La Regione digitalizzata nel futuro - QdS

La Regione digitalizzata nel futuro

Marina Mancini

La Regione digitalizzata nel futuro

venerdì 05 Novembre 2010

Come la immagina l’assessore all’Economia Gaetano Armao, nel rispetto del Codice dell’amministrazione digitale. Al momento per Posta elettronica certificata e sito web secondo le linee guida siamo indietro

PALERMO – È un assessore hi-tech, Gaetano Armao, assessore all’Economia della Regione Siciliana. Mentre lo intervistiamo durante una recente conferenza stampa, di tanto in tanto smanetta con il suo i-pad, e ci aggiorna sul processo di digitalizzazione in atto nell’ente siciliano.
Dopo varie sollecitazione inerenti l’attuazione della Pec, la posta elettronica certificata e le linee guida inerenti i siti web della pubblica amministrazione, sui quali la Regione è indietro rispetto ai tempi di attuazione, coadiuvato dalla responsabile del servizio XII Cordinamento dei Sistemi Informativi, Gloria Giglio, l’assessore Armao ci ha illustrato il work in progress attraverso cui la Regione darà piena applicazione al Cad, codice dell’amministrazione digitale in Sicilia.
“Una legge finanziaria che mira a risolvere i problemi della Sicilia – ci spiega l’assessore all’Economia – non poteva non individuare nella riforma dell’amministrazione il punto cruciale del processo, è un punto qualificante del Dpef, tale riforma è complementare all’applicazione di un’amministrazione digitale che mira alla semplificazione ed informatizzazione delle procedure”.
“Abbiamo un’amministrazione che costa troppo, che pesa troppo che decide troppo lentamente che annega sotto le scartoffie, che non riesce a regolare a quello che le imprese vogliono con decisioni veloci e definitive – spiega Armao – per ovviare a tutto questo occorre rimodulare le procedure, strutturarle e digitalizzarle”.
L’articolo 5 della Finanziaria che è al vaglio dell’Assemblea – ci riferiscono – verte appunto sui processi innovativi che riguardano una serie di azioni di semplificazione ed informatizzazione per ammodernare e snellire le attività della PA per essere all’avanguardia sul piano delle regole amministrative.
“Vogliamo raggiungere la “zona burocrazia zero” o comunque alleggerire al massimo la burocrazia così che anche in Sicilia si possa ritrovare un’adeguata innovazione” – dichiara Armao – in questo senso quindi l’amministrazione riformata e l’amministrazione digitale sono il tratto prioritario e qualificante di questo disegno di legge, che non è soltanto una finanziaria di tagli ma è anche una finanziaria di investimenti, con un  fondo di circa 500 milioni”.
Digitalizzazione, semplificazione amministrativa e finanziaria sono dunque le parole d’ordine che contraddistingueranno il lavoro dei prossimi mesi del Coordinamento dei Sistemi Informativi Regionali.
Forte è l’impegno da parte della Regione Sicilia sul fronte dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione, numerosi sono gli interventi che sono già stati avviati, che sono in corso e che nel breve periodo avranno la loro conclusione – ci spiega la dirigente del Csir Gloria Giglio – e altri ne saranno portati avanti sia nei confronti della singola amministrazione regionale sia per il territorio per offrire un incentivo agli enti locali e migliorare l’amministrazione nel suo complesso, il tutto a favore dei cittadini, delle imprese cosicché innovazione e digitalizzazione possano essere un volano per lo sviluppo dell’economia”.
Forte è la sinergia tra la Regione ed  altri enti nazionali, come il CniPA oggi DigitPA ed il DIT  dipartimento per le nuove tecnologie ed innovazione della pubblica amministrazione. Non mancano le collaborazioni regionali.
La Regione Sicilia punta ancora sulla esternalizzazione dei servizi informatici. La Pa più che dotarsi di personale interno preferisce ancora oggi far realizzare all’esterno alcuni servizi, tra questi  quelli informatici, complice una situazione che vede ancora per lo più assenti nelle PA, le specifiche professionalità. In questo quadro Sicilia e-servizi è ancora una volta partner dell’amministrazione regionale.
 

 
Attraverso l’art. 5 della Finanziaria 2011 la Pec strumento ordinario di lavoro della Pa
 
Si stanno dunque gettando le basi per una rivoluzione digitale che la Regione Sicilia metterà in atto a partire dalla posta elettronica certificata quale strumento ordinario di lavoro della pubblica amministrazione, pec che entra, direttamente attraverso l’articolo 5 della Finanziaria, nelle attività amministrative facendola diventare strumento per ridurre l’uso del cartaceo, tracciando gli atti e riducendo i costi.
“Ci sono dipartimenti che attualmente già la utilizzano con le imprese, – ci spiega la dottoressa Giglio – una serie di indirizzi pec sono già stati attivati e comunicati all’IndicePA, a breve verrà indicato un indirizzo Pec sul portale regionale. è già in atto un progetto di più ampio respiro che prevede l’utilizzo della Pec per ogni struttura, dipartimento e singola area di servizio. Uso che per il momento ha una valenza solo interna. A breve avrà valenza esterna, mediante l’accreditamento presso il DigitPA che avverrà a breve, con lo scopo di migliorare il colloquio con il mondo esterno”.
Tra i primi passi già compiuti dalla Regione siciliana la migrazione dei contenuti dal vecchio sito internet, ancora on line, al nuovo portale realizzato per rispettare la legge Stanca (L. n.4/2004) per l’accessibilità dei siti web della PA per i disabili.
“Consentire la migrazione totale di tutti i contenuti è un processo lungo e lento – ci spiega Gloria Giglio – è comunque già stato avviato e stiamo già lavorando sui contenuti minimi previsti dalle linee guida emanate dal ministro Brunetta”.
La Regione siciliana sarà la prima a dotarsi di un registro di posta elettronica certificata di tutti gli enti pubblici, privati e delle aziende e attività professionali siciliane; un vero e proprio elenco non solo di enti pubblici ma anche di professionisti, che verrà messo a disposizione sul portale regionale.
è già stata realizzata una lista interna di tutte le pec dell’ente regionale che comprende anche le mail certificate degli uffici periferici, tali indirizzi saranno resi pubblici non appena il servizio andrà a regime.
L’ente ha anche già avviato una serie di procedure che riguardano i bandi di gara on-line, già effettuali dall’assessorato Industria oggi Attività produttive e dal dipartimento alle Finanze. Con tale servizio si è offerta la possibilità di presentare le domande on-line mediante pec e, rispondendo ad un dettato della Finanziaria che ne richiede la certezza,  ridurre i tempi di risposta elaborando graduatorie con schede di algoritmi specifici.
L’obiettivo è quello di portare tutto il processo alla piena digitalizzazione, realizzandosi completamente on line.
La rivoluzione digitale non sono esclude i percorsi formativi: per i dipendenti dell’ente prossimamente partirà un sistema di formazione su web attraverso una piattaforma e-learning, primo step la formazione sulla posta elettronica certificata.
E inoltre intenzione della Regione mettere a frutto gli investimenti fatti anche attraverso il riutilizzo dei sistemi informatici già utilizzati condividendoli anche con altre pubbliche amministrazioni a partire dagli enti locali come per esempio la piattaforma per l’e-procurement, appalti ed aste per via telematica.
“La tecnologia migliora la qualità della vita e la trasparenza delle azioni dell’amministrazione” questo il motto dell’assessore Armao, ci attendiamo di vederlo presto realizzato.

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