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Catania – Debiti fuori bilancio: una zavorra che grava su Comune e cittadini

Melania Tanteri

Catania – Debiti fuori bilancio: una zavorra che grava su Comune e cittadini

giovedì 18 Novembre 2010

A far lievitare questa somma ci sono, per esempio, i decreti ingiuntivi dei numerosi fornitori . Ammontano a 55 milioni di euro, ma questa cifra è destinata ad aumentare

CATANIA – I debiti fuori bilancio continuano a pesare sulla situazione finanziaria del Comune di Catania, senza che si riesca a intravedere uno spiraglio di miglioramento. Ne è convinto il capogruppo del Partito democratico e componente della Commissione consiliare permanente al Bilancio, Rosario D’Agata, secondo cui questi sono ancora consistenti e ve ne sarebbero ancora di sommersi.
“Alcuni – spiega – sono stati pagati mi riferisco a quelli supportati da provvedimenti giudiziari ma io ritengo ve ne siano degli altri, alcuni anch’essi supportati da provvedimenti e altri che probabilmente lo saranno di qui a breve. Con precisione non si conosce ancora l’ammontare di questi debiti: si era parlato di 55 milioni di euro, ma ritengo che ve ne possano essere altri”.
A far lievitare questa somma ci sono, per esempio, i numerosi decreti ingiuntivi dei fornitori che, stanchi di attendere dei pagamenti che non arrivano mai, hanno deciso di agire legalmente nei confronti del Comune. Tutto ciò produce interessi e spese legali che dovrebbero essere a carico del dirigente che ha effettivamente responsabilità, come previsto anche dall’articolo 97 della Costituzione, secondo cui “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”. In realtà, però, queste somme potrebbero essere a carico della collettività. Ogni delibera fuori bilancio deve, infatti, essere trasmessa alla Corte dei conti che dovrebbe accertare l’eventuale danno per l’Ente e riconoscere le responsabilità individuali che hanno portato alla situazione debitoria. Ma non sempre questo avviene.
“La responsabilità – continua D’Agata – può essere collettiva o di colui che per qualche motivo abbia ritardato volontariamente o con dolo, non effettuando per esempio qualche atto. Il gruppo che rappresento ha presentato e presenterà, per ogni delibera, un emendamento con il quale chiede che sia inviata alla Corte dei conti tutta la documentazione attinente quel determinato debito. Questo per dare modo alla Corte di avere una visione quanto più completa della situazione e verificare se vi sono delle responsabilità e di chi queste siano. Spesso infatti l’organo si limita a effettuare verifiche generali sulla situazione e, se non ci sono input da parte dell’amministrazione, non riesce a individuare con precisione i responsabili”.
Presentati dal Pd anche alcuni emendamenti per quanto riguarda i debiti fuori bilancio già arrivati, con i quali si vuole impegnare l’amministrazione ad attivarsi promuovendo un’azione di risarcimento danni nei confronti di chi si è reso responsabile di questi debiti.
“Un terreno sicuramente minato – conclude D’Agata – perché spesso non è facile trovare effettivamente il responsabile e quindi occorre fare una verifica a monte, però ritengo che sia una procedura necessaria se si vuole effettivamente eliminare questa patoligia dei debiti fuori bilancio”.
Un problema, questo, sottolineato anche da Manfredi Zammataro, consigliere comunale de La Destra-Alleanza siciliana secondo cui il ruolo del Consiglio comunale non può limitarsi alla semplice ratifica: “Bisogna indagare e accertare – sottolinea – le responsabilità a carico dei dirigenti, come ci si aspettava da un sindaco come Stancanelli che a parole si presenta come paladino della legalità”.
“Avrebbe dovuto – conclude Zammataro – istituire la Commissione di inchiesta sul Buco di bilancio, come chiesto sin dall’insediamento dal nostro gruppo, per accertare tutte le responsabilità, cosa che non è stata ancora fatta”.

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