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Palermo – Nessuno crede nella Campionaria, ogni progetto è finito nel cestino

Agostino Laudani

Palermo – Nessuno crede nella Campionaria, ogni progetto è finito nel cestino

martedì 09 Novembre 2010

Cammarata: “Era nel nostro Piano strategico per Palermo Capitale”. Dito puntato contro la Regione. Fiera del Mediterraneo, la gara va deserta e inizia il valzer delle recriminazioni

PALERMO – Fiera internazionale del Mediterraneo, ovvero: un nostalgico ricordo per i palermitani. Nessuna offerta valida è infatti giunta per organizzare e gestire lo svolgimento della 64a campionaria internazionale, in calendario dall’11 al 23 dicembre, quindi adesso si va verso la chiusura. “Ritengo – ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi – che, nonostante sia stato fatto tutto il possibile per salvare la storica fiera, il commissario straordinario debba necessariamente portare a termine il suo mandato mettendola in liquidazione”.
Dopo la pubblicazione dell’avviso per l’affidamento della gestione della Campionaria, la commissione di gara aveva dichiarato inammissibili le due offerte pervenute da parte di due associazioni temporanee di impresa (Ati) del palermitano. Martedì scorso, i termini del bando sono stati riaperti  e il termine ultimo per la presentazione delle offerte era stato fissato per le 12 di giovedi scorso. “È arrivata una sola busta, ma la commissione di gara, presieduta da un funzionario pubblico esperto in gare d’appalto – dice il commissario dell’Ente Fiera del Mediterraneo Gioacchino Mistretta – l’ha giudicata inammissibile”.
“Certo, non è bello quanto accaduto e da assessore-imprenditore – dice Venturi – non posso che evidenziare come il mondo produttivo palermitano sia stato poco sensibile sull’argomento e non sia stato in grado di mobilitarsi per quella che a parole, e da più parti, è stata definita una istituzione del capoluogo. Non vedo alternative, i tempi ormai non consentono più di intavolare altre ipotesi. Per quanto riguarda i 34 dipendenti se ne parlerà in giunta di governo per salvaguardare i livelli occupazionali”.
Sulla vicenda è intervenuto aspramente anche il sindaco Diego Cammarata: “L’amministrazione comunale – ha osservato – ha messo in campo energie e strategie finalizzate a salvare e a rilanciare la Fiera del Mediterraneo che abbiamo sempre considerato un patrimonio cittadino. L’amministrazione comunale voleva essere co-protagonista insieme alla Regione e all’Ente Fiera anche dell’emanazione di un bando internazionale per l’esternalizzazione di alcuni servizi e per una gestione innovativa che potesse contribuire alla nascita di un grande polo fieristico e congressuale”.
Il sindaco rileva come la Fiera fosse stata inserita come uno dei “Progetti cardine” del Piano Strategico per Palermo Capitale, non solo nella sua funzione espositiva, ma indicando la sua potenzialità di polo congressuale integrato con i progetti di riqualificazione dell’ex Stazione Sampolo. È stato redatto dall’amministrazione comunale insieme all’Ente Fiera un progetto preliminare di manutenzione straordinaria dell’area e dei padiglioni da circa 5 mln €, in istruttoria per il finanziamento. Sono in corso lavori di manutenzione straordinaria per 1,03 mln € (da fondi statali L. 448/01) relativi a illuminazione esterna, nuova rete elettrica, marciapiedi e area polivalente ad uso parcheggio finalizzati a rendere più adeguata l’area ad accogliere gli eventi fieristici (fine lavori febbraio 2011). Infine, è stata predisposta una delibera della Giunta comunale che contiene un atto di indirizzo politico alla proroga fino al 2045 della concessione dell’area all’Ente Fiera e questo allo scopo di assicurare una programmazione pluriennale del suo rilancio.
“Leggendo – osserva Cammarata – il bando redatto dalla Regione per l’affidamento della gestione, c’è invece  da chiedersi quale fosse la reale volontà del governo regionale di perseguire questo risultato”.
A gettare benzina sul fuoco anche Salvino Caputo, presidente della Commissione Attività produttive all’Ars, che parla di “totale immobilismo del governo regionale, che è riuscito a distruggere un altro polo produttivo dell’economia siciliana e creare l’ennesima vertenza per i lavoratori”.
Caputo oltre a presentare una interrogazione per conoscere i motivi di questa ennesima paralisi ha aggiunto: “chiederò personalmente a Lombardo di venire a relazionare in commissione perché sono convinto che se l’ente fiera fosse stata a Catania, lui certamente si sarebbe adoperato per salvarla e rilanciarla”.
 


“Dal sindaco niente di concreto”
 
PALERMO – “Il ruolo della Regione siciliana è quello di ente vigilante sulla Fiera del Mediterraneo. E fin dal mio arrivo all’assessorato alle Attività produttive, a inizio 2010, la massima attenzione è stata dedicata all’Ente Fiera”.
Lo ribadisce l’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, replicando alle dichiarazioni del sindaco di Palermo, Diego Cammarata, sulla Fiera del Mediterraneo.
“Ricordo anche che, invece, i soci fondatori – aggiunge Venturi – sono la Camera di commercio e il Comune di Palermo. Tante sono state le riunioni per affrontare la questione del personale della Fiera. Diversi i tavoli tecnici che ho convocato per mettere attorno a un tavolo tutti i soggetti principali, Comune di Palermo e sindaco Cammarata in testa, al fine di comprendere cosa fare per salvare la Fiera. Sono costretto a precisare che il sindaco di Palermo non si è mai degnato di rispondere, tanto meno partecipare, alle riunioni. In un’occasione ha partecipato il vice sindaco, in un’altra l’assessore al Patrimonio. Nel terzo e ultimo incontro, infine, il Comune ha inviato un funzionario all’oscuro delle tematiche da affrontare e sprovvisto perfino dei documenti che l’amministrazione si era impegnata produrre. Se non altro, però, la notizia della gara deserta ha contribuito a destare il sindaco dal torpore in cui da mesi era caduto anche se il suo odierno interesse per la Fiera mi sembra strumentale.
“A Cammarata dico – puntualizza Venturi – che oltre alle parole non c’è mai stato nulla di concreto. Il Comune si era detto disponibile a concedere una proroga della concessione, allungandone la scadenza, ma la delibera della giunta ancora non c’è. Se il sindaco vuole fare qualcosa di concreto, al di là delle sterili e strumentali polemiche, oltre alla proroga raccolga attorno a sè una serie di imprenditori seri e volenterosi”.

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