Sicilia terra ricca di un turismo che punta sul binomio qualità-prezzo - QdS

Sicilia terra ricca di un turismo che punta sul binomio qualità-prezzo

Giulia Cosentino

Sicilia terra ricca di un turismo che punta sul binomio qualità-prezzo

giovedì 18 Novembre 2010

Per soddisfare le esigenze dei viaggiatori emergono nuove forme di ospitalità alternativa di piccole e medie dimensioni. Accanto al lusso dei grandi alberghi proliferano i Bed & breakfast, gli ostelli e gli agriturismi

PALERMO –  “Per cogliere tutta l’essenza del Bel Paese è d’obbligo visitare la Sicilia con le sue meravigliose rovine greche”, scriveva Stendhal alle soglie del XIX secolo. Da allora l’Isola ha assistito ad un incremento del flusso turistico, nonché dell’offerta ricettiva. Conseguentemente si è via via modificato lo stesso concetto di turismo che ha portato alla sofisticazione sempre crescente della domanda turistica determinando una richiesta, da parte del turista, sempre più articolata basata sul binomio qualità-prezzo.
Il settore turistico col tempo ha subito molteplici mutamenti di cui quello principale riguarda il passaggio da turismo di massa, standardizzato nella domanda e nell’offerta, a quello contemporaneo caratterizzato da forme più complesse e sempre più competitive. La prima organizzazione di turismo di massa risale al 1845 quando Thomas Cook diede vita alla professione del tour operator, oggi figura ben radicalizzata nel marcato turistico. A nuove forme di turismo segue la nascita e lo sviluppo di un’industria dell’ospitalità e del trasporto sempre più efficiente per rendere più agevole la mobilità e il soggiorno dei viaggiatori.
 
Dal proliferare delle grandi catene di alberghi (sempre in voga nel panorama turistico), emergono nuove forme di ospitalità alternative di piccole o medie dimensioni. Si tratta di strutture “complementari” con un numero limitato di posti letto. Sono soprattutto gli agriturismi, gli ostelli e i bed & breakfast, ognuno dei quali corrisponde ad un’esigenza ben precisa da parte del turista, caratterizzata da un denominatore comune: qualità e risparmio.
Se gli ostelli si rivolgono ad un’utenza per lo più giovanile, discorso differente riguarda i “bed and breakfast”. Quest’ultimi, difatti, hanno un bacino d’utenza più variegato. Si tratta di una struttura ricettiva extra alberghiera, sorta in Gran Bretagna, condotta da famiglie private che offrono al turista, alloggio e prima colazione all’interno della loro abitazione. In Italia il fenomeno si sta diffondendo sempre più rapidamente, sinonimo di una trasformazione del turismo che si sta muovendo in una nuova dimensione, maggiormente attenta a quelle che sono le esigenze del singolo e rispettosa delle differenze territoriali.
Anche la domanda degli agriturismi si è notevolmente modificata: oggi difatti coinvolge larghi strati popolari motivati dal contatto con la natura, dalla buona tavola e dai costi ridotti. Siamo dinanzi ad una nuova forma di turismo (detto “verde”) appartenente alla categoria dell’ecoturismo, strettamente connesso al concetto di sostenibilità in cui il turista cerca il contatto con l’ambiente per conoscerlo, riscoprirlo e preservarlo.
In un articolo apparso lo scorso 3 agosto nel Qds sono state individuate due strutture ricettive e turistiche per un totale di 18, aderenti all’etichetta ecologica (Ecolabel) di Legambiente Turismo. Ed è proprio sulla “riqualificazione e l’ampliamento dell’offerta ricettiva locale per l’attrattività turistica e lo sviluppo” vertono i fondi comunitari del Po Fesr 2007/2013, a favore delle piccole e medie imprese operanti in Sicilia nel settore turistico. Si tratta di 125 milioni di euro per la ricettività alberghiera e di 52 per la nautica da diporto, la cui presentazione della domanda si è già conclusa lo scorso 13 novembre.
 

 
Contributi al turismo “fai da te”. Una legge regionale del 2000 prevede aiuti per i B&B
 
PALERMO – Un rilancio delle nuove forme di ospitalità è già stato previsto da leggi regionali anche attraverso finanziamenti per migliorare la qualità dell’offerta, che potrebbero contribuire ad un incremento del turismo “fai da te”, che oggi può contare in Sicilia di 414 strutture qualificate “bed and breakfast” per un totale di 2.169 posti letto.
La Regione siciliana, assessorato del Turismo, ha emanato, in relazione all’art. 88 della l.r. 32/2000 “Aiuti al bed and breakfast”.
Come sancito dal suddetto articolo: “All’attività si applicano le disposizioni di pubblica sicurezza previste per le locazioni immobiliari anche temporanee. L’inizio dell’attività va comunicata al Comune e alla Provincia competente per territorio e per essa all’Azienda provinciale per l’incremento turistico, ai fini della classificazione dell’esercizio ricettivo.
Sarà cura dell’amministrazione comunale competente verificare i requisiti di legge e, ove necessario, disporre entro 60 giorni con provvedimento motivato, il divieto di prosecuzione dell’attività e la rimozione degli effetti. Gli esercizi di bed and breakfast sono classificati ad una stella, se esiste nell’unità abitativa una sola stanza per gli ospiti e il bagno comune con i proprietari; a due stelle, se le camere per gli ospiti sono 2 o 3 e dispongono di un bagno comune riservato agli ospiti; a tre stelle se ogni camera per gli ospiti ha il proprio bagno privato”.
La tariffazione, viene stabilita annualmente e pubblicata sugli annuali provinciali e regionali delle strutture turistico ricettive.

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