Continui attacchi al Pd dall’opposizione FdS-Pdl - QdS

Continui attacchi al Pd dall’opposizione FdS-Pdl

Raffaella Pessina

Continui attacchi al Pd dall’opposizione FdS-Pdl

venerdì 12 Novembre 2010

De Luca (FdS): “È stato manomesso l’articolo su tagli amministratori locali”. Al centro del dibattito la finanziaria 2011 e il Dpef

PALERMO – Accolto con grande sollievo il via libera dalla Regione per riprendere i pagamenti bloccati nello scorso mese di ottobre. Il decreto è stato firmato ieri dal presidente Raffaele Lombardo, e dall’assessore all’Economia, Gaetano Armao.
Riprenderanno fiato quindi le imprese e i privati che attendono dagli enti pubblici i pagamenti dovuti.
Intanto, rimane alta la tensione tra i partiti di maggioranza ed opposizione all’Assemblea Regionale, soprattutto all’interno del Pd. Il documento di appoggio al governatore della Sicilia, firmato mercoledì scorso da solo 21 componenti del gruppo (sono in totale 27), dimostra che anche nel partito che sembrava più compatto degli altri cominciano ad esservi delle tensioni.
Le indicazioni provenienti dai vertici nazionali hanno infatti destabilizzato il gruppo della sinistra all’Ars e quattro di loro, hanno deciso di riflettere sulle decisioni prese in precedenza. Le vicende giudiziarie che ruotano intorno al Governatore sono il motivo di tante perplessità e comunque la maggioranza potrebbe contare quattro parlamentari in meno.
Intanto,  Fabio Mancuso del Pdl ha chiesto che il Parlamento nomini una Commissione di indagine sui 22 milioni di euro di erogazioni avute, di cui parla il presunto boss amico di Lombardo nelle intercettazioni telefoniche.
Infine, alla richiesta del capogruppo del Pdl all’Ars Innocenzo Leontini che Lombardo riferisca in Aula sulle sue vicende giudiziarie, lo stesso ha risposto attraverso i mass media replicando che prima vorrà essere ascoltato dai magistrati e poi renderà conto ai cittadini con una conferenza stampa. Ma ha tralasciato eventuali dichiarazioni da rendere in Aula.
Sotto il profilo legislativo brutte notizie per chi si aspettava una veloce approvazione del Dpef in Aula la prossima settimana: mentre in un primo momento si era pensato che martedì prossimo sarebbe potuto cominciare il suo esame, le speranze si sono subito spente quando è stata disdetta la riunione di ieri della commissione Bilancio convocata proprio per esitare il Dpef.
Infatti, non sono pervenute le osservazioni dalle altre Commissioni Legislative di merito e quindi il tutto slitterà a fine novembre.
Se la prende con gli articoli della finanziaria invece il capogruppo di Forza del Sud all’Ars Cateno De Luca, il quale dichiara che è stato manomesso “l’art. 10 della Finanziaria regionale facendo scomparire, illegalmente, dal testo originario i commi riferiti ai tagli delle indennità degli amministratori locali dimenticando però di cambiarne il titolo che così continua a denominarsi “Abolizione dei permessi ed indennità a carico degli Amministratori locali”.
“Il testo depositato all’Ars – ha dichiarato De Luca – non corrisponde a quello approvato dalla giunta regionale formata anche – continua – da magistrati e prefetti soggiogati dalla demagogia ‘vetero-comunista’ praticata anche dall’aspirante parlamentare Scala”. Ma il parlamentare regionale del Pd reagisce subito e non le manda a dire, bensì diretto: “Ho conosciuto Cateno De Luca per caso, in un bar. E proprio a questo – ha detto Scala – considerato il tenore delle sue esternazioni, dovrebbe attenersi: alle discussioni da bar che sicuramente gli sono più consone. Vorrei ricordare – ha precisato l’esponente del Pd – che abbiamo ottenuto l’apertura di un tavolo di concertazione tra l’Anci e l’assessorato regionale alla Funzione pubblica, retto da Caterina Chinnici, che ha già dato i primi frutti proprio sulla riduzione dei costi della politica. Iniziativa che De Luca, probabilmente, non conosce, perché impegnato soltanto nella costruzione di sterili polemiche che assorbono tutto il suo impegno parlamentare. Ribadiamo la convinzione che la Finanziaria debba andare incontro alle necessità degli enti locali e – ha concluso Scala – confidiamo nel lavoro della deputazione regionale del Partito democratico affinché ciò avvenga”.

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