Mercato dell’auto in crisi anche perché mancano le (vere) novità - QdS

Mercato dell’auto in crisi anche perché mancano le (vere) novità

Mercato dell’auto in crisi anche perché mancano le (vere) novità

sabato 13 Giugno 2009

Verso l’addio a benzina e gasolio: gpl, metano e veicoli elettrici costantemente guadagnano posizioni. Gli ultimi rilevamenti confermano: piacciono di più i modelli a doppia alimentazione

CATANIA – L’inizio del 2009 è stato caratterizzato dalla crisi del settore automobilistico in tutti i suoi livelli, sino al campionato di Formula 1, con le proteste e i reclami di importanti scuderie, come l’italiana Ferrari.
Molte le mosse attuate dai singoli Stati per arginare e risolvere il problema: eco-incentivi, rottamazioni, sposalizi di marchi (la Fiat è ancora al centro di grandi manovre per l’accordo Chrysler e da ultimo, dopo la fumata nera da parte della casa tedesca Opel, ora tenta l’intesa con la Maison du Lion – la Peugeot).
Sulla scia del 2008, la prima parte di quest’anno, è stata contrassegnata anche dai picchi delle borse, dall’impennata del costo del petrolio (oltre i 140 dollari a barile), e dall’aumento delle vendite dei modelli a doppia alimentazione, a sfavore di modelli elettrici.

A confermare il buon andamento del mercato italiano sono gli ultimi forniti dal Consorzio Ecogas e Assogasliquidi stilati nel “Rapporto Gpl e metano per autotrazione 2008/1° trimestre 2009”. Nei primi tre mesi dell’anno i veicoli a doppia alimentazione immessi sul mercato sono stati 116.602, valore che, se mantenuto costante, porterebbe a chiudere il 2009 a quota 466.408 contro le circa 418.000 unità del 2008. Un incremento tendenziale dell’11,5%.
Secondo i dati presentati dall’Unrae, nei primi quattro mesi del 2009 il Gpl ha guadagnato una quota di mercato dell’8,4% (nel 2008 era al 2,1%), il metano è passato al 6% dal 3,1%, e il fronte delle citycar è salito dal 19 al 24%. Il Gpl è destinato a guadagnare il 9,5% e il metano il 6,6%, contro il brusco calo delle auto alimentate a benzina e gasolio che scenderanno rispettivamente dal 42,2% al 39,2% e dal 50,6% al 44,5%.

Il 2009 è anche l’anno delle “copie”
La concorrenza degli asiatici e le copie firmate. I motivi di inquietudine sono tanti. Il primo e forse più importante, è rappresentato dalla concorrenza straniera.
Polacchi e turchi assemblano kit che vendono a meno di un terzo del prezzo praticato dalle Case “tradizionali”. La qualità è inferiore, ma la differenza di costo è notevole. I cinesi poi copiano sistemi e modelli. Al momento il risultato non è sufficiente, ma è chiaro che con il tempo, perfezioneranno la produzione e arriveranno sul mercato con prezzi stracciati.

Rilancio nel secondo semestre dell’anno
Nel secondo semestre dell’anno potrebbe verificarsi un’inversione di tendenza per l’economia italiana del settore automobilistico. Ad affermarlo, è Giada Michetti, amministratore delegato di Promotor International: “Stanno cominciando ad operare – ha dichiarato la Michetti intervenendo ad un convegno sul mercato dell’auto usata all’Università di Bologna – i primi meccanismi virtuosi di mercato che potrebbero portare, nel secondo semestre del 2009, ad una reale inversione di tendenza. La ripresa potrebbe derivare, oltre che da un auspicabile accesso facilitato al credito al consumo, da due segnali concreti: l’aumento delle immatricolazioni delle auto e il rimbalzo degli ordinativi all’estero. Per quanto riguarda il settore dell’automobile, nel mese di marzo si sono visti i primi segnali positivi dopo 14 mesi. Il piccolo incremento di marzo, che si è attestato intorno allo 0,24%, è particolarmente significativo perché è la prima indicazione di crescita delle immatricolazioni dopo oltre un anno di cali”.

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