedola periodica. 
Facciamo l’esempio dei BTP: lo stato italiano vende a 100 euro le proprie obbligazioni. Dopo un periodo più o meno lungo, per esempio 10 anni, restituisce i 100 euro, ma nel frattempo corrisponde ai prestatori-acquirenti una cedola periodica intorno al 3% l’anno. In pratica, sulla carta, si tratta d un investimento sicuro. Tanto più che il risparmiatore può disfarsi in qualsiasi momento dell’obbligazione vendendola sul mercato, e riacquisendo i propri soldi prima della scadenza.  Per tale motivo questi investimenti sono chiamati Fixed Income, ovvero a guadagno fisso. Quali sono i rischi di questo tipo di investimento?
Anzitutto, diciamo che i rischi sono più bassi di altri prodotti finanziari, ma non sono nulli. Il primo rischio è il fallimento del debitore. In caso di fallimento il denaro è perso. Per questo motivo i debitori sono classificati a livello internazionale dalle agenzie di rating. Più alto è il rating, minore è il rischio che il debitore possa non rimborsare i propri debiti e fallire. Il secondo rischio dipende dal prezzo a cui acquistiamo e vendiamo le obbligazioni sul mercato. Essendo prodotti finanziari scambiati sul mercato, il prezzo di acquisto e di vendita dipende dalla domanda e dall’offerta. Quindi attenzione, perché comprare un’obbligazione a 110 euro può voler dire perdere alla scadenza 10 euro secchi. Lo stesso vale se vendiamo un’obbligazione anzitempo ad un prezzo più basso di quello di acquisto.
Vedremo in seguito come leggere i rendimenti attesi in funzione del prezzo di acquisto. Per adesso basti sapere che questo tipo di investimento è considerato, sul lungo periodo, quello migliore in virtù dei rischi limitati e della chiarezza di funzionamento.
Gianluigi Cerami
collegio dei professionisti di Veroconsumo

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