Lombardo nega patti o accordi con la Mafia - QdS

Lombardo nega patti o accordi con la Mafia

Raffaella Pessina

Lombardo nega patti o accordi con la Mafia

sabato 20 Novembre 2010

Il presidente della Regione in conferenza stampa sull’indagine che lo coinvolge. “Mangio carta o sigarette ma non ho mai chiesto voti”

PALERMO – Il presidente della Regione ieri pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo D’Orléans per chiarire davanti ai giornalisti le vicende giudiziarie che lo coinvolgono alla luce di articoli che appaiono tutti i giorni sui quotidiani. “Non ricordo che vi sia mai stato un attacco mediatico come questo nei confronti di nessuno” ha detto Lombardo che ha ripercorso le tappe di questa vicenda che prende le mosse dalle dichiarazioni di ex collaboratori di giustizia.
Le accuse riguardano il decennio che comprende gli anni 2000 e vedrebbero Raffaele Lombardo scendere a patti con la criminalità organizzata del catanese per ottenere voti. “Ho voluto fare questo chiarimento – ha proseguito Lombardo – perché lo devo sia ai cittadini, che alla mia famiglia e a coloro che in politica mi appoggiano e che sono sottoposti ogni giorno a pressioni continue”. In particolare, ha spiegato che Rosario Di Dio negli anni 1991/1992 è stato sindaco di uno dei comuni del catanese e lo ha incontrato come tanti altri sindaci. Il presidente della Regione ha voluto anche chiarire come questi attacchi mediatici abbiano una matrice politica e spesso i giornali si rendono strumento inconsapevole di questo fatto. Lombardo ha voluto rileggere tutti gli articoli e le agenzie uscite in questo periodo sulle vicende giudiziarie per dimostrare che nulla è stato addebitato ai suoi confronti. Più e più volte ha tenuto a sottolineare che tutto si basa su intercettazioni telefoniche su “persone che chiacchierano”, ma mai nessuna che lo coinvolga direttamente.
Oggi dalle 16.30 in poi si svolgerà la manifestazione ‘No Lombardo day’ organizzata da Giovane Italia a Palermo. Il corteo partirà da Piazza Croci e arriverà a piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo, dove si svolgerà un comizio finale con l’intervento dei due coordinatori regionali del PdL in Sicilia, Giuseppe Castiglione e Domenico Nania che hanno dichiarato: “Domani saremo in piazza, a Palermo, insieme ai ragazzi di Giovane Italia, che arriveranno da tutta la Sicilia, per dire basta al ‘governo Lombardo-Fini-Bersani’, per dire no ai ribaltoni e per rimandare a casa un Governatore sostenuto dagli stessi partiti che sono stati bocciati alle urne e che ora fanno da stampella alla quarta giunta Lombardo.
Intanto, le Commissioni legislative di Palazzo dei Normanni avranno tempo tutta la prossima settimana per esaminare i documenti che riguardano la finanziaria 2010/2011 regionale.
L’Aula è stata infatti rinviata a martedì 30 novembre alle ore 16. Sulla vicenda interviene il capogruppo di Fds Cateno De Luca: “Gli articoli 8 – 9 – 10 e 11 della Finanziaria che riguardano i trasferimenti agli enti locali e lo status degli amministratori – dice De Luca – dovranno essere modificati prima che la Finanziaria inizi il suo percorso in commissione Bilancio per evitare che inizi la guerra di emendamenti che sicuramente ci porterà all’esercizio provvisorio con le vacanze pasquali da trascorrere in Parlamento. L’Autonomista Lombardo – conclude De Luca – ci proponga una piattaforma per definire un nuovo patto con le autonomie locali in cui inserire non solo tagli delle risorse economiche ma anche, decentramento amministrativo, fondi extraregionali per le piccole infrastrutture, trasferimento di beni immobili regionali, gestione del demanio regionale, assegnazione di personale regionale per il potenziamento dei servizi municipali”.
Martedì, mercoledì e giovedì prossimi tutte le commissioni saranno riunite per esaminare le parti di competenza dei ddl nn. 630 e 631 (bilancio e finanziaria). Sarà da vedere se il governo deciderà di non partecipare come ha fatto per l’esame nelle commissioni del Dpef. L’opposizione certamente darà battaglia, soprattutto perché alcune commissioni legislative dell’Ars sono ancora presiedute da deputati che, prima in maggioranza, addesso si trovano all’opposizione (Caputo – commissione attività produttive, Mancuso Commissione Territorio e Ambiente).

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