Recupero degli edifici, ritardi sul bando - QdS

Recupero degli edifici, ritardi sul bando

Marina Pupella

Recupero degli edifici, ritardi sul bando

sabato 13 Novembre 2010

L’imminente uscita sulla Gurs del testo per gli interventi nei centri storici è stata sospesa per un’errata corrige. Slittano le agevolazioni, pari a 12,5 mln, previste dalla l.r. 6/2009, attese da cittadini e imprese

PALERMO – Ritardi sulla pubblicazione del bando per gli interventi di recupero degli edifici dei centri storici.
La sua imminente uscita sulla Gazzetta ufficiale della Regione era stata annunciata pochi giorni fa ma, a causa di un intoppo, l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Pier Carmelo Russo, ne ha deciso la sospensione.
“Si tratta di un’errata corrige- si sono limitati a dire dall’ufficio Servizio 6 insediamenti abitativi delle Infrastrutture- da apportare all’avviso, che comporterà un consequenziale rinvio a data da destinarsi”.
Un bando tanto atteso dai cittadini ma anche dalle imprese che, già da diversi mesi, hanno avviato una vera e propria battaglia per ottenere dall’amministrazione regionale le agevolazioni economiche previste dalla legge regionale 6/2009.
Nella giornata di ieri, Russo ha incontrato il capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, il segretario regionale Giuseppe Lupo ed i rappresentanti della Cna e della Confartigianato siciliane, proprio per discutere delle modifiche da inserire nel testo.
Ci sono in gioco 12,5 milioni di euro di fondi regionali, da erogare secondo determinate linee. Trecentomila euro è l’importo massimo degli interventi per i quali l’amministrazione concederà il contributo. L’aiuto consisterà nel pagamento degli interessi dei mutui erogati direttamente dagli istituti di credito convenzionati. Gli interventi riguardano gli edifici che hanno carattere esclusivamente residenziale ed essere situati nei centri storici, in zone omogenee “A” o comunque classificati “netto storico” (aree che si trovano al di fuori del centro storico, ma collocate intorno a nuclei emergenti come ville, antichi bagli, chiese, borgate marinare).
Va da sé, che i comuni dovranno possedere un Piano regolatore generale, o quanto meno una perimetrazione del centro per poter usufruire dei finanziamenti.
Le agevolazioni sono conseguibili attraverso la stipula di convenzioni fra la Regione siciliana e gli istituti di credito per la concessione di mutui con ammortamento ventennale: il pagamento degli interessi è a carico dell’amministrazione regionale.
Il sostegno economico previsto dall’avviso, a firma di Vincenzo Falgares, dirigente generale del Dipartimento alle Infrastrutture, è cumulabile con ulteriori agevolazioni fiscali a qualsiasi titolo. Le opere finanziabili sono diverse e con varie modalità: restauro o risanamento conservativo (fino a 300 mila euro), ripristino funzionale (fino a 300 mila euro), manutenzione straordinaria (tetto massimo 150 mila euro) e adeguamento alle norme vigenti ed alle disposizioni antisismiche (fino a 150 mila euro).
In ogni caso il contributo per ciascun intervento verrà contenuto entro i duemila euro al metro quadro, come previsto dall’art. 33 della legge. Se si arriverà a sforare questo tetto è prevista la compartecipazione- relativamente alla differenza- da parte dei richiedenti.
Inoltre sono soggetti alle agevolazioni solo quei lavori autorizzati con provvedimento formale dell’amministrazione comunale, cioè concessione edilizia o autorizzazione edilizia.

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